E’ arrivata ufficialmente in Europa la nuova Mustang Mach 1, la più potente di sempre grazie ai suoi 460 CV e a qualche accorgimento tecnico che la rende ancora più prestazionale. Oltre alla potenza, leggermente aumentata rispetto alla GT, e alla Bullitt, la nuova Mustang Mach 1 può contare su uno sterzo più reattivo, su sospensioni MagneRide riviste e su un nuovo bodykit aerodinamico, così da poter contare su un carico del 22% più elevato.
L’esperimento Bullitt (qui la nostra prova su strada) deve aver convinto i vertici Ford che riportare in vita, con un aspetto moderno e aggiornato icone del passato, funziona. Ecco perchè la nuova Mustang Mach 1 vuole riproporre le iconiche Mach 1 degli anni ‘60 e ‘70, con linee audaci caratterizzate dai Hood Stripes sul cofano e Side Stripes sulle portiere ed esclusivi cerchi in lega da 19’’.
Lo stile di ispirazione corsaiola è un segno distintivo dell’iconica Mustang Mach 1 sin dalla prima realizzazione nel 1969. Fortemente influenzato dalle caratteristiche aerodinamiche tra cui le griglie anteriori, lo splitter anteriore, il diffusore posteriore e lo spoiler posteriore abbinati alle finiture in colore nero lucido e Magnetic, lo stile della sportiva americana interessa anche il classico logo del cavallo che da sempre caratterizza le Mustang e che ora si intravede di colore scuro sull’ampia calandra, mentre dietro, e non solo lì, viene ripreso il logo Mach 1 dedicato.
Per il resto, siamo di fronte alla stessa Mustang lanciata nel 2015 e già frutto del restyling di metà carriera dell’ultima generazione. Troviamo infatti fari LED, con le posizione ahimè alogene, il look filante e sinuoso tipico della fastback, con il lungo cofano e il posteriore raccolto che ospita un magnifico doppio terminale di scarico sdoppiato, capace di volare alto quando si spinge sul gas e si liberano tutti i cavalli del V8 americano.
Rispetto alla Mustang GT, cresce la deportanza grazie al design del diffusore posteriore condiviso con il modello Mustang Shelby GT500 e da un sottoscocca più lungo che incorpora alettoni dedicati pensati per dirigere i flussi aerodinamici dell’aria direttamente sui freni. La forma dello splitter anteriore è stata progettata per offrire una maggiore aderenza al suolo specialmente alle alte velocità, mentre lo spoiler posteriore è stato sviluppato in completa armonia con i flussi aerodinamici in modo da garantire il perfetto bilanciamento dell’aderenza tra anteriore e posteriore.
Gli interni sono caratterizzati da una combinazione di colori Ebony e dettagli in alluminio tornito Dark Engine, mentre i sedili sportivi inpelle presentano dettagli a contrasto colorarancione. Ogni Mustang Mach 1 presenta un esclusivo badge sul cruscotto con il logo Mach 1, abbinati a esclusivi battitacco e un nuovo display di avvio sul quadro strumenti digitale da 12”. Le tecnologie dedicate al comfort e praticità includono sedili anteriori climatizzati, sistema di connettività SYNC 3 con touchscreen e navigation system, audio premium B&O da 12 diffusori e modem FordPass Connect integrato per una connettività ottimale.
Dentro, invece, l’attenzione viene catturata da due particolari: il primo sono i sedili in pelle nera firmati Recaro, il secondo, invece, è il pomello del cambio rotondo e di colore bianco, colore che omaggia a sua volta quello del passato. L’aria condizionata ha “logiche americane”: spinge sempre troppa aria in modalità automatica, mentre il volante, un po’ retrò nel design, ha troppi pulsanti tra comandi del Sync e ACC.
Nonostante l’abitacolo sia maestoso e nel complesso ben realizzato, in Ford avrebbero potuto spendere qualche materiale migliore in alcune zone della vettura, soprattutto nella parte alta del cruscotto, dove il bel logo Bullitt con la numerazione del modello viene ospitato da un “rigonfiamento” in plastica dura. Un peccato, per un elemento così in vista. Rimane poco lo spazio per i passeggeri posteriori, mentre è quello di sempre il bagagliaio, con capacità da 408 litri, superiore alla maggior parte delle vetture sportive.
Alla guida della Ford Mustang Bullitt 5.0 V8 da 460 CV: sentirsi parte della leggenda
Appositamente messo a punto per performance adrenaliniche, il motore Ford V8 5.0 della Mustang Mach 1, interamente in alluminio, con un duplice sistema di iniezione del carburante ad alta e bassa pressione per raggiungere una potenza di 460 CV a 7.250 giri/min e una coppia massima di 529 Nm a 4.900 giri/min
Il 5.0 V8 è una garanzia e l’iniezione di ulteriori cavalli ha permesso di ottenere un maggiore brio e un allungo che è praticamente instancabile, molto coinvolgente fino alla zona rossa, posta poco sotto i 7.500 giri/min.
