Puristi dell’aspirato ricredetevi! È arrivata la nuova francesina pepata a farvi cambiare idea sulla turbina che soffia cattiva sotto il cofano. O forse no.
Certo che questi di Renault Sport sono proprio cattivi… ti chiamano alla Journée de Legénde, con annessa presentazione della nuova Renault Clio RS 200 EDC, ti dicono che il venerdi si andrà in pista e la sera prima che fanno? Ti presentano Jean Ragnotti. Jean Ragnotti!!! Giusto uno qualunque… a me che sulla mia auto da gimkana ho montato una leva del freno a mano in verticale alta un metro e che prima di ogni gara anziché controllare la pressione dei pneumatici verifico che le pinze posteriori mordano i dischi violentemente. E’ come la sera dire ad un bambino “domani facciamo una buona merenda” e dargli in mano un barattolo da 1 kg di Nutella aperto. Roba da perderci il sonno. Roba da far venire in testa le idee più scellerate e mandare al diavolo le teorie sul punto di corda e sulla percorrenza “pulita” delle curve.
Ma devo scordarmi la Clio Maxi del pilota francese che arrivava in pendolo ad ogni staccata e che riallineava le ruote posteriori alle anteriori solo a fine curva, oggi siamo in pista e siamo venuti a provare la nuova Renault Clio RS e devo comportarmi bene, senza farmi saltare in testa strane idee. Ma come si fa? Ci proverò.
Ebbene sì, in serata abbiamo conosciuto Jean Ragnotti, e dopo qualche foto in compagnia della Nuova Clio RS 200 EDC con lo sfondo della Tour Eiffel abbiamo cenato all’Atelier Renault sugli Champs Elysées, suggestiva location che integra un ristorante con la presenza di alcune vetture del passato e del presente delle competizioni di Renault. Ma è la giornata di venerdi a riservarci le emozioni più forti, partendo dalla visita dello stabilimento Renault Sport Technologies di Les Ulis: un’officina meccanica dall’aspetto di una sala operatoria nella quale vengono studiate e testate tutte le soluzioni tecnologiche che gli ingegneri di Renault Sport hanno partorito e dove vengono prodotte le vetture da competizione Renault Sport, quali Mégane Trophy, Clio R3, Formula FR 2.0 e Clio Cup. La percettibile cura di ogni particolare e la presenza di bolidi da competizione hanno fatto sì che passassi la metà del tempo trascorso al suo interno a bocca aperta, fino al momento del trasferimento alla pista di Satory, dove è l’adrenalina che ha iniziato a farsi sentire. E meno male perché ci aspetta subito quella macchina infernale chiamata Batak, un test di riflessi al quale siamo sottoposti in competizione niente meno che contro Olivier Panis, l’ex pilota di F1. Tralasciamo i risultati.
E finalmente arriviamo in contatto con la Nuova Clio RS, 5 porte, linea filante, equilibrata e sportiva allo stesso tempo, come nelle versioni più tranquille; a distinguerla da queste, all’anteriore, il logo RS sotto lo stemma renault e il profilo a onda sulla calandra e al posteriore uno spoiler specifico e l’estrattore, che integra i 2 scarichi cromati, studiati da Renault Sport per aumentare la deportanza al posteriore. Peccato che sulla versione pepata della Clio siano spariti quei bei fianchi larghi che caratterizzavano l’RS3.
Gli interni, invece, hanno fatto il percorso inverso, ora più caratteristici e distinguibili dalle versioni per donne che vanno a fare la spesa della Nuova Clio 4, grazie a inserti rossi sparsi per la plancia, alle cinture di sicurezza anch’esse di colore rosso, oltre che ai bei sedili Renault Sport specifici e al volante con il caratteristico segno del punto zero. Completa l’equipaggiamento interno della Nuova Renault Clio RS un sistema di infotainment che comprende la telemetria di bordo sul quale è possibile visualizzare e registrare su penna USB una miriade di informazioni sul comportamento del motore, della vettura e delle prestazioni. Oltre che scegliere tra 7 sonorità di motori quella che si gradisce di più udire dagli altoparlanti mentre si sta viaggiando in pista o in città. Vabbè. Insomma parecchio lontano dalle precedenti versioni dove la plancia era quasi un di più e bastava il volante e la leva del cambio per godersi l’RS. Completa il carattere da console di videogiochi il tastino RS Drive che permette di variare su tre posizioni il comportamento della vettura, in Normal per avere tutti i controlli elettronici attivi, in Sport per avere tempi di risposta dell’acceleratore e del cambio EDC più rapidi, in Race per gestire manualmente anche le cambiate tramite i paddle posti dietro al volante.
