Ibrido Toyota vi spieghiamo come funziona, quali sono i modelli principali della gamma giapponese e i prezzi delle vetture ibride del Marchio, definite Full Hybrid.
Toyota è fra le case automobilistiche con più esperienza nei sistemi ibridi, quelli in cui un motore elettrico ne supporta uno a pistoni: ha venduto oltre 10 milioni di auto con questo sistema di alimentazione. Il costruttore giapponese ha lanciato la prima generazione del suo sistema ibrido nel 1997, in occasione del debutto della Toyota Prius, e da allora sono arrivate le evoluzioni del 2004, 2010 e 2015.
L’ibrido Toyota ha debuttato con il nome Toyota Hybrid System, abbreviato in THS, prima di assumere dal 2004 il nome commerciale Hybrid Synergy Drive (HSD). Fatta questa introduzione, vediamo come funziona il sistema ibrido Toyota.
La versione più semplice di quello che è definito ibrido Toyota è disponibile per l’utilitaria Yaris. La parte elettrica è composta dal motore, dall’inverter e da 120 piccole batterie al nichel-idruro metallo, racchiuse all’interno di un involucro alloggiato sotto il divano posteriore, dove sottrae poco spazio al baule. Le batterie al nichel-idruro metallo, meno performanti di quelle agli ioni di litio, sono state preferite in virtù del costo minore.
Il sistema ibrido è completato dal motore benzina aspirato 4 cilindri 1.5, che funziona secondo il ciclo Atkinson (la maggior parte dei motori è a ciclo Otto): ne risulta una maggiore efficienza. Sono presenti anche il cambio automatico CVT a variazione continua di rapporto e un ingranaggio epicicloidale, che distribuisce la coppia fra motore elettrico e benzina.
Il sistema ibrido Toyota è particolarmente efficace in città, dove il motore elettrico alimenta la Yaris in partenza e a bassa velocità: nel traffico a singhiozzo con tanti arresti e ripartenze, perciò, la Toyota Yaris funziona come un’elettrica (l’autonomia però non supera i 2 chilometri). In piena accelerazione e quando si ha bisogno di tutti i 101 CV del sistema ibrido, l’utilitaria combina la spinta del 1.5 con quella del motore elettrico, mentre a velocità costante funziona solo il 1.5.
La Toyota Yaris è dotata inoltre di un sistema per il recupero dell’energia nei rallentamenti, che confluisce all’interno delle batterie e le ricarica. Le pile del sistema ibrido Toyota infatti non si alimentano tramite la presa elettrica o le colonnine, come avviene per le ibride plug in e le elettriche, ma solo quando l’auto decelera.
La prossima generazione della Yaris, in vendita dal 2020, riceverà un nuovo e più efficiente sistema ibrido Toyota, per il quale la casa giapponese stima il 15% di potenza in più e il 20% di consumo in meno; il motore a scoppio sarà un nuovo tre cilindri 1.5. Toyota propone altre versioni del suo sistema ibrido HSD, analoghe nel funzionamento ma destinate ad auto di categoria e peso superiore: il crossover Toyota C-HR e le berline Prius e Corolla hanno un 1.8 al posto del 1.5, per una potenza complessiva di 122 CV, mentre il SUV Toyota RAV4 ha un 2.5 (la potenza è di 218 CV).
Le C-HR e Corolla sono disponibili anche con un ibrido basato sul 2.0: ha 184 o 180 CV. L’ibrido da 184 CV è previsto anche per il crossover Lexus UX (Lexus è il marchio di lusso di Toyota), ma in questo caso è possibile scegliere fra due versioni: quella standard, con un motore elettrico, e la 4WD con due motori elettrici, dove quello posteriore non fa aumentare la potenza ma trasferisce il moto anche alle ruote posteriori creando la trazione integrale. Il secondo motore si può avere anche per l’ibrido della RAV4 (la potenza sale a 222 CV). Lexus può avere ibridi con 6 cilindri e oltre 300 CV di potenza.
Il prezzo per l’ibrido Toyota parte dai 21.300 euro della Yaris Hybrid, ma il costruttore concede sconti e così l’utilitaria viene a costare da 17.300 euro.
La Toyota Corolla Hybrid costa un minimo di 27.350 euro, scontati a 23.200 euro, mentre la C-HR ha un prezzo scontato di 28.500 euro e la RAV4 parte da 30.850 euro. La Prius, considerando gli sconti, ha un listino base da 25.250 euro. Costa circa 10.000 euro in più la sua versione ibrida plug in, dotata cioè di un propulsore elettrico più potente e di batterie più capaci, nonché ricaricabili dalla presa elettrica o da una colonnina: l’autonomia a zero emissioni è di ben altra portata, perché raggiunge i 50 chilometri.
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