Sì, la sua genesi è lunga, estremamente lunga. Ne abbiamo già parlato e sembrerebbe che il suo debutto ufficiale non sia ancora così prossimo visti i problemi emersi in fase di omologazione per quanto riguarda le emissioni. Intanto, i test della hypercar del Marchio di Affalterbach, quella con il V6 ibrido derivato dalla F1 di Hamilton e Bottas, continuano.
Proprio dalle frecce d’argento, poi diventate nere a partire dal 2020, deriva il propulsore di quest’auto così geniale, ma complicata, vista per la prima volta al Salone di Francoforte del 2017. A settembre saranno 4 anni dalla “prima volta” ma ormai neanche gli uomini Mercedes si riescono più a nascondere dietro un dito: adattare un motore da F1 all’omologazione stradale è una cosa complicata.
Il video di circa 3 minuti la vede ripresa al Nurburgring, ancora camuffata. Già al minimo il sound del V6 ibrido da 1.200 CV (con quattro motori elettrici) è impressionante ma l’udito fino di qualche nostro lettore avrà riconosciuto una differenza: proprio per superare le difficoltà emerse con l’omologazione, il minimo è stato ridotto dagli ingegneri a 1.500 giri così da evitare ogni qualsivoglia problema con le sempre più stringenti regole europee. Siamo lontani dai 5.000 giri di una F1 moderna ma, si sa, per correre in pista le regole sono decisamente diverse.
L’AMG One attende il suo turno per scendere in pista e una volta presa la via del circuito si evidenzia subito il parallelismo con la F1 campionessa del mondo, nello specifico la W06 del 2015. Insomma, il debutto si avvicina e con esso il record del Green Hell, oggi appartenente ad un’altra AMG (la GT R Black Series) sembra già in pericolo.
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