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Tecnica: Audi S1, tremate le hot hatch son tornate

Tempo di lettura: 10 minuti

La Audi S1 e la S1 Sportback si pongono ai vertici del segmento B per dinamismo e sportività surclassando la blasonata Mini Cooper S e le recenti rivali, in attesa di testare la cattivissima John Cooper Works.

Il motore Il 2.0 TFSI garantisce le prestazioni che ci si aspetta dai modelli Audi S e trasforma la piccola compatta in una vettura straordinaria. Lo sprint da 0 a 100 km/h in 5,8 secondi e una velocità massima di 250 km/h permettono alla Audi S1 e alla Sportback di aggiudicarsi la pole position nel segmento. In sesta marcia scattano da 80 a 120 km/h in soli 6,5 (6,6) secondi. Nonostante queste prestazioni, tipiche di una vettura sportiva, in ciclo NEDC le due sportive compatte consumano solo 7,0 litri di carburante ogni 100 chilometri, che equivalgono a emissioni di CO2 di 162 g/km, nella pratica siamo intorno ai 9-10km/l in condizioni di guida sportiva, ma non estrema.

Motore high teck

Da una cilindrata di 1.984 cm3 (alesaggio x corsa: 82,5 x 92,8 millimetri) il compatto e leggero 2.0 TFSI eroga una potenza massima di 231 CV (170 kW), disponibile a 6.000 giri; al raggiungimento dei 6.800 giri interviene il limitatore di giri. Il quattro cilindri sovralimentato scarica sull’albero motore la coppia massima di 370 Nm tra 1.600 e 3.000 giri.

Il 2.0 TFSI reagisce ai comandi dell’acceleratore con immediatezza, che aumenta ulteriormente se è impostata la modalità “dynamic” del sistema “Audi drive select”. Mediante questo sistema di regolazione della dinamica di marcia il guidatore può influire anche sulle sonorità: un intensificatore sonoro accentua le sonorità in aspirazione e una valvola regolabile nell’impianto di scarico si apre ai carichi e ai regimi più alti. Il carattere dinamico del quattro cilindri si accompagna a un’elevata fluidità meccanica: nel blocco cilindri due alberi d’equilibratura ruotano in senso opposto uno rispetto all’altro a un numero di giri doppio rispetto all’albero motore. Molti dettagli sottolineano il carattere ad alte prestazioni del 2.0 TFSI. Speciali pistoni in alluminio e bielle ad altissima resistenza trasmettono le forze all’albero motore. Il basamento è rinforzato in corrispondenza dei supporti cuscinetti e del cappello di banco; la testata è in una lega di alluminio e silicio, che concilia resistenza alle alte temperature e solidità, da una parte, e peso contenuto, dall’altra.

Il turbocompressore è stato ottimizzato per avere una risposta rapida ed è dotato di una valvola wastegate a regolazione elettronica. Genera una pressione di sovralimentazione che può raggiungere 1,4 bar. Un intercooler abbassa la temperatura dell’aria compressa migliorando, così, il riempimento del motore. Sono molte le soluzioni sofisticate che il 2.0 TFSI adotta in numerosi ambiti tecnici: l’albero a camme sul lato di aspirazione è regolabile in continuo di 60 gradi, sul lato di scarico di 30 gradi; inoltre, l'”Audi valvelift system” (AVS) varia l’alzata delle valvole in due livelli. Cosiddette valvole “drumble” (da “Drall” = turbolenza e “Tumble” = moto vorticoso) imprimono all’aria in ingresso un movimento specifico che consente un’alimentazione ottimale.

Una particolarità del quattro cilindri è l’iniezione indiretta supplementare che integra l’iniezione diretta di benzina FSI ai carichi parziali. Consumi ed emissioni di particolato si riducono sensibilmente. L’iniezione FSI, che presuppone una pressione massima di 200 bar, entra in azione all’avviamento e ai carichi più elevati. Durante lo sviluppo del quattro cilindri è stata data particolare importanza alla gestione dell’energia termica. Il collettore di scarico è integrato nella testata e lambito dal refrigerante: questa soluzione riduce la temperatura dei gas di scarico e accelera il riscaldamento del motore nelle partenze a freddo. Due valvole a saracinesca, raggruppate in un unico modulo, regolano il flusso del refrigerante. Un particolare rivestimento delle camicie dei pistoni e gli alberi d’equilibratura dotati di cuscinetti a rotolamento mantengono basso l’attrito interno del quattro cilindri. La pompa dell’olio è regolata in base al fabbisogno e il sistema Start&Stop è di serie.

