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Toyota Yaris 2024, il nostro primo contatto: più tecnologia e potenza per il Piccolo Genio

Tempo di lettura: 8 minuti

Quest’anno la Toyota Yaris compie 25 anni. Sembra incredibile, ma è passato un quarto di secolo quando la prima generazione della compatta giapponese, il Piccolo Genio, arrivava a gamba tesa sulle strade europee per diventare in poco tempo una delle Segmento B più vendute e apprezzate da critica e pubblico. Dopo quattro generazioni e milioni di esemplari venduti, nel 2024 la Toyota Yaris di quarta generazione si rinnova per continuare a convincere gli automobilisti di tutta Europa. Toyota ha infatti prodotto ben 10 milioni di Yaris dal lancio nel 1999, e in Italia la Casa nipponica ha superato quota 1 milione in 25 anni.

Dotata di versioni perfette per i grandi numeri come la Hybrid e della già iconica sportiva GR Yaris, la quarta serie del Piccolo Genio ha cambiato le carte in tavola nel segmento B. Dopo il successo della terza generazione, la prima ad avere una motorizzazione Full Hybrid, la successiva Yaris è diventata meno pratica e votata allo spazio, ma più moderna, dinamica e, soprattutto, efficiente. La grande novità del restyling 2024 della Yaris è il debutto di una nuova motorizzazione, la Hybrid 130, che porta la potenza dell’apprezzato sistema Full Hybrid di Toyota da 115 a 130 CV.

Addio, per il mercato italiano, alla versione d’accesso con motore 1.0 aspirato e cambio manuale, mentre la GR arriverà sul mercato tra qualche mese con 280 CV e tante novità da veri appassionati. Per vedere cosa cambia e come cambia la compatta nipponica, siamo volati a Sitges per la prova in anteprima della Toyota Yaris 2024 Hybrid 130.

Esterni e interni Toyota Yaris 2024: squadra che vince non si cambia, si migliora

Partiamo subito dalle differenze tra esterni e interni della Toyota Yaris 2024 rispetto alla precedente, che, come vedremo, non sono poi molte. Come succede spesso quando una Casa riesce ad “azzeccare” un modello, infatti, Toyota non ha voluto calcare troppo la mano con la sua compatta, seguendo il leggendario adagio di Vujadin Boskov, “squadra che vince non si cambia”. Le dimensioni, come di consueto, non cambiano: lunga 3,94 metri, larga 1,75 e alta 1,50 metri, la Yaris rimane una delle poche compatte di Segmento B a non superare la quota dei 4 metri. Da fuori, le differenze tra la precedente e l’attuale Yaris 2024 sono ben poche, senza modificare un modello che, nel 2021, vinse il premio di Auto dell’Anno, e che ha toccato le 85.000 immatricolazioni in Italia dal lancio nel 2020.

Ci sono nuovi disegni per i cerchi in lega, da 17″ pollici specifici per la rinnovata versione GR Sport e per la “nostra” Priemiere Edition mentre la colorazione dell’esemplare che abbiamo provato è quella di lancio di questo restyling: si chiama Neptune Blue, ed è dedicata al nuovo allestimento speciale Premiere Edition, che porta al debutto la Yaris 2024.

Al posteriore, invece, troviamo una piccola ma sostanziale differenza: il logo Hybrid, da sempre al posteriore, lascia il posto ad un nuovo badge HEV, che d’ora in poi caratterizzerà tutte le ibride della Casa nipponica. Per il resto, si conferma lo stile di rottura rispetto al passato, con un disegno sportivo e dinamico ispirato dalla più grande Corolla. Il frontale aggressivo e i passaruota posteriori allargati incattiviscono la piccola compatta, mentre al posteriore la barra nera lucida enfatizza la larghezza dell’auto, piuttosto generosa per il segmento.

