La casa giapponese chiude il suo "Green Friday"
con una raccolta fondi record: oltre 14.000 euro destinati a nuovi alberi in
via Filadelfia. Ecco come cambia il polmone verde della città.
Mentre il mondo si accalcava per gli sconti del
"venerdì nero", c'è chi ha deciso di investire sul futuro del
pianeta.
Suzuki ha svelato i risultati della quinta edizione del suo
Green
Friday, un'iniziativa che trasforma una giornata di consumismo sfrenato in
un atto concreto di riqualificazione urbana. E quest'anno, il regalo è tutto
per la città di
Torino.
Dallo shopping alla forestazione: i numeri
Il meccanismo è semplice ma efficace: lo scorso 28 novembre
2025, Suzuki ha destinato lo 0,5% del fatturato generato in quella
singola giornata (tra auto, moto, motori marini, ricambi e accessori) a un
fondo per l'ambiente. Il risultato? Un assegno da 14.504,89 euro.
Questa somma non finirà in generici progetti internazionali,
ma verrà "piantata" direttamente nel tessuto urbano torinese.
L'obiettivo è mettere a dimora 30 nuovi alberi entro il 31 marzo 2026.
Dove sorgeranno i nuovi alberi (c'è lo zampino del Toro)
La scelta della location non è casuale e farà felici i
tifosi granata e i residenti del quartiere Santa Rita. Le nuove piante andranno
ad arricchire l'area di via Filadelfia, proprio nelle vicinanze dello Stadio
Olimpico Grande Torino e all'interno del Parco Cavalieri di Vittorio
Veneto.
Il progetto, infatti, vede la collaborazione attiva del Torino
FC, storico partner del marchio, insieme al Settore Verde della Città di
Torino. Un gioco di squadra che unisce sport, istituzioni e mobilità
sostenibile.
Il "Bosco Diffuso" che respira
Questi 30 nuovi alberi sono solo l'ultimo tassello di un
mosaico molto più ampio. Si vanno ad aggiungere ai 1.413 esemplari che
Suzuki ha già piantato tra il 2021 e il 2025, espandendo quello che viene
definito il "Bosco Diffuso Suzuki".
L'impatto ambientale inizia a farsi sentire: secondo le
stime, questo polmone verde diffuso contribuirà a una riduzione complessiva di 35.325
kg di CO2 all'anno. Un dato reale, che trasforma le promesse di
sostenibilità in aria più pulita per i cittadini.
In un'epoca in cui la transizione ecologica è spesso solo
uno slogan, l'iniziativa della Casa di Hamamatsu dimostra come le aziende
possano restituire valore al territorio, trasformando ogni acquisto in un
piccolo seme per il futuro.