Tiguan, il SUV bestseller di Volkswagen, si aggiorna sia dal punto di vista del design che di quello dei contenuti tecnologici. Dal lancio sul mercato avvenuto nel 2017 sono già stati venduti 1,5 milioni di esemplari e per mantenere la cresta dell’onda, con la recente “rinfrescata” viene dotata di sistemi di assistenza e comfort di ultima generazione, di infotainment intelligente, di motori ad alta efficienza e ampio spazio a bordo.
Il recente restyling introdotto a giugno 2020, porta all’introduzione di due nuovi modelli: la versione sportiva Tiguan R e quella ibrida plug-in eHybrid, oggetto della nostra prova. Cambia il nome eHybrid, e non GTE come alcuni modelli della gamma Volkswagen ma non il powertrain: infatti essa combina un motore a benzina 1.4 TSI da 150 CV con un motore elettrico da 116 CV, fornendo 245 CV cumulativi e 400 Nm di coppia. Vediamo come va.
La Tiguan aggiornata presenta fari anteriori di nuova concezione, griglia del radiatore e ampie prese del paraurti come la compatta Golf 8, insieme a un nuovo cofano, nuove luci posteriori a LED e un diffusore posteriore ottimizzato.
Con 4.486 mm di lunghezza, 1839 di larghezza e con un passo di 2.681 mm, la Tiguan si colloca nel segmento dei suv medi/compatti e sfoggia un frontale più appariscente, sul quale spiccano i fari a matrice di LED IQ.LIGHT con l’elegante firma luminosa che si sviluppa per tutta la larghezza della calandra. La Volkswagen ha impiegato per la prima volta, in una forma simile, questo sistema di fari sul modello SUV della categoria superiore Touareg. Tramite una matrice di 24 LED per ogni modulo faro, vengono attivate e proiettate sulla strada differenti funzioni d’illuminazione, alcune delle quali sono interattive. Un’ulteriore nuova funzionalità d’illuminazione è rappresentata dal “wiping” degli indicatori di direzione a LED, che sono integrati nel modulo dei fari a matrice di LED IQ.LIGHT.
La capacità del bagagliaio è di 476 litri (meno 139 rispetto alle versioni termiche). Dentro lo spazio a bordo e sufficiente per quattro persone, e con pochi sacrifici anche in cinque si può stare comodi per medi tragitti. Viene offerto un nuovo volante “digitale” multifunzione, dai comandi non sempre immediati e dal feedback perfettibile e un cruscotto centrale ridisegnato incorpora un nuovo display touchscreen con logiche molto chiare con l’ultimo software MIB3 di VW.
Un’altra novità è la funzione Travel Assist di Volkswagen, che può assumere il controllo dello sterzo, della frenata e dell’accelerazione del veicolo.
Essa supporta la Tiguan fino a 210 km/h in sterzata, frenata e accelerazione. La seconda generazione della Tiguan convince con numerosi nuovi sistemi di infotainment (MIB3 di ultima generazione), che sono collegati in rete e mettono a disposizione differenti tipologie di servizi e offerte d’assistenza. Una Online Connectivity Unit (OCU) con eSIM integrata consente l’utilizzo dei servizi online di We Connect (funzionalità predisposta per un utilizzo senza limitazioni di tempo) e We Connect Plus (funzionalità predisposta in Europa per un utilizzo gratuito per uno o tre anni). L’integrazione delle app mediante App-Connect Wireless per Apple CarPlay e Android Auto avviene oggi anche wireless. Insieme allo specialista del suono Harman Kardon, la Volkswagen ha sviluppato per la Tiguan un nuovo sound system premium disponibile a richiesta.
Comandi del climatizzatore digitalizzati. La Tiguan della nuova generazione sottolinea la sua identità ricercata anche grazie al potente climatizzatore automatico a tre zone Air Care Climatronic: le funzioni delle manopole di regolazione e dei pulsanti vengono svolte da superfici touch e cursori. Si tratta di una soluzione aptica non troppo precisa e meno intuitiva rispetto alle classiche manopole, ma molto scenografica. Due porte USB-C illuminate e il vano per la ricarica induttiva dello smartphone si trovano in posizione ben visibile e utilizzabile sotto il modulo climatizzatore.
Tra le diverse motorizzazioni disponibili troviamo un turbo benzina (1.5 TSI da 150 CV) e due turbo Diesel, tutti abbinati, di serie, a un cambio automatico a doppia frizione DSG a 7 rapporti. I 2.0 TDI da 150 e 200 CV sono abbinati a un doppio catalizzatore SCR con doppia iniezione di AdBlue (twindosing). Entrambi i TDI, inoltre, sono disponibili con trazione anteriore o integrale 4MOTION. Ma “Way To Zero” è la strategia Volkswagen volta all’elettrificazione della gamma. Pertanto al lancio delle più recenti vetture elettriche e ibride si aggiunge, ora, la variante ibrida plug-in del SUV Tiguan, modello aggiornato di recente.
La versione da noi provata: Volkswagen Tiguan eHybrid plug-in con propulsore ibrido in grado di garantire fino a 50 km in modalità elettrica nel ciclo WLTP e infatti realmente ci avviciniamo parecchio a quei numeri. In questa modalità, la Tiguan eHYBRID è anche in grado di procedere con la sola propulsione 100% elettrica a emissioni locali zero e sfrutta frenate e decelerazioni per recuperare energia. Pertanto per tutta la settimana nel tragitto casa ufficio possiamo avere un’auto praticamente elettrica, caricando tutte le sere, mentre il weekend fuoriporta è garantito dal motore termico. Infatti nella modalità Hybrid, il motore elettrico e quello turbo benzina 1.4 TSI lavorano in sinergia per muovere l’auto con la massima efficienza. Così, anche nei percorsi più lunghi c’è abbastanza elettricità immagazzinata nella batteria agli ioni di litio per spegnere il TSI o per supportarlo con una spinta maggiore, a seconda delle circostanze.