Già, perché la rivoluzione che ha colpito la Clio RS passa proprio dal cambio, un doppia frizione a 6 rapporti con comandi al volante, veloce e divertente, soprattutto se si è cresciuti a pane e “Colin Mc Rae Rally” o “GT” davanti ad un televisore, e che lascia con un punto interrogativo chi è abituato a giocare con la frizione e la leva del cambio manuale. Novità che ci piace è il multichange down, sistema che permette in frenata, tenendo tirata la levetta, di scalare più marce in sequenza senza sbagliare il momento della scalata.
E il motore? A causa delle restrizioni sulle emissioni e sui consumi in Renault Sport hanno optato per il downsizing a 1600 cm3, cosa che per altro avverrà dal 2014 anche in Formula 1, e per l’adozione del turbo. Questa notizia ha fatto raddrizzare i capelli ai fedelissimi appassionati della RS, che facevano dell’aspirato che urlava oltre i 7000 giri una caratteristica imprescindibile.
Grazie a questa soluzione i tecnici di Renault Sport hanno ottenuto un risultato sorprendente in termini di guidabilità in quanto la coppia di 240Nm è disponibile già da1750 giri e la Clio va da 0 a 100 in 6,7 secondi e sale di giri fino a sprigionare i suoi 200 cavalli in maniera costante e senza calci nella schiena. Pregio o difetto? Dipende dai punti di vista: pregio per chi vuole una vettura con cui andare anche al supermercato, difetto per chi ha sempre tirato fuori dal garage la Clio RS solo quando c’è da andare in montagna a mangiare tornanti. Per scattare per primi e non perdere le offerte del mercato ortofrutticolo la piccola Renault Sport è dotata di Launch Control, come nelle partenze della Formula 1, dispositivo non comune per questo segmento, secondo noi forse anche troppo per una Clio.
La nuova sportiva inoltre, grazie a questa soluzione motoristica è in grado anche di consumare poco se non si esagera con l’acceleratore e di ridurre le emissioni di CO2, anche se sfido chiunque abbia fra le mani il suo volante a riuscire a non affondare il piede destro mandando a farsi benedire ogni prova consumo.
In partenza il sound è appagante anche grazie ad un condotto che collega l’aspirazione all’abitacolo e che tramite una membrana ne amplifica il rumore.
A tenere il muso della Clio sempre in traiettoria c’è l’ottimo RS DIFF, un sistema di controllo elettronico che simula il differenziale autobloccante, che su questa versione interviene, finalmente, solo frenando ad impulsi la ruota interna che sta pattinando, senza tagliare la potenza del motore.
Una grande parte del piacere di guida della Clio RS 200 EDC, come su tutte le precedenti versioni RS, è dovuta al telaio Renault Sport, una certezza; tutte le vetture RS hanno sempre avuto quell’ingrediente segreto che le ha rese e le rende tra le vetture più piacevoli da guidare e più performanti al tempo stesso. Completa l’opera di incollaggio all’asfalto gli ammortizzatori con i finecorsa idraulici derivati direttamente da anni di studio nei Rally. La nuova Clio RS trasmette la sensazione di essere più ballerina rispetto alla precedente RS3, più morbida e “gommosa” nelle reazioni al pedale dell’acceleratore in piena curva, comunque sempre incollata alla strada e, a detta dei collaudatori con cui abbiamo parlato, più efficace e quindi più veloce sul giro in pista rispetto alla precedente, che aveva un comportamento più piatto. Sempre per questo maledetto comfort!!
A toglierci ogni dubbio sull’efficacia dei pur più morbidi ammortizzatori è Olivier Panis, che, dopo che ci siamo divertiti a guidare in pista la Clio RS 200 EDC, ci ha portato lui a fare un paio di giri sul circuito di Versailles. Facendoci capire che il limite che avevamo raggiunto poco prima noi, per lui è oltrepassato di 100 volte. Gioca con la punta delle dita sui paddle e sfrutta i 200 cavalli della Clio in maniera impeccabile e in assoluta e sconcertante tranquillità. Altri livelli.
Per finire c’è chi i limiti della forza di gravità li ha oltrepassati, che quella curva che ritienevi impossibile percorrere ad una certa velocità la fa mentre ti sorride e ti spiega il tacco punta alla guida di una Clio Williams originale della Renault Classic: Jean Ragnotti, 67 anni, una voglia di divertirsi sempre presente. Il giro in pista con lui è stata un’emozione unica, da togliere il fiato a pensare all’assenza di controlli elettronici e alle 4 lamiere dentro le quali stavamo correndo, ma divertente in maniera eccezionale quando nel percorrere l’ultimo curvone il giovanotto francese, giocando col volante, con l’acceleratore e con il freno, faceva di tutto per far intraversare la Williams blu. Spettacolare.
Comunque, per tornare al giocattolo provato oggi, sappiamo che giocando in pista ci ha fatto divertire, spesso facendoci scordare di essere in pista e facendoci credere di essere su un simulatore, e che presto sarà in vendita 23.500 €, con tutta la sua potenza e tecnologia a disposizione di tutti, proprio tutti, esperti del tacco-punta e casalinghe sprint.
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