Dopo un’estate di crescita, il mercato dell’usato tira il
fiato a ottobre confermando però due tendenze strutturali: la fine del dominio
del gasolio e la forte richiesta di vetture con oltre 10 anni di età.
Il mercato dell'auto usata si prende una pausa di
riflessione. Dopo quattro mesi consecutivi di segno più, ottobre 2025 registra
una sostanziale stabilità con 542.722 trasferimenti di proprietà, un
dato che si allinea a quello dell'anno precedente e che porta il cumulato dei
primi dieci mesi a una crescita complessiva del 3,2%. Ma se i volumi generali
rimangono costanti, è sotto il cofano che si registrano i cambiamenti più
significativi nelle preferenze degli automobilisti italiani.
Benzina vs Diesel: il nuovo equilibrio
La notizia più rilevante riguarda la conferma di una svolta
storica: il motore a benzina mantiene la leadership conquistata a
settembre. Con una quota di mercato del 39,3%, il benzina si conferma la
prima scelta per chi acquista un'auto usata, staccando seppur di un soffio il Diesel.
Il motore a gasolio, un tempo dominatore incontrastato, scivola in seconda
posizione fermandosi al 39,2%, pagando un calo significativo di quasi 4
punti percentuali rispetto al passato.
Nel frattempo, avanzano le alimentazioni alternative: le ibride
continuano la loro corsa sostenuta raggiungendo l'11,2% del mercato nel
mese di ottobre. Più distanziate le auto a Gpl (5,5%) e metano (2,1%), mentre
l'elettrico puro (BEV) e le ibride plug-in restano ancora una nicchia,
rispettivamente all'1,3% e all'1,5%.
Un parco auto sempre più vecchio
L'analisi dell'anzianità delle vetture scambiate fotografa
un parco circolante che fatica a rinnovarsi. Quasi un passaggio di proprietà su
due riguarda un'auto "anziana": le vetture con oltre 10 anni di
età rappresentano infatti il 48,6% dei trasferimenti netti,
guadagnando ulteriore terreno (+0,7 punti). Al contrario, la fascia di auto
"giovani" (da 4 a 6 anni) perde quota scendendo al 10,6%, mentre si
registra un interessante, seppur piccolo, segnale di vitalità per le auto freschissime
(fino a 1 anno di età), che salgono al 6,7%.
Scambi tra privati e geografia del mercato
Chi vende e chi compra? La maggior parte degli affari (il 56,2%)
avviene ancora tramite scambi diretti tra privati o aziende, una modalità che
guadagna leggermente terreno rispetto alla compravendita tramite operatori
professionisti, scesa al 38,5%. Geograficamente, il mercato dell'usato parla
lombardo: la Lombardia si conferma la regione più attiva con il 16,5%
dei passaggi di proprietà, seguita a distanza da Lazio (10,0%) e Campania
(9,0%).
Le permute: il Diesel resiste nei ritiri
Uno scenario leggermente diverso emerge analizzando le
minivolture (i trasferimenti temporanei a nome del concessionario in attesa di
rivendita). Qui il Diesel riesce ancora a mantenere la prima posizione
con il 40,5%, nonostante un crollo verticale di oltre 5 punti. In questo
ambito specifico, si nota un boom delle ibride, che nelle minivolture toccano
un rilevante 16,5%, segno che i concessionari stanno ritirando sempre più
volentieri vetture elettrificate usate.