Le principali novità del restyling sono però da ricercare negli interni della Toyota Yaris 2024, che conservano l’impostazione della precedente versione aggiungendo una dotazione tecnologica ben più completa che in passato. Lo stile è pressoché invariato, con una plancia pulita ma meno razionale che in passato, con un’attenzione allo stile più europea che nipponica. Per il restyling 2024, Toyota ha migliorato la qualità costruttiva, con la presenza più ampia di materiali soft touch, mentre debuttano la piastra di ricarica wireless per il cellulare e le luci a LED nell’abitacolo.

La grande rivoluzione è a livello multimediale, con il debutto di due nuovi schermi. Tutte le Yaris 2024 hanno di serie un quadro strumenti digitale. La versione base Active si accontenta di uno schermo da 4,3 pollici, mentre le versioni più ricche arrivano a 7 o, nelle top di gamma GR Sport e Premiere Edition, da ben 12,3 pollici, un sistema mutuato dalle più grandi Corolla e Corolla Cross. Il quadro strumenti è chiaro e ben leggibile, ed è configurabile in quattro modalità: Smart, Casual, Sporty e Tough, confermando in ogni posizione una leggibilità ottimale.

Al centro della plancia, al di sopra dei comodi comandi fisici del clima, troviamo l’altro debutto del restyling, l’infotainment. Oggi, la versione base della Yaris ha uno schermo da 9 pollici, più grande del precedente top di gamma da 8 pollici. Le più ricche invece, sfoggiano uno schermo da 10,3 pollici, dotato dell’ultimo sistema operativo Toyota, Apple CarPlay e Android Auto wireless. Posizionato ancora a sbalzo sulla plancia, Toyota ha sviluppato la diagonale verso il basso, senza inficiare ulteriormente la visibilità anteriore.

Motori Toyota Yaris 2024: addio 1.0, benvenuta Hybrid 130

Arriviamo così alla meccanica della nuova Toyota Yaris 2024, con motori rinnovati, altri confermati e varianti non più proposte in Italia. Realizzata sulla piattaforma TNGA-B, la compatta nipponica non ha ricevuto sostanziali modifiche a livello telaistico, confermando l’apprezzato equilibrio tra guidabilità, comfort ed efficienza. Andando a vedere la gamma motori, invece, troviamo le principali differenze. Innanzitutto, per il mercato italiano non è più presente il 1.0 tre cilindri aspirato da 72 CV che faceva da base di gamma. Da oggi, le Yaris “normali” saranno tutte ibride, lasciando il cambio manuale e il motore non elettrificato alla sola, iconica GR Yaris appena rinnovata (per sapere tutto sulla sportiva Gazoo Racing, cliccate su questo link).

Anche per questa investitura a unico motore “normale” della gamma, Toyota ha deciso di sdoppiare il suo powertrain ibrido, offrendo per la prima volta due motorizzazioni Full Hybrid. Alla base di entrambe le varianti troviamo il 1.5 quattro cilindri aspirato a ciclo Atkinson-Miller della famiglia Dynamic Force, forte di 92 CV e 120 Nm. Il motore termico, invariato rispetto al passato, è affiancato da un motore elettrico principale che, sulla versione d’attacco mantiene gli 80 CV e 141 Nm della versione pre-restyling, per una potenza massima di 116 CV.

Al top della gamma arriva una seconda motorizzazione, la Hybrid 130. Il 1.5 ha sempre 91 CV, mentre il motore elettrico sale a 84 CV e 180 Nm di coppia, e grazie ad una gestione della potenza dei due motori più spinta la potenza complessiva arriva a 130 CV. Non cambia, invece, la trasmissione E-CVT, l’ingranaggio epicicloidale che fa le fortune delle ibride Toyota fin dagli anni ’00, mentre la batteria da 0,7 kWh è ora agli ioni di litio, il 27% più leggera delle precedenti batterie al nichel metallo idruro. Molto leggera (la Hybrid 130 ferma la bilancia a poco più di 1.000 kg), la Yaris 2024 ha prestazioni invariate per la Hybrid 115 (0-100 km/h in 9,7 secondi), mentre la Hybrid 130 scatta da 0 a 100 km/h in 9,2 secondi, da 80 a 120 km/h in 7,5 secondi e percorre, nel ciclo misto omologativo WLTP, 24,8 km/l.

