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WRC5: per guidare nelle Speciali del mondiale

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E’ sufficiente percorrere la prima speciale del campionato per rendersi conto che il gameplay di WRC 5 mira ad accontentare la più vasta utenza possibile, piazzandosi esattamente a metà fra un arcade e un “simcade”, col rischio di scontentare i patiti duri e puri della disciplina.

Di positivo notiamo che anziché perdere tempo in filmati d’effetto o con titoli altisonanti, veniamo immediatamente portati al menu principale, essenziale e caratterizzato da una grafica centrata.
Il gioco è un classico racing game che riproduce la stagione in corso del Campionato del mondo Rally FIA con i piloti e vetture ufficiali di alcune categorie selezionate: il campionato Junior WRC per poi passare a WRC 2 e WRC e giocarsela con i piloti più blasonati.

Le vetture disponibili sono infatti le riproduzioni di quelle presenti nella realtà: una selezione di due volumi del segmento piccole e medie con potenze che variano dai duecentotrenta ad oltre trecento cavalli. Buoni risultati garantiranno l’attenzione delle squadre di alto livello che al termine di una stagione potranno proporvi un contratto per un’eventuale salto di categoria e arrivare a giocarsela con gli Olgier, Latvala e Kubica della serie WRC ufficiale.

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La lista dei percorsi include tutte le 13 location ufficiali del campionato mondiale WRC con ben 65 speciali per un totale di ben 350 Km, con una grandissima varietà di superfici e condizioni climatiche come pioggia, neve, nebbia, fango, asfalto e ghiaia; anche dal punto di vista dei piloti e delle squadre l’elenco è completo.

Una volta “saliti a bordo”, il sistema di guida proposto da Kylotonn risulta abbastanza innocuo e forse perfino troppo accomodante. Poche, pochissime vibrazioni restituite sul DualShock 4, un’apatica risposta dei comandi alle sollecitazioni delle sospensioni e dei trasferimenti di carico sulle differenti tipologie di terreni e una leggerezza di fondo che mette a proprio agio i novellini del rally, ma che lascia scontenti i giocatori più esigenti.

Un aspetto pregevole è la scuola di rally, accessibile singolarmente o tramite la carriera, funzionale all’apprendimento del nuovo sistema di guida. In sostanza si tratta di una serie di prove a tempo, dove è necessario accontentare determinati e sempre più impegnativi requisiti per passare al test successivo.

WRC 5 lascia sensazioni contrastanti ed è purtroppo il risultato di un progetto che deve fare i conti con il budget limitato e la poca esperienza del team. Lo sforzo c’è e si vede, traducendosi in un sistema di guida a cavallo tra simulazione e arcade, che agevola i meno esperti, ma si dimostra adeguato anche per chi cerca un’esperienza impegnativa. Interessanti anche le opzioni per il multiplayer online.

int3 wrc5

WRC5, pre concludere è un gioco perfettibile, le premesse per una serie in crescita ci sono comunque tutte e in questo senso potremmo essere di fronte a un buon punto di partenza in prospettiva futura. Comunque, la sufficienza piena c’è tutta.

Aspirante pilota

Mauro Giacometti

Classe 88. Automotive Engineering. Mi piace la musica, ma… non quella bella, principalmente quella di cattivo gusto e che va di moda per poche settimane. Amo sciare, ma non di fondo: non voglio fare fatica.
La mia auto ideale? Leggera, una via di mezzo tra una Clio Rs e una Lotus Elise. Ma turbo! Darei una gamba per possedere una “vecchia gloria” Integrale.

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