Seat Leon Sportstourer 2021: prezzi e motori della SW spagnola
Tempo di lettura: 2 minuti La gamma motori della station wagon amplia la sua offerta. Una bestseller in un segmento che resiste nonostante l’offensiva di […] Leggi di più
La casa automobilistica spagnola SEAT – acronimo di Sociedad Española de Automóviles de Turismo -, nasce nella Spagna del Generale Franco nel 1950.
Sotto il controllo statale per il 51%, una piccola parte spetta anche alla Fiat (7%) che, grazie ad un accordo, farà produrre nello stabilimento di Barcellona, la Seat 1400 e 1500.
Sino agli anni 80, sostanzialmente la produzione Seat è quasi un copia e incolla dei modelli Fiat (verranno prodotte anche molte vetture per la casa torinese).
Della 600 verrà prodotta una versione a 4 porte per il mercato iberico, chiamata Seat 800.
Usciranno dallo stabilimento iberico la Seat 124, una berlina media con motori 1200 e 1400,; la Seat 1200 Sport (derivata dalla 128 Sport) e la Seat 133 nata dall’unione della Fiat 126 e 127.
Molta della produzione Fiat passerà per un decennio dallo stabilimento spagnolo.
127,131,132 e Panda non parleranno solo italiano.
Bisogna ricapitalizzare, ma né la Spagna né la Fiat, hanno interesse a farlo, così nel 1982 avviene il divorzio con la casa torinese.
Andando alla ricerca di accordi in giro per l’Europa, la Seat li troverà con la tedesca Volkswagen .
Inizialmente verranno prodotte delle vetture derivate strettamente da quelle della ex compagna.
In Italia é Panda e in Spagna è Marbella, la Ritmo diviene Ronda, la 127 sarà Fura e il Fiorino divenne Terra.
Alcune di queste vetture varcarono i confini e si videro anche in Italia ( erano sostanzialmente Fiat, ma avevano un costo più basso).
Nel 1986, il gruppo tedesco rilevò il 51% del capitale controllando di fatto la quasi totalità dell’azienda spagnola.
La prima mossa fu quella di eliminare la produzione dei modelli derivati dalla Fiat, a favore di quelli del marchio Volkswagen.
La prima vettura a vedere la luce nell’era Volkswagen, fu la Ibiza e successivamente, la versione tre volumi Malaga.
In realtà il progetto della Ibiza era nato sotto l’ala Fiat, ma venne accantonato a seguito dell’uscita della Fiat stessa dalla Seat.
Ripreso in mano dagli ingegneri tedeschi, il progetto non subì sostanziali variazioni, se non nella motorizzazione inserendo propulsori System Porsche per evidenziare il più possibile l’entrata in azienda del gruppo tedesco.
Sotto il totale controllo tedesco, uscirono negli anni modelli come la Inca, la Arosa, la Cordoba, la Exeo e la Exeo ST.
Oggi anche Seat come tutte le altre case automobilistiche, sono alle prese con Suv, crossover e auto elettriche.
La nuova Seat Arona, è il piccolo suv di casa Seat. Interni ispirati alla nuova Ibiza, la gamma Arona ha versioni unicamente a trazione anteriore.
I propulsori invece si possono scegliere tra cinque differenti motorizzazioni, benzina 1.0 Eco TSI da 95 o 110 CV, 1.5 EcoTSI da 150 CV, e il 1.0 TGI da 90 CV.
Restyling per il suv compatto Seat Ateca, con cinque motorizzazioni disponibili, benzina 1.0 Eco TSI da 115 CV, il 1.5 Eco TSI da 150 CV e potente 2.0 TSI da 190 CV, e il diesel 2.0 TDI in due varianti di potenza: 116 o 150 CV.
La trazione integrale 4×4 (denominata 4Drive) e il cambio automatico DSG a 7 rapporti sono abbinati ai motori più potenti.
Il family suv Tarraco, utilizza la stessa piattaforma adottata per la VW Tiguan e Škoda Kodiaq.
La gamma Seat Tarraco comprende versioni 2wd, a trazione integrale 4×4 e moderni propulsori benzina o diesel abbinati al cambio manuale a 6 marce o all’automatico DSG a 7 rapporti.
Si può scegliere tra il 1.5 TSI da 150 CV, il 2.0 TSI da 190 o 245 CV, i diesel 2.0 TDI da 150 o 200 CV.
Disponibile anche plug-in hybrid 1.4 da 245 CV con autonomia di 50 km in elettrico.
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