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Volkswagen Polo Fresh 1.0 MPI 75 CV 5p. | Prova su strada

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Giunta ormai alla quinta generazione, la Volkswagen Polo si rinnova proponendo nuovi contenuti, allestimenti più ricchi ed aggiornamenti tecnici ed estetici che hanno rinfrescato in maniera sostanziale la tedesca premium di segmento B. Avete letto bene, la Polo rientra ufficialmente in questa categoria. Considerando, però, dimensioni, bassi consumi, qualità e comfort, la Polo ha tutte le carte in regola per essere molto più di una semplice utilitaria.

Ci siamo messi alla guida della versione 5 porte (+ 650 euro rispetto alla tre porte) con allestimento top di gamma Fresh, la più ricca come dotazione di serie, equipaggiata con un 1.0 litri benzina da 75 CV (55Kw) ed un cambio manuale a 5 rapporti. Vediamo come è andata.

Esterni: convince sempre di più

Le dimensioni, rispetto alla generazione precedente, sono rimaste pressoché le stesse. Il recente restyling ha però riguardato l’aspetto estetico portando con se una nuova fascia frontale con prese d’aria ridisegnate, una calandra più generosa ed un design più grintoso del posteriore. Anche i fari sono stati leggermente rivisti sia nel design interno che nell’architettura d’illuminazione.

 

A primo sguardo l’allestimento Fresh, protagonista della nostra prova, non passa di certo inosservato. I cerchi in lega bruniti da 16 pollici calzanti pneumatici 215/45-R16, i vetri posteriori oscurati, i fendinebbia con luci direzionali e gli specchietti retrovisori nero lucidi caratterizzano questo allestimento donandogli quell’aria sportiva quanto basta. Infine, il colore “Bianco Puro” della carrozzeria rende la linea ancora più fresca e giovanile, adatta sia ad un pubblico maschile che femminile. Peccato per la mancanza dei fari a LED (optional su questa versione) che avrebbero reso il look ancora più esclusivo.

 

Se ancora non foste sicuri di trovarvi di fronte ad una Polo Fresh, il logo “Fresh” compare sia all’esterno sotto gli specchietti retrovisori e sul portellone posteriore che all’interno sui modaioli battitacco in alluminio della portiera.

Interni: profumo di premium

Le novità hanno riguardato anche l’interno, dove i progettisti di Wolfsburg si sono limitati a perfezionare l’esistente, introducendo nuove finiture in alluminio e riprendendo alcuni particolari derivati dalla sorella maggiore Golf ma sopratutto aumentando la tecnologia a bordo. Se all’esterno le superfici di carrozzeria sono assemblate con una cura davvero sopra le righe, lo stesso giudizio vale anche per l’abitacolo. Saliti a bordo si fa subito caso all’ottima qualità delle plastiche, alle curate rifiniture e all’attenta scelta dei materiali che per nulla fanno rimpiangere macchine di categoria superiore.

 

La scena è dominata da una plancia lineare abbastanza alta, da un elegante volante in pelle a tre razze con comandi integrati e da un tunnel centrale abbastanza basso e per nulla ingombrante. Tutto l’abitacolo è pervaso da una tonalità bicolore grigio scuro e panna. Tonalità che viene ripresa sia sui sedili sportivi in tessuto, comodi e ben avvolgenti, che nella tappezzeria del pianale e del soffitto. Al centro della plancia troviamo il sistema di infotainment di nuova concezione appartenente al pianale modulare (MIB). Nello specifico si tratta della Radio Composition Media con schermo touch da 5 pollici a colori. Il sistema permette di visualizzare le classiche informazioni inerenti la radio, i dati di viaggio, il bluetooth e le impostazioni della vettura, ma purtroppo non integra il modulo di navigazione al suo interno. Per avere il navigatore si dovrà optare per il modello superiore, proposto tra gli optional, con un piccolo sovrapprezzo.

L’abitabilità anteriore è molto buona merito dei sedili sportivi ed avvolgenti che offrono allo stesso tempo un buon livello di confort. Al posteriore, invece, si viaggia comodi in due. Gli occupanti della seconda fila possono però contare su un buon spazio per le gambe e la testa e su un discreto accesso alla vettura merito delle cinque porte. La visibilità è discreta e facilmente si trova la posizione di guida ideale grazie sia alla regolazione in altezza e profondità del volante che alla regolazione in altezza di entrambi i sedili anteriori. Capiente anche il bagagliaio, che può essere comodamente diviso con un pannello che crea un doppio fondo, ma che può essere abbassato per garantire una volumetria massima di 280 litri, incrementabile fino a 952 abbattendo gli schienali posteriori.

