Non è la prima volta che un’auto elettrica prende improvvisamente fuoco (non che le auto a motore termico siano escluse) ma quando tutto ciò capita una Tesla, beh, la notizia non può passare inosservata. Una Tesla che prende fuoco in Cina è la notizia del momento ed è una notizia che fa riflettere…
Sul social media Weibo, molto popolare in Cina, un utente ha postato il video che vi proponiamo qui sotto, diventato ormai virale sui social network. La scena si svolge in un garage sotterraneo e vede ritratte una Tesla Model S parcheggiata a fianco di un altrettanto elegante Audi nuova di zecca.
A un certo punto si osserva, quasi repentinamente, soprattutto ad auto spenta, uscire del fumo dai passaruota anteriori. Da quel momento è questione di pochi secondi e il fumo si trasforma in un fragoroso botto che innesca un terribile incendio. Dissolto il fumo, la “povera” Model S è già avvolta da fiamme voraci e con lei le malcapitate auto parcheggiate ai suoi lati.
Che è successo?
Girando sulla rete, i più esperti danno la colpa al cosiddetto fenomeno del “Thermal Runaway”, un incontrollato aumento della temperatura repentino che può riguardare il materiale del quale sono costituite le batterie Tesla e di molte altre elettriche: il litio.
Tesla ha fatto sapere di aver già inviato un suo team per verificare l’accaduto e che si tratterebbe del primo incidente di questo tipo. Sarebbe proprio il caso di dire che c’è tanto fumo attorno a questa vicenda. Di sicuro, quando un’elettrica prende fuoco, e lo dimostra anche il famoso incidente di Richard Hammond sulla Rimac in un episodio di “The Grand Tour” , usare gli estintori può non bastare.
Sempre di recente, Tesla, forse consapevole che gli affari non stiano andando a gonfie vele, sta virando i suoi interessi sullo sviluppo della guida autonoma, orizzonte sul quale la Casa californiana ha già mosso passi da gigante. Un modo per allontanare le attenzioni da incidenti e mezzi-flop commerciali?