Non capita spesso che una vettura arrivi a nuove vette di successo dopo 6 anni dal lancio. La Volkswagen T-Roc è infatti, fin dal 2017, una delle vetture più apprezzate tra i B-SUV. Pilastro della T-Family, contando quindi la “tripletta” T-Cross, Taigo, T-Roc, Volkswagen può vantare il 14,5% dei volumi, cifra importante.
Il suo successo è andato a discapito delle due precedenti bestseller della Casa tedesca, con Golf che arriva solo all’ottavo posto e Polo fuori dalla Top 10. Stupisce poi scoprire come T-Roc sia ancora priva di versioni elettrificate, puntando solo su motori termici benzina e anche diesel, alla presenza della sfiziosa versione Cabrio e ad un rapporto dimensioni-spazio favorevole, Volkswagen T-Roc in Europa vende ancora tanto, e porta nuovamente un SUV al top delle vendite europee.
Se fuori è cambiata nei dettagli, gli interni presentano una qualità superiore e anche la dotazione di serie è più ricca. Il quadro strumenti è diventato digitale, i fari a LED sono sempre di serie e il sistema di navigazione Ready2Discover si è aggiornato con l’App-Connect wireless, per il mirroring senza fili. Anche lato ADAS, debuttano il nuovo Lane Assist e l’assistente al parcheggio Park Assist. A richiesta l’IQ.Drive Travel Assist con guida parzialmente automatizzata di livello 2.
Vediamo, dunque, com’è cambiata Volkswagen T-Roc 2023 negli interni, nel prezzo, nei motori e le nostre impressioni di guida nella prova su strada.
Importante partire dalle dimensioni della Volkswagen T-Roc per evidenziare le differenze con gli altri due crossover della gamma di Wolfsburg. Basata sulla piattaforma MQB, la Volkswagen T-Roc è lunga 4,23 metri, per un passo di 2,59 metri, una larghezza di 1,81 metri e un’altezza di 1,57 metri. Il risultato in termini di design è molto piacevole, grazie ad alcune soluzioni stilistiche originali unite alle interfacce uomo-macchina Vollkswagen, sempre rassicuranti.
Innanzitutto, T-Roc è più corta di Taigo di tre centimetri, mentre è più lunga di 13 centimetri rispetto a T-Cross. Rispetto a loro, è ben più larga, quindi ha un’impronta su strada maggiore e risulta essere alta uguale alla T-Cross ed entrambe più distanti dall’asfalto rispetto a Taigo, più filante con la sua carrozzeria da piccolo SUV coupé. Dimensioni della T-Roc che, meglio specificarlo, rimangono uguali rispetto al passato. Diverse, invece, le modifiche effettuate al corpo vettura. Nuovi sono l’inserto LED centrale sulla calandra, i fari full LED, opzionali quelli a matrice, e nuovo è anche il paraurti con estetica dedicata per l’allestimento sportivo R-Line.
Sul lato B, è nuova la grafica dei gruppi ottici posteriori così come è stato rinnovato anche al posteriore il paraurti, con finti sfoghi d’aria dalla parvenza sportiva A richiesta sono disponibili cerchi in lega da 18 pollici nell’altrettanto nuovo design Portimao e cerchi in lega R Misano da 19 pollici, come quelli del nostro esemplare, il Black Style Pack che debutta su T-Roc per colorare di nero, ad esempio, il montante C e sono nuovi 4 colori della carrozzeria, con 3 alternative per il tetto a contrasto.
Gli interni della Volkswagen T-Roc, ugualmente agli esterni, si rinnovano in varie parti. Sono nuovi i pannelli porta, gli inserti e i rivestimenti, i sedili Ergoactive, il design delle bocchette d’aerazione, la consolle centrale, e la configurazione della plancia con materiali soft touch. In questo senso, la qualità percepita a bordo è decisamente migliorata rispetto al recente passato. Gli interni della Vokswagen T-Roc garantiscono uno spazio mediamente generoso a disposizione dei cinque posti a sedere, la posizione di seduta rialzata e un bagagliaio la cui capienza può essere portata da 445 a 1.290 litri caratterizzano il versatile carattere crossover della nuova T-Roc. Lo spazio è generoso, anche nei sedili posteriori dove però chi siede in centro è leggermente sacrificato. Grande comfort in generale, spazio e ariosità all’interno dell’abitacolo, qualche fruscio in autostrada tolgono alla T-Roc il massimo dei voti in pagella. L’entità delle novità, riguardano in primis l’abbondanza di materiali soft touch per plancia e pannelli porta (rispetto alle plastiche rigide precedenti), ma solo nella parte anteriore. Grazie a queste migliorie la sensazione di qualità percepita all’interno ha fatto davvero un grosso salto in avanti rispetto alla precedente generazione, ed è giusto rimarcarlo.
