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Bosch eCall: 10 anni di una tecnologia che ha cambiato la sicurezza in auto

Tempo di lettura: 4 minuti

Ghiaccio in autostrada. Un veicolo esce di strada, si ribalta e scivola giù per una scarpata. Non c’è nessuno ad assistere all’incidente. “Emergency Call“, noto in breve come Bosch eCall, è stato sviluppato proprio per situazioni di questo tipo.

In caso di incidente o di situazione di emergenza, l’eCall stabilisce una connessione vocale con un punto di gestione dell’emergenza per richiedere assistenza rapida, automaticamente o premendo un pulsante.

Bosch Service Solutions è uno dei principali fornitori internazionali di questo servizio salvavita. Dieci anni fa, per conto di Mercedes-Benz, Bosch ha sviluppato uno dei primi servizi integrati di chiamata d’emergenza che è diventato un successo globale.

“Nel giugno 2012, il servizio è stato attivato in 9 Paesi e 6 lingue. Oggi è disponibile in oltre 50 Paesi e in oltre 20 lingue, e se ne aggiungono sempre di più. Attualmente, circa 27 milioni di auto di oltre 15 marchi sono dotate del servizio di chiamata d’emergenza Bosch”, ha dichiarato Stefan Gross, responsabile dei servizi di mobilità di Bosch Service Solutions. Negli ultimi dieci anni, l’azienda ha gestito oltre undici milioni di chiamate. In qualità di pioniere in questo campo, l’azienda introduce costantemente innovazioni sul mercato, tra cui, recentemente, l’eCall basato su smartphone.

Lancio del servizio eCall nel 2012

Mentre nel 2012 il servizio di chiamata d’emergenza Bosch prevedeva ancora una combinazione tra computer di bordo e telefono cellulare del conducente, nel 2014 è arrivata l’integrazione standard per le auto Mercedes-Benz. Da allora, la tecnologia è stata integrata nel modulo di infotainment permettendo di rilevare un impatto, di far partire una chiamata e di trasmettere i dati. Bosch ha creato una rete internazionale di centri di assistenza per il servizio eCall, attraverso un’infrastruttura informatica completa. Questi includono reti di partner con collegamenti ai centri di controllo dei soccorsi, ai vigili del fuoco e agli ospedali. Bosch ha sviluppato elevati standard di Bosch eCall sulla base di anni di esperienza nella gestione degli allarmi e delle chiamate di emergenza.

Salvare vite umane e aumentare la sicurezza stradale

I vantaggi dei sistemi di chiamata di emergenza nei veicoli sono stati accettati anche a livello legislativo: eCall è diventato un requisito obbligatorio nell’UE il 31 marzo 2018. Da allora, le auto e i veicoli commerciali leggeri appena immessi sul mercato dell’UE devono disporre di un servizio di chiamata di emergenza integrato. Di conseguenza, nell’UE operano due sistemi: il sistema eCall del 112, obbligatorio per legge, e i sistemi eCall gestiti da fornitori privati come Bosch, entrambi conformi agli standard definiti dall’UE. La differenza è che con l’eCall privato, la chiamata di emergenza viene ricevuta dai centri di emergenza del fornitore e, se necessario, inoltrata immediatamente ai centri di controllo pubblici.

Il vantaggio è che in questo modo è possibile filtrare gli allarmi difettosi, come quelli causati dalla pressione accidentale del pulsante di chiamata di emergenza. In questo modo si alleggeriscono i centri di coordinamento dei soccorsi e si mantengono libere le capacità per le emergenze. Con una quota pari circa al 90%, Bosch ha filtrato circa dieci milioni di eCall difettose negli ultimi dieci anni. Un altro vantaggio: gli operatori dei call center di emergenza di Bosch restano al telefono per assistere le persone coinvolte fino all’arrivo dei soccorsi.

Euro NCAP conferma il miglioramento della sicurezza stradale

Uno dei principali vantaggi di Bosch eCall è la natura multilingue: gli occupanti del veicolo in molti Paesi possono segnalare un’emergenza nella propria lingua.

Un turista tedesco in vacanza in Spagna, per esempio, sarà indirizzato in tedesco, il che può essere di grande valore psicologico e quando si tratta di trasmettere i dettagli dell’incidente. A loro volta, i centri di controllo dei soccorsi vengono informati nella lingua locale, evitando fraintendimenti. Inoltre, ricevono informazioni che vanno oltre il cosiddetto set di dati minimo associato alle eCall EU-112. Queste includono, tra l’altro, la posizione geografica, l’ora dell’incidente e la direzione di marcia del veicolo incidentato. Bosch trasmette anche dati come il numero di occupanti e la gravità dell’incidente. Anche Euro NCAP, l’organizzazione indipendente di valutazione della sicurezza dei veicoli, valuta i sistemi eCall di bordo quando verifica la sicurezza stradale delle nuove auto nei crash test.

La disponibilità della chiamata di emergenza nel maggior numero di lingue possibile ha un impatto positivo sulla valutazione, così come la trasmissione ai centri di soccorso di dati relativi agli incidenti.

Combinazione di smartphone e LTE per il servizio eCall del futuro

Bosch sviluppa continuamente eCall e lancia regolarmente sul mercato innovazioni tecniche. Per esempio, Bosch eCall può ora essere integrato nelle app dei veicoli della flotta grazie al rilevamento delle collisioni basato su smartphone. Bosch sta inoltre lavorando per ampliare i percorsi di trasmissione digitale più veloci. Negli Stati Uniti, Bosch si sta concentrando su “Next Generation eCall” per trasmettere i dati degli incidenti dall’auto ai centri di emergenza tramite una connessione dati basata su Internet che utilizza l’LTE. “L’altissima velocità e l’eccellente qualità della voce sono le caratteristiche della trasmissione via LTE”, ha spiegato Stefan Gross. “Questo ci aiuta ad attivare i soccorsi rapidamente”.

Digitalizzazione della catena di soccorso

Anche la trasmissione delle informazioni rilevanti dai call center di emergenza ai centri di controllo dei soccorsi è in evoluzione: ciò è necessario perché la trasmissione dei dati in EU-112-eCall è limitata alle vecchie reti telefoniche 2G e 3G, che sono sotto la costante minaccia di essere chiuse. Allo stesso tempo, però, in Germania manca ancora una base legale che disciplini chiaramente come le chiamate di emergenza provenienti da fornitori privati possano essere trasmesse digitalmente ai centri di controllo. Di conseguenza, molte chiamate di emergenza vengono ancora trasmesse tramite chiamata vocale.

Bosch sta lavorando per espandere l’uso di moderni percorsi di trasmissione digitale. “Ci auguriamo che venga stabilita al più presto la rotta per una rapida trasmissione digitale dei dati in tutta l’UE, che verrà utilizzata in modo trasversale”, ha affermato Stefan Gross. Qualunque cosa accada, Bosch è ben equipaggiata per gestire le emergenze future in modo rapido ed efficace, con l’obiettivo di salvare ancora più vite.

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