Vanno forte queste F1 2019, così come va forte questa Ferrari e, problemi di affidabilità (o di cerchi che saltano) a parte, la fiducia per Melbourne sembra essere tanta. Mercedes nascosta o no? Solo la qualifica tra due settimane lo potrà confermare, intanto Leclerc si conferma un gran manico, tanto da chiudere tra i migliori questi 8 giorni di test.
Mercedes non certo nascosta in questa ultima giornata di test F1 a Barcellona, con Hamilton che chiude per soli 3 millesimi alle spalle di Vettel (1:16.221 per il tedesco), davvero pochi centesimi dalla pole 2018 fatta registrare dal campione del mondo (1:16.173). Prima uscita per queste monoposto 2019 e i tempi sono già vertiginosamente bassi!
Alti e bassi per la Ferrari
Ieri Vettel ha tenuto, per un attimo, tutti con il fiato sospeso dopo essere finito per la tangente in curva 3, finendo pesantemente contro le barriere e finendo pure al centro medico per i controlli del caso. Si è poi capito, come testimoniato dal video qui sopra, che è stato il cerchio dell’anteriore sinistra a cedere, si pensa per un detrito, causando il crash che ha rallentato i lavori della rossa nella terza giornata della seconda settimana di test.
Anche Gasly, su Red Bull Honda, non si è certo risparmiato, perdendo il controllo della monoposto e finendo contro le barriere in curva 9: per l’arrembante francesino monoposto distrutta. Due guasti fanno invece suonare l’allarme affidabilità a Maranello: il primo allo scarico della monoposto guidata da Leclerc, il secondo oggi, all’ultima giornata, di natura, sembrerebbe, elettronica.
Insomma, la Ferrari va veloce ma suona già un primo allarme. Mercedes, invece, ha tirato fuori il tempone quando e come ha voluto (anche per Hamilton mescola più morbida) segno inequivocabile che a Melbourne la sfida è già partita, con la variabile Red Bull veloce in qualifica, da capire sul passo gara.
Per quanto riguarda gli altri team, gli unici a girare sotto l’1:17.000 in questa ultima giornata di test pre-Australia sono stati Toro Rosso, Renault e McLaren, con quest’ultima che sembra in forma. Male, malissimo, la Williams: Kubica incrocia le dita ma la situazione non è buona e la preparazione è indietro.
Per la Ferrari, oggi non è voluto mancare il presidente John Elkann, in visita alla squadra; la Scuderia esce dai test con 996 giri percorsi e molte conferme, ma, ripetiamo, qualche dubbio legato all’affidabilità.
Mattia Binotto fa il punto prima di Melbourne
“Nel complesso sono contento del lavoro svolto e sono lieto di come si comporta la monoposto, che su questo tracciato si è dimostrata ben bilanciata. Non posso però essere soddisfatto perché vorrei che fossimo più veloci e affidabili. Per questo mi sento di dire che c’è ancora molto da fare. Il nostro programma, infatti, non è sempre stato fluido come speravamo, a causa di guai di affidabilità e all’incidente di Sebastian causato dalla rottura del cerchio. Dobbiamo risolvere ancora diversi problemi e lavorare per cercare ancora più prestazione. Il fatto che la SF90 funzioni correttamente è un buon punto di partenza, ma non possiamo dirci pronti per Melbourne, direi che restiamo in fase di lavori in corso”.
Sui piloti così si è espresso il nuovo Team Principal: “I piloti hanno ottenuto tempi sul giro molto simili ma dopotutto sapevamo già che Charles è molto veloce, come abbiamo visto negli anni di Ferrari Driver Academy e la scorsa stagione in Formula 1. Per quanto riguarda Sebastian, ha confermato di essere il campione che tutti conosciamo”.