 

Alla guida: sicura e rilassante

Il cuore pulsante della versione da noi provata è un 3 cilindri benzina 1.0 litri MPI aspirato da 75 CV (55 Kw). Il propulsore, già visto a bordo della sorellina Volkswagen UP!, è capace di esprimere 95 Nm di coppia già a 3.000 giri/min e, nonostante il cambio manuale a 5 velocità dalla rapportatura lunga (progettato per il contenimento dei consumi), si è dimostrato estremamente elastico ed abbastanza brioso da cavarsela egregiamente in mezzo al traffico cittadino. Questo piccolo propulsore si fa inoltre apprezzare per l’estrema silenziosità e per la quasi totale assenza di vibrazioni. Nonostante manchino le velleità sportive la piccola tedesca copre lo 0-100 Km/h in 14.3 secondi e raggiunge una velocità massima di 173 Km/h.

Nella prova dei consumi la Polo si è dimostrata poco assetata, trovandosi però a proprio agio più sui percorsi extraurbani. In questa situazione il 3 cilindri è riuscita a dare il meglio di se permettendoci di registrare una percorrenza media tra i 20 ed i 24 Km/l. Mentre su percorsi autostradali e, ancora di più, su percorsi cittadini la percorrenza media è leggermente calata facendo registrare 17 Km/l e 14 Km/l rispettivamente. La media finale della nostra prova è stata comunque di 17 chilometri con un litro di benzina; il che ci ha permesso, grazie al serbatoio della capienza di 45 litri, di percorrere poco più di 700 Km con un pieno di carburante.

 

Il lavoro svolto dagli ingegneri di Wolfsburg sull’assetto della vettura è a dir poco eccezionale. La vettura si rivela infatti stabile e sicura, donando confidenza al guidatore e permettendogli di rilassarsi alla guida. Il merito va all’ottima regolazione delle sospensioni, con un setup comodo, che isola da buche e sconnessioni varie, ma sufficientemente rigido per permettere tratti di guida dinamica senza effetti percepibili di rollio. Difficilmente la Polo va in crisi ed anche nelle situazioni al limite il retrotreno rimane ben incollato a terra. In curva, anche a velocità piuttosto sostenuta, la vettura non si scompone, rimane salda e sicura permettendoci una guida sportiveggiante.

All’altezza della situazione anche lo sterzo che ci è sembrato preciso ed abbastanza diretto, soprattutto alle alte velocità. I freni sono pronti e con grande mordente anche in situazioni di emergenza nonostante l’utilizzo del tamburo al posteriore. Infine, feedback positivo per l’insieme cambio a cinque marce e frizione. Il cambio si è dimostrato preciso negli innesti e non si è sentita la mancanza della sesta marcia. La frizione è apparsa fin da subito ben modulabile, consistente e con un’adeguata escursione.

 

In ultimo ci permettiamo di elogiare la sensazione di qualità premium che si percepisce alla guida di questa piccola tedesca. Qualità fatta di assenza di vibrazioni, assenza di rumori esterni ed interni, completo isolamento del motore e riduzione a zero di fruscii. Un comfort, difficile da trovare su vetture dello stesso segmento, che regala al proprietario una guida rilassata, fluida e sicura. Premium sono anche i numerosi sistemi di sicurezza mutuati dal segmento della Golf. La vettura da noi provata era infatti equipaggiata con la frenata anti collisione multipla di serie, il sistema di riconoscimento della stanchezza del guidatore di serie, il sistema di controllo perimetrale Front Assist con funzione di frenata di emergenza City (273 euro) ed il cruise control con regolazione automatica della distanza ACC (399 euro).

Prezzo e concorrenti: la qualità c’è ma il prezzo pure…

Cotanta abbondanza di qualità ha però un prezzo. La nuova Polo parte da 12.600 euro per la versione Trendline ma raggiunge facilmente i 15.800 euro per la versione top di gamma Fresh oggetto della prova. Una cifra di attacco interessante, considerati i contenuti di alto livello, ma purtroppo meno aggressiva di alcune concorrenti. Come si è soliti dire: “la qualità si paga…”.

 

Sulla versione in mano nostra, ai 15.800 euro vanno aggiunti il Bianco Puro della carrozzeria (350 euro), i vetri elettrici posteriori (650 euro), il Front Assist (273 euro), il volante multifunzione (157 euro), il bracciolo anteriore (126 euro), il compurter di bordo plus (53 euro), l’airbag conducente e passeggero (40 euro), il comfort pack (cruise control + sensori di posteggio anteriori e posteriori) (394 euro) ed il technology pack (radio Composition Media + bluetooth) (394 euro). Per un totale di 18.237 euro, una cifra consistente ma giustificata, a nostro parere, dal ricco equipaggiamento offerto e dall’elevata qualità costruttiva.

Le concorrenti sono numerose e agguerrite: Alfa Romeo Mito (15.200 euro), Fiat Punto (14.900 euro), Lancia Ypsilon (14.500 euro), Peugeot 208 (16.350 euro), Renault Clio (15.500 euro), Seat Ibiza 5p. (13.850 euro) e Skoda Fabia 5p. (14.330 euro). Tutte proposte ad un prezzo leggermente inferiore non garantiscono però la stessa qualità della piccola di Wolfsburg.

Matteo Di Lallo

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Matteo Di Lallo

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