Pensando a Lexus, siamo abituati a pensare a un Marchio premium, fortemente legato alla Casa madre Toyota, nonché a una casa capace di lanciare sul mercato auto assolutamente inattese, di rottura. La nuova Lexus LBX, non è da meno: è il crossover compatto che, condividendo la piattaforma TNGA e i motori con la Toyota Yaris Cross, porta la Casa premium giapponese in un segmento per lei completamente nuovo.
Dopo anni di modelli creati prettamente – ma non solo – per gli States, la LBX sembra non temere rivali in termini di qualità, lusso e raffinatezza, in perfetto stile Lexus, che stavolta ha creato quindi un’auto europea per gli automobilisti europei. Progettata in Europa, la nuova Lexus LBX segna un precedente nella gamma SUV della Casa giapponese, che oggi conta modelli ben più grandi, come l’UX, lungo 31 centimetri in più, NX, RZ e la più grande RX, vicina ai 5 metri. Insomma, un modello da valutare con estrema attenzione, capace di raddoppiare le vendite, visto che le precedenti SUV, si rivolgono a un pubblico di nicchia e hanno prezzi ben superiori.
Mossa dalla power unit full hybrid da 1,5 litri e 136 CV, capace di ottimizzare prestazioni e consumi, si presenta con una lunghezza di 4,19 metri, ideale per le città e con una dotazione di categoria superiore. Non si sbaglia a definirlo, come abbiamo già fatto su queste pagine, il “cugino” più lussuoso del fortunato B-SUV Yaris Cross che è stabilmente in testa nelle vendite di questo segmento.
Vediamo pertanto le dimensioni, il listino prezzi, come sono fatti i suoi interni e il propulsore ibrido, del nuovo B-SUV Lexus LBX, specificatamente studiato per il vecchio continente.
Gamma, prezzi Lexus LBX e concorrenti
Nel confronto con la cugina Yaris Cross, sono ben 9.950 gli euro di differenza tra i due allestimenti entry level. Si parte da una cifra di 38.000 euro (in promozione a meno, Lexus promette fino a 4.000 euro di vantaggi e fino a 5.000 euro per i clienti Lexus) che è il prezzo d’ingresso dell’allestimento Elegant, con trazione anteriore, ma con una forbice molto compatta, possiamo dirvi che per optare al massimo allestimento Cool, la cifra sale a 42.500 euro, passando dagli Emotion e Relax. Se optiamo per la trazione integrale ibrida, presente qui come sulla Yaris Cross, bisogna sborsare un extra di 2.000 euro.
Per gli interni della nuova Lexus LBX sono stati previsti quattro allestimenti: alla base troviamo le versioni, o “atmosfere” come le chiama il brand nipponico, Elegant e Relax, progettate per trasmettere una maggiore sensazione di raffinatezza, mentre salendo nella line-up compaiono le versioni Emotion e Cool, le quali hanno invece un carattere più sportivo e dinamico grazie, ad esempio, alla verniciatura bitone ed i cerchi in lega da 18″ con finitura lavorata, differentemente dalle prime due, che hanno una verniciatura esterna monocolore e cerchi in lega lucidi da 18″.
Ricapitolando il listino prezzi di Lexus LBX, questi sono i prezzi di partenza dei singoli allestimenti (+ 2.000 euro per 4WD, Elegant esclusa):
- Lexus LBX Elegant 2WD: da 38.000 euro
- Lexus LBX Emotion 2WD: da 39.500 euro
- Lexus LBX Relax 2WD: da 41.000 euro
- Lexus LBX Cool 2WD: da 42.500 euro
- Lexus LBX Original Edition 2WD: da 44.500 euro
Pertanto il prezzo della Lexus LBX può sembrare alto per molte tasche, ma la dotazione di serie è veramente molto completa. Troviamo ad esempio, i cerchi da 18″, gli interni in pelle, i sistemi di assistenza alla guida e i sensori di parcheggio. Gli optional non mancano – uno su tutti l’ottimo impianto audio Mark Levinson – ma a stupire è la qualità che si nota una volta a bordo e, non ultima, l’efficienza del sistema ibrido che mi ha davvero convinto.
