Sono ormai alcune settimane che Tesla ha diminuito i costi della ricarica presso le sue stazioni Supercharger in alcuni Paesi europei, il tutto per merito della normalizzazione dei prezzi dell’energia. In Italia ancora mancava l’adeguamento, ma recentemente e finalmente qualcosa si è mosso.
Anche in Italia c’è stato un taglio, anche se, dobbiamo ammetterlo, non così consistente come molti utenti speravano. I Supercharger italiani poi non hanno tutti le stesse tariffe, ma ci sono variazioni dovute ai singoli contratti, che Tesla, con i relativi partner ha nelle varie location.
In generale si è scesi verso i 0,50 euro al kWh, ma sono pochi i Supercharger che arrivano a questa cifra, come Torri di Quartesolo, che costa esattamente 0,50 da mezzanotte alle 16, ma passa a 0,56 dalle 16 alle 20, per poi tornare al prezzo più basso a fine giornata, in pratica un’altalena.
Uno dei più noti e frequentati Tesla Supercharger è quello di Arese che gli va vicino, con le stesse fasce orarie che costano rispettivamente 0,52 euro al kWh e 0,58 centesimi. In altre località, invece, i prezzi restano più alti e si avvicinano agli 0,60 euro al kWh, specialmente da Roma in giù.
Giù i prezzi dei Supercharger Tesla: tutti i proprietari di elettriche possono usufruirne
Con questi nuovi prezzi ora caricare a un Supercharger Tesla costa circa la metà rispetto alle colonnine ultrafast degli altri concorrenti, che però hanno sempre una carta molto importante a loro vantaggio: parliamo degli abbonamenti mensili.
Con queste formule i prezzi calano vertiginosamente verso 0,30 e 0,35 euro al kWh, rendendo comunque questo metodo di ricarica ancora il più conveniente, nel caso in cui si possa sfruttare tutto il monte di kWh compreso nella cifra mensile.
Però in questo caso vi è un però: chi non è proprietario di una Tesla, e volesse utilizzare i Supercharger di Elon Musk aperti a tutti: per avere i prezzi più bassi, come per chi parcheggia in garage una Tesla, è necessario pagare una quota di 12,99 euro al mese.
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