Per chi conosce il mondo delle Porsche 911 d’epoca il nome Tuthill non sarà una novità. Scoprire quindi che la Tuthill 911K è una restomod impressionante del mito tedesco non sarà una grande sorpresa. Richard Tuthill, infatti, ha fondato nell’Oxfordshire, tra Londra e Birmingham, un piccolo atelier concentrato specificatamente sul marchio Porsche, specialmente sulle 911 con motore raffreddato ad aria.
Da vetture da corsa a incredibili Porsche da rally, passando per il supporto in gara di queste vetture, Tuthill si è fatto conoscere nel mondo degli appassionati per vetture curate e pensate in ogni minimo dettaglio. Vedendo poi il successo di Singer e simili nella produzione di piccole serie di 911 restomod, ovvero esemplari storici modificati e modernizzati senza perdere l’essenza e le emozioni originali, Tuthill si è tuffato in questo mondo.
Tuthill ha infatti sempre proposto restauri maniacali su misura ai propri clienti. Oggi, però, potrebbe arrivare una piccola serie di 911 rivedute e corrette da Tuthill, la 911K. Si tratta di una 911 alleggerita in maniera maniacale, con un peso di meno di 900 kg. Il motore, poi, è un 3.1 sei cilindri boxer aspirato, ovviamente, con linea rossa a 11.000 giri. Scopriamo allora tutti i dettagli della incredibile Tuthill 911K.
Estetica da vera 911, ma la Tuthill 911K pesa meno di una utilitaria
La prima Tuthill 911K è stata realizzata con una verniciatura oro. Si tratta di una scelta coraggiosa, che fa capire immediatamente il livello di eccellenza raggiunto da questa vettura. L’estetica è, senza grandi modifiche, quella di una Porsche 911 prima serie, prodotta tra il 1963 e il 1974. Pulita, elegante, sportiva e d’altri tempi, con i classici stilemi di ogni 911. Non mancano il doppio faro a sbalzo, le grandi vetrate, il passo corto e un posteriore morbido e dinamico. Le differenze sono davvero pochissime, per un look pulito ed elegantissimo.
Gli interni di Tuthill 911K invece sono molto spartani. Di solito, le classiche Restomod, che aggiungono rivestimenti pregiati, tecnologia e funzionalità moderne. La visione di Richard Tuthill per questa vettura, invece, è differente. Nell’abitacolo spicca un volante a calice a quattro razze ispirato a quello della Carrera RS.
Non mancano poi una sottile moquette, vetri a manovella e un enorme roll-cage in titanio. Il cambio manuale a 6 marce ha innesti corti e una leva avvicinata al volante. Il contagiri poi fa capire tante cose, con il suo fondoscala a 12.000 giri. Questa Tuthill non è una 911 da sfoggiare ad una mostra o ad un raduno, ma una vera sportiva tutta da guidare.
La ricerca della massima leggerezza è stato infatti il dogma della Tuthill 911K. Quasi tutti i pannelli della carrozzeria sono realizzati in fibra di carbonio. Anche i cerchi da 15 pollici sono in carbonio, e nello stile ricordano i mitici Fuchs. Persino i vetri sono alleggeriti, il cruscotto è in carbonio e il cambio è in magnesio. Il risultato? Una 911 che pesa solo 850 kg, meno di qualsiasi utilitaria oggi sul mercato.
La meccanica della Tuthill 911K: cambio 915 K, motore 3.1 e 11.000 giri!
A livello meccanico poi i tecnici inglesi hanno creato un piccolo capolavoro. Tuthill 911K è infatti una sportiva vera, con una meccanica impressionante. Partendo dalla carrozzeria, di cui abbiamo già descritto la leggerezza, il telaio è stato irrigidito con standard rallistici, e non solo. Le sospensioni sono state sviluppate in casa da Tuthill, con le stesse eccellenti caratteristiche di quelle usate nelle sue vetture da rally. In più, non mancano freni carboceramici con pinze sviluppate da Tuthill. Il cambio poi è un manuale a 6 marce interamente in magnesio, realizzato sulla base del classico 915 K. Il motore, infine, è una vera opera d’arte.
Il motore della Tuthill 911K parte infatti dal classico 6 cilindri boxer raffreddato ad aria delle 911 classiche. Su questa base, però, troviamo un motore da 3.1 litri a corsa corta, con distribuzione a quattro valvole per cilindro. Tuthill non ha dichiarato la potenza massima, che ci aspettiamo molto alta. L’atelier inglese ha invece già ufficializzato il regime di rotazione massimo di questo propulsore: 11.000 giri. Roba da moto sportive. Le prestazioni, quindi, sono eccellenti, ma è il piacere di guida che, secondo Tuthill, spicca maggiormente.
Quanto costa la Tuthill 911K? E quando uscirà?
C’è tantissima gente talentuosa al mondo che costruisce incredibili Porsche 911.”, ha dichiarato lo stesso Richard Tuthill. “A volte può scoraggiare pensare di tirarsi su le maniche e tuffarsi in questa mischia. Nonostante questo, la mia esperienza negli ultimi anni unita ad un amico nonché cliente (il committente di questa vettura, ndr.) entusiasta, sono bastati per lanciarmi in questa avventura. L’idea dietro la 911K è di costruire un’auto semplice e leggera.”, ha spiegato il suo creatore.
“Certo, è bella da vedere, ma è anche dotata di capacità meccaniche in grado di rivaleggiare con ogni auto oggi su strada, nuova o vecchia che sia. Questa vettura è per chi ama guidare, e in tutta onestà non avrei mai immaginato prima di riuscire a creare un’auto così bella da guidare. Essere riusciti a creare un’auto così leggera con quel motore, che credo sia il migliore e più emozionante che abbia mai realizzato, le dona una guidabilità unica.“
Se persino il suo creatore è rimasto stupito di questa vettura, significa che la Tuthill 911K è davvero una vettura eccezionale. Visto il successo mediatico e le richieste, poi, quella che doveva rimanere un esemplare unico sembra possa diventare una piccolissima serie limitata. Tuthill ha infatti dichiarato che da questa 911K nascerà una serie di vetture costruite a mano in Oxfordshire.
Il prezzo? Altissimo, sicuramente, in linea con le rivali designate, le Singer. Se però amate davvero guidare e volete una 911 perfetta per attaccare le vostre strade preferite, forse questa Tuthill 911K potrebbe essere la vostra nuova auto dei sogni.
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