Prova in anteprima e consumi Toyota Yaris 2024: come va la Hybrid 130

Sulle strade pressoché perfette di Sitges, in Catalogna, abbiamo potuto guidare per una mattinata la Toyota Yaris 2024 in versione Hybrid 130 e con l’allestimento top di gamma Premiere Edition. Questa versione più ricca ha il powertrain da 130 CV, permettendoci di saggiare le novità rispetto al precedente propulsore da 115 CV. Fin dai primi metri, la Yaris conferma i pregi della quarta generazione, che ha segnato un netto cambio di passo rispetto alle precedenti. Da sempre agile e maneggevole, con questa quarta serie Toyota ha reso la Yaris più coinvolgente e più solida, più matura.

Rispetto alle precedenti, la nuova Yaris ha migliorato la rigidità torsionale del telaio, la taratura delle sospensioni è pensata per appagare anche tra le curve, e la risposta dello sterzo è più lineare e diretta. Il tutto si sposa bene con un powertrain che, sebbene riesca ad offrire un eccellente livello di efficienza, sa anche sfruttare bene la bontà del telaio. Con l’arrivo della versione 2024, Toyota ha irrigidito le sospensioni e adattato diverse componenti alla maggiore potenza, che rende la piccola compatta giapponese più vivace tra le curve, nonché più rapida nei sorpassi.

La differenza con la versione da 115 CV, ancora in listino per gli allestimenti Active e Trend, non è comunque così marcata, a riprova di un’ottima taratura del sistema ibrido di partenza. Lo sterzo convince per precisione e reattività, mentre le sospensioni riescono ad offrire il giusto comfort sulle sconnessioni senza risultare cedevole tra le curve. Nel misto stretto, infatti, le dimensioni contenute e il peso ridotto (la Yaris 2024 ferma la bilancia a 1.085 kg) fanno il resto. Tra le curve, questa piccola Yaris è davvero piacevole, capace di piacere anche al guidatore più esigente.

Guidando una Yaris Hybrid non stupisce il livello di eccellenza della GR Yaris, la versione sportiva del Piccolo Genio che nasce da un’ottima base di partenza. Nella guida sportiva, il cambio E-CVT ha ancora un discreto “effetto scooter”, che rende meno appagante spingere più di tanto la compatta nipponica, e anche lo sterzo al limite appare non troppo comunicativo, sebbene si tratti di un comando davvero piacevole da utilizzare. In poche parole, questa Yaris 2024 convince a pieno quando è guidata a 7/10, guidando con piglio dinamico ma senza esagerare. Tra le curve, poi, il sistema di infotainment leggermente meno a sbalzo di prima ha aumentato la visibilità anteriore.

In questo contesto, i consumi sono davvero ottimi. Se è possibile superare i 25 km con un litro guidando con attenzione, anche in una salita “vivace” è davvero complicato portare i consumi sopra i 15 km/l. In città, la robustezza e maturità di quest’auto danno un senso di sicurezza e tranquillità che convince, permettendo di svicolare nel traffico senza problemi grazie alle dimensioni contenute. La visibilità posteriore resta piuttosto ridotta: per questo, Toyota propone di serie la retrocamera anche sulla versione base Active.  

Abbiamo percorso anche diversi km in autostrada, dove abbiamo potuto apprezzare una insonorizzazione molto curata per il segmento e una taratura puntuale dei sistemi di sicurezza alla guida. Il powertrain ibrido, poi, grazie alla nuova batteria agli ioni di litio e alla potenza supplementare del motore elettrico utilizza quest’ultimo con grande frequenza anche superati i 100 km/h, abbassando rumorosità e consumi. Per una prova più approfondita ci riserviamo di provare la nuova Yaris Hybrid in un long test in redazione, dove andremo a fondo anche dei consumi di questa piccola compatta.