La Lexus LBX viene offerta inoltre con la garanzia 3 anni/100.000 km, ma, eseguendo i tagliandi annuali o ogni 15.000 km presso la rete ufficiale, la Lexus Relax Plus può essere rinnovata fino al 15° anno dalla prima immatricolazione del veicolo o fino a 250.000 km. Tra le concorrenti, non mancano i B-SUV quanto gli avversari diretti con questa tipologia di motore. La Hyundai Kona Hybrid, la Mazda CX-30 Hybrid, la Renault Captur full hybrid e la VW T-Roc sono rivali dirette più della Toyota Yaris Cross, mentre la LBX si posiziona un gradino più in alto grazie a un listino prezzi sicuramente importante. In questo ristretto regno di B-SUV premium troviamo l’Alfa Romeo Junior, l‘Audi Q2, la Mini Aceman e la smart #1 – le ultime due solo in versione BEV.
Lexus LBX vuole essere un’alternativa anche a chi magari vuole passare ad un’auto più alta dopo aver guidato berline premium come la Mercedes Classe A o l’Audi A3.
Dimensioni e interni Lexus LBX
Compatta fuori, bassa e larga: una compatta rialzata con sbalzi ridotti, ma dentro lo spazio latita, specialmente dietro
Le dimensioni della nuova Lexus LBX sono figlie dell’approccio di Toyota e della sua Casa premium nella condivisione della piattaforma TNGA dedicata al segmento B, per la prima volta usata da Lexus. Come dimensioni siamo nel segmento B suv pieno con una lunghezza per Lexus LBX di 4,19 metri, + 1 cm rispetto alla cugina Yaris Cross, rispetto a cui è alta uguale (1,56 metri) ma è ben più larga, + 6 centimetri, per un totale di 1,83 metri. Tutto questo la rende visivamente più attaccata all’asfalto. Notevoli gli sforzi di migliorare e differenziare la guidabilità, rendendola più reattiva e più vicina al concetto di berlina e meno di SUV, rispetto alla Toyota Yaris Cross che con lei condivide la piattaforma TGNA-B e il passo di 2,58 metri.
Interessante lo studio fatto sul frontale e sulla classica clessidra Lexus, che qui appare rimodellata e che permette a Lexus di rinnovare il suo stile. La griglia ora è sotto la linea di apertura del cofano e rappresenta una nuova frontiera di questo dettaglio caratteristico di tutti i modelli Lexus prodotti negli anni 2000. Con i montanti arretrati, il muso e la prima porzione di abitacolo sembrano più proiettate in avanti e il gioco degli sbalzi, qui ridotti, aiuta a percepire una vettura solida e ben piazzata a terra. La firma luminosa a sviluppo orizzontale valorizza l’impronta su strada e sul portellone lo spostamento della targa ha permesso di mettere in evidenza il nome LEXUS sul portellone. Finendo di parlare delle dimensioni della Lexus LBX, troviamo cerchi ben disegnati da 18″ sotto passaruota che vengono evidenziati dai profili in plastica. Un’ultima curiosità per quanto riguarda le vernici: le versioni Emotion e Cool possono ricevere la verniciatura bicolore, combinando uno dei colori disponibili al tetto nero.
A bordo con 2,58 metri di passo, lo spazio è sufficiente per il segmento, ma non esagerato, anche a patto di non eccedere con i centimetri. Un esempio è rappresentato dalla seconda fila, dove i sedili in ecopelle – sempre di serie – impreziosiscono la già ottima qualità percepita non appena saliti in abitacolo. Meglio pensare al più che sufficiente spazio per la testa e all’ottima imbottitura delle poltrone. Solo discreto lo spazio a bordo, soprattutto dietro: si deve chinare abbastanza la testa per entrare e non ci sono molti centimetri per le gambe. Un’altra mancanza sono le bocchette dell’aria dietro. Nonostante qualche piccola sbavatura, dai materiali si capisce dove si va a posizionare questo piccolo SUV premium.
Sicura, qualitativa e tecnologica: ha anche riconoscimento facciale
La tecnologia non manca a bordo ed arricchisce massicciamente gli interni della nuova Lexus LBX, troviamo la strumentazione digitale da 12,3 pollici ed il nuovo sistema infotainment Lexus Link Connect con schermo da 9,8 pollici. Lo dobbiamo dire, non è assolutamente immediato interagire con i menù, viste le tante funzioni disponibili, ma un breve apprendistato ci permette di entrare facilmente in confidenza. Nel tunnel centrale c’è spazio per una presa USB-C e una presa 12V. Meno bene il bracciolo che scorre fino a urtare le gambe del passeggero centrale del divano.