La nuova configurazione di plancia, quadro strumenti e display dell’infotainment offre ora dettagli particolarmente moderni. Un’esperienza tattile migliorata è garantita dalla superficie della plancia ora imbottita di materiale espanso, che con le sue accattivanti cuciture di design contribuisce inoltre a conferire ricercatezza all’ambiente nell’abitacolo della T-Roc. Il bracciolo centrale aumenta il comfort sia per il guidatore e il passeggero anteriore sia nel vano passeggeri. Il parcheggio viene semplificato dagli appositi sensori, telecamera e dall’utile Park Assist. Allo sbloccaggio della vettura, il conducente e il passeggero anteriore vengono accolti con una proiezione di luce sul suolo emessa dagli specchietti retrovisori esterni.
Sempre nell’analizzare le novità degli interni della Volkswagen T-Roc, nuovi sono anche il volante multifunzione capacitivo con comandi touch per R-Line, di cui veramente non sentivamo l’esigenza: infatti si rischia di sfiorare erroneamente i pulsanti quando si ruota il volante. Inoltre mancano tasti fondamentali come quello per metter giù la chiamata da volante, che occorre andare a cercare nell’apposito menù del cluster. Analogamente ai comandi sterzo, nella nuova T-Roc il controllo del climatizzatore bizona automatico avviene in digitale, qui la temperatura e la funzione di ventilazione vengono regolate tramite cursori touch.
Infine lo schermo centrale che non è più incluso nella plancia, ma è “a sbalzo” con diagonale fino a 9,2″ del sistema Discover Pro, mentre non manca il cluster TFT con Digital Cockpit da 10,25″ su Style e R-Line. Utili le 4 mini Usb, due davanti e due dietro.
La nuova posizione del display centrale, ora rialzata, permette una migliore visione ed evita di dover distogliere lo sguardo dalla strada per consultarlo. Come già sottolineato su altre Volkswagen la grafica dell’infotainment è essenziale e non particolarmente accattivante. In compenso è molto intuitiva ed è molto facile da usare. Interessante però notare che il navigatore si paga a parte… Anche attraverso lo shop si possono acquistare alcune app aggiuntive tra cui appunto il navigatore e domandi vocali, ma è anche vero che usando Apple CarPlay e Android Auto questo diventa superfluo. Trovare la posizione di guida ideale è molto semplice e tutti i comandi sono ben posizionati.
Ancora una volta niente ibrido per la T-Roc; trattandosi di un restyling, le varie modifiche hanno interessato tutto sommato più gli esterni e gli interni che i propulsori. Quest’ultimi contano sulle due unità benzina sovralimentate nelle cilindrate da 1 litro (110 CV) e da un litro e mezzo (150 CV), con quest’ultimo accoppiabile al cambio automatico DSG. Il primo, inoltre, è un tre cilindri, a differenza del 1.5 che è un quattro cilindri. C’è, per i può sportivi, la variante 2 litri da 300 CV che equipaggia la sola T-Roc R. Mentre la Volkswagen T-Roc Diesel viene offerta in due livelli dei potenza del suo 2 litri.
Noi abbiamo provato il turbo benzina TSI ACT da 1.5 litri e 150 CV con la possibilità di disattivare automaticamente due cilindri quando in fase di marcia non è richiesto un elevato carico motore. Il 1.5 TSI da noi provato era abbinato con il cambio DSG a 7 rapporti, sempre una garanzia per qualsiasi utilizzo, confortevole e dolce se si passeggia tra le vie cittadine, più veloce e immediato tra le strade a curve. Piacciono i paddle al volante (a pagamento), meno il fatto che a motore freddo il DSG risulta parecchio brusco nelle manovre da parcheggio. Situazione che migliora non appena l’olio regima a temperatura.