Alla guida la Tiguan si presenta come un SUV mediamente dinamico, certo lo sterzo non è estremamente comunicativo, ma tra le curve ci si può togliere ben più di qualche soddisfazione complice l’assetto (regolabile elettronicamente) ben frenato e una sicurezza elevata. Ottima la frenata e benissimo la voce confort, dove i chilometri passano veloci con pochi fruscii, rumori e vibrazioni, specie in modalità totalmente elettrica.
Alla prova dei fatti i consumi non son niente male, se carichiamo sovente riusciamo ad avvicinarci a medie di 22-23 km/l. Se invece non carichiamo mai non è facile percorrere più di 14km/l. Quindi il nostro consiglio è: se siete macinatori di km tutti i giorni, ad esempio agenti di commercio forse la versione eHybrid non è quella adatta a voi, meglio un turbodiesel, se invece in settimana percorrete da 30 ai 70 km al giorno allora questa motorizzazione è l’ideale.
Tra le tante modalità di guida troviamo la GTE: in questo caso, il motore elettrico e il TSI lavorano insieme per fornire il massimo delle prestazioni, con risultati sorprendenti. I due motori insieme generano una potenza di sistema di 245 CV (180 kW) e una coppia massima di 400 Nm, che permettono alla Tiguan eHYBRID di accelerare da 0 a 100 km/h in 7,5 secondi e di raggiungere la velocità massima di 205 km/h. E infatti sprint e allungo non mancano.
In modalità 100% elettrica E-Mode, la Tiguan eHYBRID è in grado di raggiungere la velocità massima di 130 km/h. Se ricaricata regolarmente, la Tiguan eHYBRID può quindi essere utilizzata come una vettura a zero emissioni locali per la maggior parte dell’anno. Farlo è molto semplice: la batteria agli ioni di litio da 13 kWh, collocata nel pianale dell’auto davanti all’asse posteriore, si carica con corrente alternata AC. Può essere ricaricata dalla presa domestica in poche ore alla potenza di 2,3 kW, oppure a 3,6 kW da una colonnina pubblica o dalla wallbox di casa.
Inoltre il motore, lo sterzo, gli ammortizzatori e i punti di innesto del DSG possono essere adattati alle preferenze del guidatore o alle condizioni della strada mediante la selezione del profilo di guida. Con una semplice pressione del dito sono disponibili sei differenti profili: Eco supporta una guida parca nei consumi, Comfort assicura una guida rilassante anche su strade in cattive condizioni, Normal è l’impostazione pensata per i tragitti quotidiani, Sport consente prestazioni sportive, mentre se si desidera configurare personalmente la modalità di marcia, è possibile scegliere Individual.
I prezzi a listino della nuova Volkswagen Tiguan partono da 32.300 euro per il 1.5 TSI 150 CV in allestimento Life. Mentre Volkswagen Tiguan eHybrid plug-in è proposta, nei tre allestimenti: Life, Elegance e R-Line.
La versione di ingresso Life prevede già una ricca dotazione di serie: cerchi in lega da 17”, fari anteriori a LED con Light Assist, strumentazione digitale Digital Cockpit Pro da 10,25“, climatizzatore automatico Climatronic a 3 zone, Wireless App-Connect, cruise control adattivo ACC, Front Assist con frenata di emergenza City e riconoscimento pedoni e ciclisti, assistente al mantenimento di corsia Lane Assist, sensori di parcheggio anteriori e posteriori e assistente al cambio di corsia Side Assist Plus con Rear Traffic Alert.
La versione Elegance, al prezzo di 46.200 euro, aggiunge: cerchi in lega da 18”, fari anteriori a LED Matrix IQ.LIGHT con Dynamic Light Assist e posteriori a LED IQ.LIGHT con indicatori di direzione dinamici, illuminazione ambiente, navigatore satellitare, funzione predittiva dell’ACC, assistente al parcheggio Park Assist con retrocamera Rear View, riconoscimento dinamico della segnaletica stradale e pacchetto Easy Open/Close.
Volkswagen Tiguan eHybrid plug-in R-Line, quella da noi provata, costa 46.900 Euro di listino sottolinea le prestazioni sportive del SUV con un look dinamico e, rispetto alle altre versioni, aggiunge: cerchi in lega da 19”, fari IQ.LIGHT anteriori, caratterizzazione estetica R-Line esterna e interna, volante sportivo rivestito in pelle con comandi touch, sedili anteriori Top Comfort, illuminazione ambiente interna a 30 colori, navigatore satellitare Discover Media con schermo touch da 8 pollici, funzione predittiva dell’ACC e riconoscimento dinamico della segnaletica.
I bassi consumi della versione eHybrid permettono alla Tiguan eHYBRID di beneficiare degli incentivi all’acquisto per auto a ridotto impatto ambientale: il cosiddetto Ecobonus, in caso di rottamazione, arriva fino a 4.500 Euro. Inoltre tutte le Tiguan eHybrid sono equipaggiate, di serie, con i cavi di ricarica di modo 2 per presa domestica e di modo 3 per wallbox e colonnine pubbliche.
Tra le concorrenti, PHEV, del segmento di appartenenza, alcune si stanno elettrificando, altre no, con colpevole ritardo. Sicuramente la Ford Kuga Hybrid e la Hyundai Tucson Hybrid sono le prime rivali. Ma troviamo Citroen C5 Aircross Hybrid, DS 7 Crossback E-Tense 4×4, Jeep Compass 4xe, Opel Grandland X e Peugeot 3008 Hybrid (alcune anche 4×4).
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