Di serie troviamo invece la navigazione basata sul cloud, il riconoscimento vocale “Hey Lexus”, il mirroring wireless per Apple CarPlay e mirroring via cavo per Android Auto. Fino a tre i profili memorizzabili con riconoscimento automatico che può avvenire grazie alla chiave digitale o, nei sistemi dotati di Driver Monitor Camera, anche con il “semplice” riconoscimento facciale. Innovativa anche la climatizzazione a bordo: grazie al Lexus Climate Concierge l’importante è selezionare una temperatura desiderata. Una volta fatto ciò, è il sistema a capire come raggiungerla, mixando sapientemente l’aria con il riscaldamento di sedili anteriori e volante. Con l’App Lexus Link, inoltre, i clienti possono gestire il sistema da remoto.
Tra gli accessori i clienti potranno scegliere anche un sistema audio Mark Levinson con 13 altoparlanti, realizzato appositamente per gli interni della nuova Lexus LBX. Ottimi sono i materiali utilizzati per i rivestimenti, tra cui pelle semi-anilina (pelle di origine non animale), insomma, come ci ha abituato Lexus, la qualità è davvero elevata, anche sulla plancia tutta rivestita di materiale morbido. In ogni caso, non ci sono giochi particolari e rumori fastidiosi.
Sotto lo schermo si trovano i minuscoli comandi a levetta del “clima”, che è bizona, non scontato. Piacciono meno i tasti al volante: sono fisici e poco numerosi, ma ognuno ha una doppia funzione che può spiazzare i meno avvezzi alla tecnologia, infatti cosa è stato selezionato si visualizza sull’head-up display, o come lo traducono sul menu “display a testa alta”, non è la prima volta che si trovano incertezze di traduzione sull’infotainment, che non ci saremmo aspettati dai giapponesi, come anche “gamma di velocità superata” al posto di “range”.
Molto curata la sicurezza: con l’e-Latch la porta non può aprirsi involontariamente e, grazie al sistema Safe Exit Assist, non si apre in uscita, se rileva il rischio di contatto con veicoli di passaggio, ad esempio un ciclista, o un’auto che sopraggiunge. Aprendo elettricamente il portellone, con l’angolo massimo di apertura che può essere modificato, si svela un bagagliaio con una capacità minima di 402 litri che diventano 317 litri per la versione 4WD. Abbassando i sedili 60:40, però, si forma uno scalino che non è il massimo per agevolare il posizionamento degli oggetti. Vero, si guadagna spazio in basso, ma se si caricano oggetti lunghi può rappresentare un fastidio. Molto bene i rivestimenti in moquette del vano, idem come sopra: è importante comunicare al cliente un senso di ben fatto, di sentirsi a bordo di un’auto di categoria superiore. Forse qualche gancio portaborse sarebbe tornato utile.
Alla guida di Lexus LBX Hybrid 2WD: più vivace della cugina Toyota, ma predilige i consumi ridotti alla sportività pura
Denominato Premium Hybrid, il powertrain ibrido di Lexus LBX è dotato di 136 CV con una coppia massima di 185 Nm da 3.600 a 4.800 giri/min, che possono sembrare pochi, ma ricordiamoci che sono la somma – non algebrica – di un raffinato 3 cilindri 1.5 da 91 CV e 120 Nm, dotato di fasatura variabile elettronica e intelligente delle valvole sul lato di aspirazione, e un’unità elettrica da 69 kW e 185 Nm che donano tanta spinta in basso. Veritieri quindi i 9,2 i secondi per accelerare da 0 a 100 km/h, che sono più che sufficienti per trarsi d’impaccio agevolmente. Ovviamente la velocità massima, che si ottiene, con praticamente con il solo contributo del piccolo 3 cilindri, non è elevata: 170 km/h, ma più che sufficiente per tutte le situazioni.
Completamente nuova la trasmissione ottimizzata per la gestione dell’energia così come nuova è la batteria derivata da RX con tecnologia bipolare al nichel-metallo idruro (NiMH) ad alto rendimento. Preservato lo spazio del bagagliaio, avendo posizionato il pacco batterie sotto la panca posteriore. La parte elettrica, contribuendo con maggior potenza, permette di ridurre i giri del piccolo 3 cilindri di circa il 20%, garantendo una migliore erogazione e minor sound in abitacolo.
Siamo onesti: il tre cilindri 1.5 full hybrid, non sprizza per vivacità né per particolari doti di ripresa e accelerazione. Ma ovviamente, non è questo il segreto nella guida della Lexus LBX, visto che come ogni ibrido che si rispetti e in questo caso sia Toyota sia Lexus possono solo essere presi a riferimento: al centro c’è l’efficienza.
