Ormai quasi tutte le promozioni delle auto nuove proposte dalle Case riguardano una formula particolare: il Valore futuro garantito o Vfg. Sono finanziamenti speciali, utilizzati dai costruttori con il chiaro ed evidente obiettivo di fidelizzare a vita il cliente.
Come funziona il finanziamento e come si arriva al Vfg
È finalizzato all’acquisto, perché il consumatore è sin da subito, e resta per sempre finché paga, proprietario unico del mezzo sulla carta di circolazione e al Pubblico registro automobilistico gestito dall’Aci. La pratica viene analizzata dalla finanziaria, che in genere appartiene al Gruppo auto: l’ok arriva se il richiedente è in grado di farsi addebitare senza affanni tutte le rate mensili sul conto corrente. Può essere ad anticipo zero, ma più di frequente richiede un anticipo minimo: da 3.000 euro per le citycar a 10.000 euro per le vetture di categoria superiore. Da qui in poi, il soggetto è titolare del veicolo: inizierà successivamente a pagare la prima rata.
Il piano rateale è generalmente di 36 mesi, con quote sempre identiche nel tempo. Per restare nell’esempio di una macchina piccola, diciamo 300 euro al mese per tre anni. Spalmati nell’addebito periodico possono esserci diversi servizi, dalla garanzia prolungata alla polizza Furto, passando per Infortuni del guidatore e Kasko totale.
Sin dalla firma del contratto, viene fissato il prezzo dell’usato a fine rateazione: possiamo immaginare come 10.000 euro di Valore futuro garantito dal venditore. Una volta versata l’ultima rata, il cliente ha tre scelte: dare dentro l’auto come permuta per comprare un’altra vettura dello stesso brand (o gruppo), restarne proprietario versando il Valore futuro, o restituire il veicolo senza né dare né avere nulla.
Questo è indicato in grande negli spot dei costruttori, mentre clausole più piccole indicano le eventuali penali. Primo: esiste una percorrenza massima. Chi dà indietro l’usato e supera il chilometraggio totale ammesso, versa la penale: attorno a 0,2 euro per km oltre la soglia. Secondo: c’è una serie di cavilli da rispettare, come le condizioni della vettura alla restituzione, che devono essere esattamente come evidenziate nel contratto di acquisto. Chi decide su tutto, effettua la valutazione dello stato del mezzo? La concessionaria. Qualora il cliente sia in disaccordo, si ricorre a un perito terzo. Ma se questi conferma la stima del venditore, allora il consumatore paga la parcella al professionista.
In generale, il Valore futuro garantito è un’opportunità da soppesare, specie in considerazione del deprezzamento cui stanno andando incontro molte auto elettriche. E per tutelarsi da eventuali nuove normative che dovessero far scendere di prezzo l’usato. Una formula accattivante anche perché include vari servizi accessori che si pagano poco per volta. Tuttavia, bisogna essere ben consapevoli delle clausole che potenzialmente possono penalizzare l’utente. Il quale sia conscio del fatto che questa è più una ricetta per utilizzare la vettura che per esserne proprietario a tutti gli effetti: pare quasi un noleggio a lungo termine.
Autore: Mr. Limone