E a proposito di coinvolgimento, gli ingegneri Ford hanno installato un impianto di scarico con valvola, che emette note spettacolari: un rombo sempre pieno, anche ai bassi regimi, capace di gridare letteralmente fino al limitatore e di far trapelare una bella sonorità anche all’interno dell’abitacolo. L’innovativa modalità Good Neighbour può essere programmata per ridurre automaticamente il sound in fasce orarie predefinite e non disturbare i vicini di casa.
La posizione di guida è studiata ottimamente per restituire una sensazione di guida sì sportiva ma anche capace di accogliere guidatore e passeggero in comodità, visto che i sedili non sono troppo rigidi e contengono piuttosto bene il corpo. Trovato il gusto feeling, bisogna avere a che fare con volante, purtroppo non è così preciso come si aspetterebbe da una sportiva. Questo comando, infatti, è un po’ troppo filtrato e a volte gratuitamente pesante. Nel complesso, però, fa parte delle sensazioni di guida da tipica vettura sportiva americana.
Il cambio a 6 marce, invece, è molto ben realizzato, con innesti precisi, una leva corta e lo scenografico Rev Matching, con i giri del motore che si allineano alla marcia quando si scala, per un effetto “doppietta” assicurato e un sound, di cui vi parleremo a breve, che coinvolge in maniera perfetta, facendovi sentire “piloti”. Attenzione, però, alla pesantezza della frizione, che ha bisogno di forza e resistenza nell’utilizzo cittadino.
Con le sospensioni adattive MagneRide, la Mustang propone continuamente un “volto” diverso alla guida: si passa facilmente, infatti, da un assetto da vera “cruiser” americana, abbastanza morbida da assorbire le asperità dell’asfalto e capace di farti percorrere lunghi viaggi nel comfort, a una vettura più rigida, ma mai inutilizzabile. Questo permette anche di “sentire” meglio l’auto in caso di perdita di aderenza, cosa molto semplice quando si disattivano i controlli o si guida in modalità Track/Circuito, che scioglie le briglie dei vari controlli, ma non del tutto.
Tante le modalità di guida, Wet, Normal, Sport+ con le immancabili funzioni del launch control e del Line Lock System, il blocco delle ruote anteriori, per uno spettacolare burnout.
Tornando al motore, questo 5.0 è di un’elasticità unica. Le marce lunghe e il propulsore dalla grande potenza, permettono, ad esempio, su una strada di montagna di non cambiare mai marcia. Questo V8 non è quasi mai brusco, ma ti incolla al sedile e ha un allungo che non finisce mai, se non al limitatore. Il peso di oltre 1.700 kg penalizza l’auto tra le curve, non riuscendosi mai a scrollare di dosso quello stile di guida molto “made in USA”.
I passi in avanti, però, sono notevoli rispetto alle prime auto sportive americane, perché le curve la Mach 1 fa le curve precise o di traverso o come volete voi, bisogna solo saperla prendere e prevedere il suo comportamento. In ingresso, infatti, la vettura si appoggia sull’anteriore, ben supportata dall’impianto frenante Brembo, riuscendo a trasmettere quello che accade, comprese perdite di aderenza, volontarie e non.
Non è il tempo sul giro però l’obiettivo di questa vettura – anche se grandi passi in avanti in tal senso sono stati fatti, rendendo la guida molto più vicina ai gusti di noi europei – ma il feeling e il coinvolgimento che si crea tra voi e questa muscle car americana. Il gorgoglio del motore e degli scarichi Dual Modes, sempre presenti in maniera piacevole, accompagnano il viaggio, facendo vivere appieno l’esperienza. E, a proposito di viaggio, in autostrada si rivela una “macina” chilometri: grazie al cambio lungo la Mach 1 “veleggia” a 130 km/h a “soli” 2.150 giri, facendo registrare 9,5 km al litro di media. Molto meno bene in città dove percorrere 6 km/litro è già un miracolo, ma nel complesso siamo intorno agli 7-8 km/l di media. Tra le mura grazie ad ammortizzatori regolabili, sensori e telecamera posteriore, non ci si sente mai d’impaccio, né tra le buche, né in parcheggio, la Ford Mustang si comporta molto bene, con il solo limite delle dimensioni (4,78 x 1.96 m).
Per migliorare l’esperienza nella guida quotidiana e per raggiungere le 3 stelle Euro NCAP (prima erano 2) la nuova Ford Mustang è stata equipaggiata di serie con diversi sistemi di assistenza alla guida, come l’Adaptive Cruise Control, il monitoraggio della distanza di sicurezza (Distance Alert), l’avviso e mantenimento della corsia (Lane Departure Warning), che avverte il conducente distratto del superamento della linea che delimita la propria corsia, e il mantenimento della corsia di marcia (Lane Keeping Aid) e il sistema di frenata automatica d’emergenza con assistenza pre-collisione e riconoscimento dei pedoni (Pre-Collision Assist with Pedestrian Detection). Noi li abbiamo provati per bene e hanno aiutato molto nei lunghi trasferimenti.
