Arriva da una dichiarazione del ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, una curiosa anticipazione che riguarda il nuovo Ecobonus auto 2024 ormai in dirittura d’arrivo. Anticipazioni che riguardano il tetto massimo dell’incentivo, fino al 31 dicembre di 5.000 euro ma destinato al raddoppio, le auto incluse (finalmente verranno considerate anche le termiche di ultimissima generazione) e il fondo destinato agli incentivi veri e propri, sicuramente più sostanziosi che in passato.
Al Sole 24 Ore, il ministro Urso ha detto che il nuovo Ecobonus auto 2024 potrebbe essere pronto per fine gennaio, appena redatto il necessario Dpcm. Fino al 31 dicembre 2030 i miliardi da investire sono 6, significa virtualmente 1 all’anno. Questa sembra essere la base di partenza dei rinnovati incentivi auto che potrebbe realmente rivedere il bilancio fino a ora compromesso da una cattiva distribuzione di eccessivi fondi per le auto elettriche (ancora ridotte al lumicino nel confronto con le termiche) e di pochi fondi per le auto mild hybrid, che invece stanno via via crescendo.
Sul prossimo anno la somma deriva dai 320 milioni non utilizzati precedentemente e dei 610 milioni, tanto da sfiorare il miliardo nel 2024. Leggendo la struttura del mercato, il nuovo Ecobonus 2024 vuole premiare, dichiara Urso, “l’acquisto di vetture nella terza fascia (61-135 grammi di CO2) e maggiorazioni per chi rottama auto vetuste come le Euro 0 e le Euro 1”. Non specifica quale tipo di auto ne avrà diritto ma gli 11.000 euro di tetto massimo è presumibile che sarà destinato alle auto elettriche, ancora da capire il prezzo ivato considerato come limite per accedere all’incentivo. Confermata, anche, la maggiorazione per famiglie con ISEE inferiore a 30.000 euro.
Altre novità rispetto agli incentivi così come li conosciamo oggi riguardano la riapertura alle persone giuridiche, e con esse si intendono anche le società di noleggio, e la rimodellazione dei tetti massimi delle auto che potranno essere incentivate. L’obiettivo dichiarato da Urso è quello di premiare “la produzione italiana”. Obiettivo n.1, ieri come oggi e come domani, svecchiare uno tra i parchi circolanti più vecchi d’Europa.
Il secondo obiettivo, premiare la produzione italiana, passerà dalle scelte che Stellantis farà sui nuovi modelli in arrivo. La nuova Panda nascerà in Serbia, mentre si parla dell’attuale Panda (o Pandina) prodotta almeno fino al 2026 a Pomigliano d’Arco. Sul resto, sappiamo che la nuova Alfa Romeo Milano nascerà in Polonia come le cugine Jeep Avenger e FIAT 600.