Lodi allo sterzo progressivo, troppo leggero, anche in sport, ma piacevolmente diretto quanto basta analizzando ciò che ha da offrire la concorrenza in questo segmento di mercato. Il carattere sportiveggiante anche dell’allestimento R-line emerge mettendo il cambio e motore in modalità Sport, la vettura diventa più reattiva ed anche lo sterzo si irrobustisce, ma mai in modo adeguato. Tra le curve la nuova Volkswagen T-Roc se l’è cavata davvero molto bene, con un assetto molto preciso e rollio non troppo marcato. Certo con lo Sport Pack, i cerchi da 19” aiutano parecchio l’handling, ma un po’ loro un po’ l’assetto sportivo ribassato di 10mm, le buche si fanno sentire in modo marcato. Se optate per una guida meno aggressiva e prediligete il confort fareste meglio a non montare questo pack aggiutivo, che comprende anche lo sterzo progressivo e il Driving Profile Selection.
In autostrada ci si trova davvero bene a viaggiare con il T-Roc, a 130 orari il motore gira basso a soli 2.350 rpm grazie alla settima marcia di riposo, certo i consumi non sono da turbodiesel, ma comunque ci manteniamo sempre oltre i 15km/l se non esageriamo con la velocità. Meno in città (13km/l) dove una forma di ibridizzazione l’avremmo preferita seguendo i competitor più noti.
La nuova T-Roc offre, di serie o come optional, numerosi sistemi di assistenza evoluti, in precedenza disponibili solo in categorie di veicoli superiori. L’equipaggiamento di serie comprende ancora i sistemi Front Assist e Lane Assist, a cui si aggiungono, fra l’altro, l’IQ.DRIVE Travel Assist (Side Assist – Assistente di cambio corsia più Travel Assist con Lane Assist e Emergency Assist) e il sistema di regolazione della velocità ACC predittivo, di nuova introduzione. Inoltre, sono state ampliate le funzioni del dispositivo di assistenza al parcheggio Park Assist, che riesce ora a gestire anche le manovre di parcheggio in marcia avanti negli spazi trasversali e l’uscita da parcheggi paralleli alla carreggiata, fari a LED anteriori con Light Assist e posteriori, Front Assist con frenata di emergenza City.
Il prezzo della Volkswagen T-Roc 2022 parte da 28.500 euro per la motorizzazione 1.0 TSI Life da 110 CV con cambio manuale, passando ai 31.100 euro della variante 1.5 TSI manuale (+ 2.050 euro per cambio DSG). La volete Diesel? Qui il prezzo della Volkswagen T-Roc 2023 a gasolio parte da 32.600 euro per il 2.0 TDI da 115 CV, da 37.050 euro per la 150 CV cui vanno aggiunti 1.950 euro per l’aggiunta della trazione integrale 4Motion a parità di allestimento (Style).
Se dalla “base” Life volgiamo passare all’allestimento Style, per 2.650 euro si aggiunge tra gli altri: cerchi in lega da 17″, climatizzatore automatico Climatronic con comandi touch, Digital Cockpit Pro da 10,25 pollici, fari fendinebbia con funzione cornering e sedili comfort sport in ArtVelours con supporto lombare anteriore. La sportiva R-Line (+3.050 euro da Life) infine, oltre che per il look specifico si caratterizza per le seguenti dotazioni aggiuntive rispetto alla Life: cerchi in lega da 17″, Digital Cockpit Pro, pedaliera in acciaio spazzolato, sedili comfort sport in tessuto R-Line con supporto lombare anteriore, vetri posteriori oscurati, volante sportivo multifunzione rivestito in pelle con comandi touch.
Pertanto la T-Roc 1.5 TSI ACT R-Line DSG e qualche aggiunta come cerchi da 19”, palette al volante, Sport Pack (Driving Profile Selection, sterzo progressivo, telaio con assetto sportivo), Easy Open/Close Pack si avvicina a 38.600 euro, non certo pochi per un B-SUV benzina.
Le concorrenti di Volkswagen T-Roc sono moltissime, agguerrite e anche ibridizzate. Le Italiane Fiat 500X e Jeep Renegade propongono stile e motorizzazioni ibride (la seconda), Renault Captur, Peugeot 2008 e Opel Mokka godono invece di una maggiore freschezza progettuale e se la prima viene offerta sia full hybrid sia plug-in hybrid, le due sorelle diverse di Stellantis sono disponibili anche in versione elettrica. Verò è, però, che Volkswagen offre la ID.3 come alternativa elettrica alla T-Roc ma i listini sono decisamente differenti. La T-Roc inoltre dovrà vedersela anche con le cugine Seat Arona e Skoda Kamiq, che pur posizionandosi più in basso offrono un package molto interessante.
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