Con la Shelby GT350, disponibile per i clienti Ford del Nord America, la Mustang Mach 1 pensata per l’Europa condivide l’Open Air Induction System, il collettore di aspirazione con corpi farfallati da 87 mm che aumentano la portata dei flussi d’aria all’interno del motore. Uno scambiatore di calore ausiliario, anch’esso condiviso con la Shelby GT350, lavora in sinergia con un nuovo adattatore del filtro dell’olio motore in modo da garantire una lubrificazione ottimale e prestazioni convincenti anche a pieno carico. L’Active Valve Performance di Mach 1 è dotato di quattro scarichi da 4.5’’ per migliorare ulteriormente l’inconfondibile sound del V8 di Ford.
Il cambio manuale TREMEC 3160 a sei rapporti utilizza una frizione a doppio disco per gestire comodamente sia i cambi di marcia più aggressivi ai giri più alti sia i passaggi alle marce più corte in maniera veloce e fluida, in modo da massimizzare le performance e il divertimento alla guida. Esclusivi i cerchi in lega da 19’’ a 10 razze, sono più larghi davanti e dietro di 0.5’’, sono equipaggiati con pneumatici Michelin Pilot Sport 4 già predisposti per la pista.
Altra novità riguarda il cambio, che rimane manuale come sulla Bullitt. Il Tremec di nuova generazione è un sei rapporti dotato della tecnologia rev-matching per downshift più fluidi e un sistema di raffreddamento dell’olio ottimizzato per la guida ad alte prestazioni. Migliorando le performance dell’auto sportiva più venduta al mondo con un motore V8 5.0 da 460 CV appositamente calibrato e specifiche per la trasmissione dedicate, la Mustang Mach 1 introduce anche un’aerodinamica su misura e nuovi sistemi di raffreddamento dei componenti potenziati per migliori capacità su pista.
Sia la versione manuale sia quella automatica (optional a 10 marce) presentano un sistema di raffreddamento aggiuntivo dell’assale posteriore che ne supporta ulteriormente la dinamicità su pista e, inoltre, sono entrambe equipaggiate di serie con un differenziale a slittamento limitato. Inoltre, il cambio automatico a 10 velocità dispone di un ulteriore scambiatore di calore dell’olio che ne aumenta la capacità di raffreddamento del 75% per gestire comodamente la guida a pieno carico.
Il sottoscocca più lungo incorpora alettoni dedicati pensati per dirigere i flussi aerodinamici dell’aria direttamente sui freni, che a loro volta dispongono di un servofreno con specifiche più elevate per prestazioni di frenata costantemente reattive. Le pinze freno Brembo a sei pistoncini supportano distanze di arresto da 100-0 km/h in meno di 32 metri.
Una configurazione esclusiva delle sospensioni ne migliora ulteriormente le prestazioni su strada garantendo anche una migliore prontezza in pista. Gli ammortizzatori MagneRide appositamente calibrati, le molle, le barre antirollio e le specifiche delle boccole tarate su misura, offrono un controllo e una risposta migliori anche in caso di carichi elevati in curva. Il software dello sterzo EPAS ottimizzato consente a Mach 1 di offrire più precisione di qualsiasi altra Mustang.
L’architettura delle sospensioni è configurata per mantenere l’assetto in condizioni di forte accelerazione e frenata e include sottotelai e componenti testati sui modelli di Mustang Shelby GT350 e GT500.
Per i clienti italiani è prevista un’esclusiva edizione limitata da 57 esemplari. La vettura è disponibile nel solo colore Fighter Jet Grey con Hood Stripes sul cofano e Side Stripes sulle portiere che ne completano lo stile ispirato alle corse. La Mustang Mach 1 ha un prezzo di partenza di 64.650 euro per la versione con cambio manuale, mentre il modello con cambio automatico a 10 velocità ha un prezzo di listino di 66.900 euro.
Concorrenti? Praticamente inesistenti qui in Italia, la Mustang è la Mustang, meglio ancora se in versione limitata Mach 1…
Volvo e sicurezza sono un binomio da sempre indissolubile. Pensiamo alle cinture di sicurezza, inventate…
La divisione Heritage di Stellantis ha lanciato tre versioni speciali della leggendaria Alfa Romeo 4C,…
Le origini Prima di analizzare i modelli e relativi prezzi scelti per l'Europa, scopriamo insieme…
Il Salone dell'Auto di Torino 2024 non è stato solo un’occasione per scoprire novità legate…
Gruppo Volkswagen a un bivio: o si chiudono almeno tre fabbriche licenziando 30.000 persone, oppure…
No, non siamo luddisti anti tecnologie, ma la patente digitale comporta, oltre a vari vantaggi,…