in

Come funziona Cerbero, telecamera con l’AI per multare i cittadini

Tempo di lettura: 2 minuti

Ha appena fatto il suo esordio a Roma Cerbero, una nuova telecamera installata su una ventina di auto della Polizia Locale (poi il numero salirà), che sfrutta l’Intelligenza Artificiale, elaborando una mole gigantesca di informazioni: il “Grande Fratello” in divisa appioppa multe a ripetizione, in modo veloce ed efficace, come un Robocop anti infrazione. Tutto approvato nel rispetto del Codice della strada, a differenza degli autovelox di qualunque città che non sono omologati e pertanto risultano di dubbia legalità.

Il tris del poliziotto elettronico

L’occhio bionico di Cerbero è collegato a uno sterminato database della Motorizzazione Civile, così che la multa o il preavviso vengano inviati subito dal Comune di Roma ai proprietari dei mezzi (residenti nella capitale o altrove). 

La prima infrazione al Codice della strada individuata da Cerbero è una delle più frequenti, specie nella trafficatissima capitale, che diverrà ancora più congestionata col Giubileo 2025: il divieto di sosta, il parcheggio selvaggio, le vetture illecitamente in doppia fila.

cerbero

La seconda violazione è il mancato rispetto della revisione periodica obbligatoria: Cerbero legge la targa, controlla la banca dati e – se qualcosa non quadra – il titolare del veicolo riceverà a casa l’invito a presentare la documentazione che provi l’avvenuto controllo ministeriale.

Terza e non ultima indagine: le vetture senza assicurazione RC auto obbligatoria, piaga italiana, soprattutto con questi chiari di Luna. Chi non riesce ad arrivare a fine mese ma intende guidare la macchina, spesso non stipula la polizza. Un disastro sociale (le stime, molto al ribasso e pre recessione, parlavano di un 6% di mezzi privi di garanzia): chi non ha la copertura di una compagnia deve pagare i danni di tasca propria in caso di incidente.

Resta la piaga della mobilità

Chiarito che il Codice della Strada va rispettato, rimane sul tappeto un gravissimo problema che angustia chi si muove a Roma (ma per Milano e Napoli non è che le cose siano molto diverse): i mezzi pubblici sono inefficienti, costosi, in ritardo, soggetti a scioperi e blocchi. Questo spinge a spostarsi in auto o in scooter, aggravando il traffico, e peggiorando la piaga della sosta irregolare: mancano parcheggi, ancor più adesso che le metropoli sono invase di ciclabili.

Autore: Mr. Limone

guida autonoma

La Cina punta sulla guida autonoma per sfidare Elon Musk

Un tedesco alla guida di Audi Italia, ecco chi è Timm Barlet