L'auto usata a benzina batte il Diesel, ma a dominare sono le vetture "anziane"

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19 dicembre 2025, 12.26
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Dopo un’estate di crescita, il mercato dell’usato tira il fiato a ottobre confermando però due tendenze strutturali: la fine del dominio del gasolio e la forte richiesta di vetture con oltre 10 anni di età.
Il mercato dell'auto usata si prende una pausa di riflessione. Dopo quattro mesi consecutivi di segno più, ottobre 2025 registra una sostanziale stabilità con 542.722 trasferimenti di proprietà, un dato che si allinea a quello dell'anno precedente e che porta il cumulato dei primi dieci mesi a una crescita complessiva del 3,2%. Ma se i volumi generali rimangono costanti, è sotto il cofano che si registrano i cambiamenti più significativi nelle preferenze degli automobilisti italiani.

Benzina vs Diesel: il nuovo equilibrio

La notizia più rilevante riguarda la conferma di una svolta storica: il motore a benzina mantiene la leadership conquistata a settembre. Con una quota di mercato del 39,3%, il benzina si conferma la prima scelta per chi acquista un'auto usata, staccando seppur di un soffio il Diesel. Il motore a gasolio, un tempo dominatore incontrastato, scivola in seconda posizione fermandosi al 39,2%, pagando un calo significativo di quasi 4 punti percentuali rispetto al passato.
Nel frattempo, avanzano le alimentazioni alternative: le ibride continuano la loro corsa sostenuta raggiungendo l'11,2% del mercato nel mese di ottobre. Più distanziate le auto a Gpl (5,5%) e metano (2,1%), mentre l'elettrico puro (BEV) e le ibride plug-in restano ancora una nicchia, rispettivamente all'1,3% e all'1,5%.

Un parco auto sempre più vecchio

L'analisi dell'anzianità delle vetture scambiate fotografa un parco circolante che fatica a rinnovarsi. Quasi un passaggio di proprietà su due riguarda un'auto "anziana": le vetture con oltre 10 anni di età rappresentano infatti il 48,6% dei trasferimenti netti, guadagnando ulteriore terreno (+0,7 punti). Al contrario, la fascia di auto "giovani" (da 4 a 6 anni) perde quota scendendo al 10,6%, mentre si registra un interessante, seppur piccolo, segnale di vitalità per le auto freschissime (fino a 1 anno di età), che salgono al 6,7%.

Scambi tra privati e geografia del mercato

Chi vende e chi compra? La maggior parte degli affari (il 56,2%) avviene ancora tramite scambi diretti tra privati o aziende, una modalità che guadagna leggermente terreno rispetto alla compravendita tramite operatori professionisti, scesa al 38,5%. Geograficamente, il mercato dell'usato parla lombardo: la Lombardia si conferma la regione più attiva con il 16,5% dei passaggi di proprietà, seguita a distanza da Lazio (10,0%) e Campania (9,0%).

Le permute: il Diesel resiste nei ritiri

Uno scenario leggermente diverso emerge analizzando le minivolture (i trasferimenti temporanei a nome del concessionario in attesa di rivendita). Qui il Diesel riesce ancora a mantenere la prima posizione con il 40,5%, nonostante un crollo verticale di oltre 5 punti. In questo ambito specifico, si nota un boom delle ibride, che nelle minivolture toccano un rilevante 16,5%, segno che i concessionari stanno ritirando sempre più volentieri vetture elettrificate usate.
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