98° Targa Florio: la gara più bella e sentita della mia (breve) carriera.
Per la prima volta in questo sfortunato 2014 siamo riusciti a portare la nostra 208 R2 fino al traguardo chiudendo in una discreta posizione: 7° di CIR junior e 20° posizione assoluta.
Il calore del pubblico è unico: già dai test pre-gara abbiamo avuto prova della passione che i siciliani provano per i rally. Il tratto di strada scelto partiva dal comune di Mezzojuso, nell’entroterra, e si snodava per circa 2,5 chilometri sulle colline circostanti: una quantità di appassionati lungo il percorso da far invidia a moltissime gare, anche quelle più blasonate.
La partenza da Piazza Politeama a Palermo è la ciliegina sulla torta. Come potete vedere dalla foto siamo stati accolti da una miriade di tifosi tanto che per percorrere il chilometro di sfilata abbiamo impiegato parecchi minuti, un’accoglienza veramente insuperabile.
Le difficoltà che abbiamo incontrato durante la gara sono quelle che rendono la Targa Florio una delle competizioni più affascinanti dell’intero campionato: percorso sconnesso e asfalto molto liscio reso ancor più scivoloso dalla salsedine che si deposita sopratutto nelle curve esposte verso il mare. A dire la verità ci siamo accorti di quanto le strade fossero scivolose solo al primo passaggio con l’auto da gara, in quanto le gomme stradali dell’auto che avevamo utilizzato per le ricognizioni mascheravano molto questo fenomeno che, invece, veniva evidenziato grazie alla rigidità degli assetti e degli pneumatici racing.
La gara era strutturata su cinque prove da ripetere tre volte ognuna, tre venivano disputate il primo giorno e due il secondo. Il primo giorno per me e Flavio è stato molto impegnativo. Non avevamo mai corso su strade così veloci e con così poco grip dato che la maggior parte dei rally, specialmente al nord, si disputa su speciali leggermente più lente con un asfalto molto abrasivo che, mediamente, garantisce una tenuta di strada migliore. Per fortuna siamo stati risparmiati dalla pioggia: sarebbe stata una vera sfida interpretare le strade siciliane rese ancor più insidiose dall’acqua.
Siamo partiti cauti, forse troppo, ma non volevamo vanificare gli sforzi di tutti i partner che ci hanno permesso di essere al via e così, puntando sempre al traguardo, abbiamo aumentato il ritmo prova dopo prova mano a mano che il feeling con la Peugeot 208 aumentava.
Gomme e tecnici hanno lavorato in maniera fantastica. Essere seguiti passo passo nella scelta dalla scelta dello pneumatico alla pressione ideale in prova è sicuramente importante. Lo scambio con i tecnici è sicuramente basilare per la crescita come pilota e, dato che ho studiato ingegneria meccanica, stimolante anche da altri punti di vista. Abbiamo usato per tutta la gara delle coperture medie anche se, a livello di consumo, avremmo potuto azzardare una scelta morbida sopratutto nei momenti “freddi” delle due giornate di gara. Nelle prove della seconda tappa abbiamo continuato la nostra progressione, facendo segnare dei tempi a mio avviso interessanti, nell’ordine del secondo al chilometro di distacco dai primi, che ci rendono molto soddisfatti e ci fanno sperare per il futuro.
Io e Flavio abbiamo lasciato la Sicilia con la promessa di tornarci a correre prima possibile, per il centenario della Targa Florio sarebbe il massimo. Prossimo appuntamento con il CIR junior a Settembre, in Friuli, dopo una lunga pausa estiva senza gare…forse!
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