Fino ad oggi il gruppo cinese BYD non è ancora molto conosciuto nel Bel Paese, ma è ormai affermatissimo entro i confini europei, non solo per la realizzazione di automobili, ma anche per altre ragioni. Parliamo di uno sviluppo ramificato che ha portato alla nascita di ben 5 Marchi diversi, non tutti destinati alla vendita in Europa ma comunque degni di nota specie quando si parla di prestazioni da sportive.
Tra questi vi è il marchio YangWang che si trova ad occupare la cima della piramide per tecnologia, prestigio e prestazioni sportive, diciamo una mosca bianca tra le tantissime cinesi che sono nate negli ultimi anni con il boom dell’elettrico.
Guardando il SUV BYD U8 in grado di girare su sé stesso da fermo, una cosa rivoluzionaria date le dimensioni, la YangWang ha in previsione il lancio di una supercar che adotterà il nome di BYD U9. Non una novità assoluta visto che è stata presentata al Salone di Guangzhou 2023, tanto che l’eco della sua presentazione è arrivata anche qui da noi distrattamente.
La U9 stupisce per tutto il gran lavoro fatto dal centro design diretto da Wolfgang Egger che precedentemente ha avuto trascorsi importanti all’Audi e all’Alfa Romeo, dove ha firmato la storica 8C Competizione. Lo stile non è innovativo, ma vi sono rimandi evidenti alle diverse McLaren e all’Audi R8, probabilmente anche per soddisfare esigenze aerodinamiche date dalle forme.
La nuova coupé di punta del gruppo BYD sfrutta la piattaforma e 4 comune alla BYD U8 che prevede la presenza di quattro motori elettrici da 240 kW per una potenza di oltre 1.300 CV. Merito della struttura leggera in fibra di carbonio che costituisce il telaio e la carrozzeria, il peso è contenuto con prestazioni di livello estremo. Per ora si sa solo che in accelerazione da 0 a 100 km/h la BYD U9 ferma un tempo sotto i 3”.
La gestione indipendente della coppia motrice viene scaricata su tutte quattro le ruote e permette di scaricare al meglio la potenza a terra con una tenuta di strada che arriva a 1,7 g di accelerazione laterale in curva, anche grazie a una superiore rigidità torsionale della struttura del telaio.
È stato realizzato un grande studio sull’aerodinamica della coupé, che ha parti mobili oltre all’ampio alettone posteriore, d’altro canto basta vedere questo video per vederle di cosa è capace.
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