Pertanto i 4,7 l/100 km promessi su carta, sono stati quasi ottenuti – 20,5 km/l – senza grossi sforzi e con il contributo della modalità “Eco”. In autostrada si perde un po’ di vantaggio e l’andatura è molto funzionale ai consumi: ai 120 orari si continua a essere su queste voci di consumo, mentre salendo a velocità di codice ci si attesta su meno straordinari 13-14 km/l. Molto meglio in città dove, grazie a contini start e stop e l’aiuto dell’elettrico si superano di molto i 22 km/l. Questo fa capire il potenziale di un’auto fatta per viaggiare in elettrico a bassa velocità, complice il “solito” cambio CVT, senza il cui contributo questo risultato non sarebbe possibile, pur perdonando il classico rumore di trascinamento che penetra in abitacolo se si esagera con il gas.
Ecco, in questo caso rispetto a Toyota il sound è più curato con un’ottima insonorizzazione del cockpit. Il serbatoio da 36 litri, che ci sembrava davvero minuscolo per la categoria, permette, tutto sommato, oltre 700 km di autonomia.
Posizione di guida distesa e ribassata: LBX offre gran confort al volante e degli ADAS da categoria superiore
All’interno chi ha provato la Toyota Yaris Cross troverà la Lexus LBX una posizione di guida ribassata specialmente per quanto riguarda i sedili: il punto d’anca più basso – lq distanza tra bacino e terreno – permette di percepire la LBX al pari di una berlina, anche a ruote ferme. Lo sterzo, inoltre, si può regolare in altezza – fino a 4 centimetri – e in profondità, fino a 5 centimetri.
Baricentro più basso, carreggiate più larghe, pneumatici dal battistrada più sviluppato in larghezza e l’innovativo Vehicle Braking Posture Control, capace di regolare in completa autonomia la decelerazione dell’auto in frenata, senza contare l’inerzia naturale. In altre parole, a fronte di un movimento naturale verso il basso del muso in frenata – classico beccheggio – la frenata viene estesa maggiormente all’asse posteriore per rendere l’assetto piatto e restituire una sensazione di guida più fluida. In altri termini, se è normale che il muso si abbassi una volta toccati i freni, la tecnologia di cui sopra ripartisce maggiore forza frenante ai dischi posteriori: il beccheggio diminuisce di conseguenza e il comfort aumenta.
A livello sospensivo, la LBX a trazione anteriore monta un classico MacPherson all’anteriore con ponte tornente dietro, sostituito da doppi bracci sulla versione con trazione integrale dotata del secondo motore elettrico al posteriore.
Sarà la diversa impronta su strada, sarà il famoso punto d’anca ribassato, sarà il Vehicle Posture Braking Control, la Lexus LBX ha convinto anche e soprattutto alla guida. Ma quanto cambia alla guida rispetto alla Yaris Cross? La risposta è: parecchio. Vuoi per l’impostazione da berlina, vuoi per un sistema Braking Posture Control che la Casa giapponese introduce per la prima volta in un’auto di questo segmento. Non male lo sterzo, sempre consistente e mai troppo leggero, insomma la reattività e il carico sono adeguati alla mole contenuta della vettura. La massa contenuta di 1.280 kg, aiuta di parecchio la dinamica. Assetto sostenuto e confort poi non mancano mai, e sulle buche le sospensioni della Lexus LBX hanno una taratura “ferma” ma non sono affatto scomode, insomma si sente che il lavoro di insonorizzazione è curato, vista anche la presenza di parabrezza e finestrini antirumore, riservati ai due allestimenti più costosi. Così come sono quasi assenti i fruscii in autostrada.
Pure gli aiuti alla guida sono ben calibrati: la telecamera rivolta verso il guidatore non interviene a sproposito e il cruise control adattativo non è mai brusco nel suo intervento: all’atto pratico lavora invece efficacemente e senza infastidire, migliorando la sicurezza e riconoscendo le curve più strette rallenta per tempo l’andatura. Anche il cambio di corsia è utile e ben raccordato. Utile tra le tre corsie, l’avviso sul Cluster “traffico in arrivo da dietro” serve per avvisare che un automobilista chiede strada.
Tirando le somme, la Lexus LBX non è un classico un SUV e non è troppo grande. Trattasi di una vettura compatta ideale per una coppia senza figli, anche se Lexus ipotizza in una donna nativa digitale come cliente tipo, sicuramente è molto tecnologica e ben fatta qualitativamente. Il prezzo non è per tutti, considerando le dimensioni, ma la qualità giapponese è ben confezionata. Volendo confrontarla, per l’ultima volta, con la Toyota Yaris Cross, il prezzo più alto giustifica anche una dinamica di guida sicuramente più curata, oltre a materiali di maggiore qualità, sicurezza e tecnologia ricercata.