12.000 euro di multe per un automobilista torinese. Una cifra importantissima, accumulata nel corso di soli 7 mesi, lasso di tempo nel quale il sessantatreenne cittadino sabaudo ha infranto più volte il Codice della Strada percorrendo sempre la corsia sbagliata sull’asse composto dalla somma tra corso Potenza, corso Lecce e corso Trapani, arterie che spaccano in due Torino da nord a sud. È indubbiamente un caso che fa discutere.
7 mesi nella corsia sbagliata: arriva la multa di 12.000 euro
Un automobilista torinese, il sessantatreenne Federico Bacci, dovrà pagare una cifra pari a 12.000 euro a causa del sommarsi di una serie di multe ottenute in soli 7 mesi. L’automobilista è un assiduo percorritore dell’asse creato dall’unione di corso Potenza, corso Lecce e corso Trapani, arterie che sommandosi tra loro spaccano in due Torino da nord a sud, perpendicolarmente. Federico Bacci ha accumulato 12.000 euro di multe tra giugno e dicembre del 2019 per avere utilizzato per procedere dritto una corsia di svolta a sinistra. Ad immortalarlo nel corso delle ripetute infrazioni sono stati i dispositivi T-Red. L’uomo ha deciso di contestare le multe ricevute, le quali sono “lievitate” nel tempo, o più precisamente triplicate negli oltre due anni di contestazione. In questo periodo, Bacci ha più volte scritto al Comune ed al Prefetto, sia per trovare una giustificazione che per denunciare il problema della segnaletica che ritiene poco chiara. Come Federico Bacci, molti altri automobilisti torinesi incappano in questa sanzione, alcuni involontariamente, lo testimoniano le multe per errata percorrenza e per superamento della linea di stop che nel 2022 sono state 78.779. La vicenda inerente i 12.000 euro di multe è stata raccontata da Federico Bacci in persona ad un quotidiano locale al quale ha riferito:
“Ho provato a far valere il fatto che le notifiche mi sono arrivate solo nel 2020, sei mesi dopo le prime infrazioni e quando mi sono reso conto del problema ne avevo già accumulate 21. Eravamo in piena pandemia e mi hanno detto che è capitato a tanti”.
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