Prezzi Toyota Yaris 2024: si parte da 25.000 euro

Agile, maneggevole ma confortevole, la piccola Yaris non si sceglie più unicamente per la praticità e per la sua versatilità, ma anche per consumi da record e per un piacere di guida decisamente interessante. Oggi, con il nuovo restyling Toyota ha aumentato la tecnologia e la qualità costruttiva, ha lanciato un nuovo propulsore più vivace e lascia spazio a qualcosa in più rispetto al “Piccolo Genio” di 25 anni fa. Rispetto alla Yaris del 1999, i prezzi della Toyota Yaris 2024 sono specchio di questo livello qualitativo e tecnologico molto più alto.

Se, infatti, per portarsi a casa una Yaris 1.5 TS, la “sportiva” della prima generazione con 105 CV, servivano meno di 15.000 euro (un prezzo piuttosto alto per l’epoca), oggi si parte da almeno 24.550 euro. Al lancio, infatti, Toyota ha pensato a cinque allestimenti per la sua Yaris, partendo dal più razionale Active e arrivando alle top di gamma GR Sport e Premiere Edition. Per una Active, disponibile unicamente con il motore Hybrid 115, si parte da 24.550 euro, ma l’allestimento è piuttosto completo. Di serie, infatti, troviamo clima automatico, schermo da 9 pollici, cockpit digitale da 4,2 pollici, sistemi di sicurezza alla guida come Cruise Control Adattivo e fari alogeni.

L’allestimento top di gamma che abbiamo provato, la Premiere Edition, supera la soglia dei30.000 euro, fissandosi ad un prezzo di partenza di 31.700 euro. Questa variante, disponibile per un anno dalla data di lancio, ha tutte le dotazioni disponibili per la Yaris 2024. Oltre ai fari anteriori e posteriori full LED, al clima bizona, al quadro strumenti digitale da 12,3 pollici e all’infotainment da 10,5 pollici, aggiunge l’impianto audio JBL, l’Head Up Display, la chiave digitale sull’app del proprio smartphone (disponibile in Italia da aprile), dei cerchi in lega specifici da 17 pollici e la verniciatura Neptune Blue, oltre alla guida autonoma di Livello 2.

Non costa poco la nuova Yaris 2024, così come diverse sue rivali, con tanti modelli in grado di avvicinarsi o di superare la soglia dei 30.000 euro. Se da fuori si può storcere un po’ il naso, ricordando i “vecchi tempi” in cui un’auto di questo tipo costava praticamente la metà, le utilitarie di un tempo sono automobili dai contenuti tecnologici, qualitativi, tecnici e di sicurezza impensabili fino a 10 anni fa. Fatta la pace con il prezzo, la Yaris 2024 è una piccola vettura completa, ben fatta e che stupisce alla guida. Non è la più sportiva o affilata del suo segmento, né la più spaziosa. Grazie al peso contenuto, ad un powertrain più vivace che mai e ad una maturità ora completa riesce a coniugare un piacere di guida che appaga anche i più esigenti con un’efficienza da prima nella classe. Non è difficile fare i 20 km/l godendosi qualche curva, mentre facendo attenzione si possono superare facilmente i 30 km/l.

Il restyling 2024 ha portato a Yaris una rinfrescata tecnologica che serviva per tenere testa alle rivali più moderne, una maggiore vivacità e una dotazione migliorata, conservando ciò di buono che c’è in questo progetto. Il fu Piccolo Genio è ora un’auto matura e completa, che sa divertire ma anche essere la più efficiente del suo segmento. Le rivali? Renault Clio E-Tech Hybrid e la gemella Mistubishi Colt Hybrid, Honda Jazz e:HEV e, tra le Mild Hybrid, Suzuki Swift e Mazda 2, senza dimenticare la sua “gemella diversa” Mazda 2 Hybrid, in attesa della MG 3 Hybrid che vedremo presto a Ginevra.

Giulio Verdiraimo

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Giulio Verdiraimo

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