La trasmissione “Quattro” è una garanzia

Un cambio manuale a sei marce con basamento in magnesio si fa carico di trasmettere la forza del 2.0 TFSI. È caratterizzato da innesti precisi e morbidi e da corse brevi. Le marce inferiori hanno un rapporto corto, mentre la sesta è tarata come marcia di risparmio dal rapporto lungo. Il cambio manuale sportivo ha un rendimento molto elevato. Come tutte le versioni Audi S, l’Audi S1 sono dotate di trazione integrale permanente: un’ulteriore peculiarità in questo segmento. Per motivi di ripartizione del peso la frizione a lamelle è montata sul retrotreno (ripartizione del peso: 60% anteriore, 40% posteriore). A seconda delle condizioni di marcia la frizione a gestione elettronica ripartisce la coppia motrice tra gli assi. Se le ruote di un asse perdono aderenza, la coppia viene deviata immediatamente sulle ruote dell’altro assale.

La gestione della frizione a lamelle è spiccatamente dinamica. In modalità sportiva o con ESC disattivato consente di effettuare derapate controllate su fondi con basso coefficiente d’attrito. Per poter alloggiare i componenti della trazione quattro nelle compatte Audi S1 e S1 Sportback, gli addetti allo sviluppo sono ricorsi a ogni mezzo. Il differenziale posteriore occupa lo spazio del vano della ruota di scorta (sostituita dal kit); un serbatoio a fondo cavo, sviluppato appositamente e posizionato sull’albero cardanico, sostituisce il serbatoio dei modelli A1 e ha lo stesso volume di 45 litri.

La ripartizione dei pesi in rapporto 60:40 si adatta perfettamente alla trazione quattro; la batteria posizionata sotto il bagagliaio contribuisce a questo equilibrio. La massa a vuoto è, rispettivamente, di 1.315 e 1.340 kg (noi abbiamo rilevato addirittura 1250kg con il serbatoio vuoto).

Le sospensioni anteriori sono a struttura McPherson con un telaio ausiliario in acciaio ad alta resistenza; la carreggiata di 1.474 millimetri risulta insolitamente larga. È stata modificata la geometria del supporto oscillante che rende nettamente più agile la risposta dello sterzo e più neutro il comportamento di marcia.

Le sospensioni posteriori sono costituite da una sofisticata struttura a quattro bracci. I bracci longitudinali assorbono i carichi generati in accelerazione e in frenata e, per un maggior comfort di rotolamento, hanno supporti di grandi dimensioni e taratura relativamente elastica. I tre bracci trasversali per ogni ruota, responsabili di assorbire le forze laterali, sono invece collegati rigidamente al supporto assale e migliorano così il dinamismo di marcia. I bracci sono in acciaio ad alta resistenza; i mozzi delle ruote in alluminio.

Gli ammortizzatori e le molle elicoidali sono tra loro separati. Il risultato è una risposta sensibile e un bagagliaio di grandi dimensioni. Adattare il retrotreno a quattro bracci, che ha una carreggiata di 1.452 millimetri, ha reso necessario intervenire in modo massiccio nella carrozzeria grezza. I longheroni incorporano i supporti dei bracci longitudinali e in questi punti sono stati adeguatamente rinforzati. Sono nuovi anche i supporti delle molle e degli ammortizzatori. Rispetto ai modelli A1 il setup dell’S1 è molto più rigido.

Lo sterzo elettromeccanico, con il motorino elettrico integrato nel piantone dello sterzo, è stato sviluppato completamente ex novo. Dà al guidatore la sensazione di essere a stretto contatto con la strada; il rapporto di trasmissione di 14,8:1 è sportivamente diretto, e il fabbisogno d’energia è contenuto.

L’interazione dei singoli componenti del telaio e della trazione integrale permanente quattro assicura la massima reattività e scarica l’enorme potenza sull’asfalto senza alcuna esitazione, infatti le sensazioni alla guida son entusiasmanti. I cambi di direzione sono fulminei, il posteriore in staccata è molto vivace, ma allo stesso tempo trova un appoggio facile e sicuro. Con la trazione integrale che letteralmente “spinge” fuori dalla curva anche in condizioni di bassa aderenza.

Un’esperienza personalizzata: l'”Audi drive select”

Un’altra specialità delle versioni S1 è il sistema di regolazione della dinamica di marcia “Audi drive select”, di serie. Permette al guidatore di regolare come preferisce le curve caratteristiche della centralina motore, delle sonorità del motore e del climatizzatore automatico, anch’esso di serie, scegliendo tra le modalità “Efficiency”, “Auto” e “Dynamic”. Gli ammortizzatori regolabili (anche questa una caratteristica di serie della Audi S1 e della S1Sportback) sono settati su due livelli tramite l'”Audi drive select”.

Un altro sistema dell’S1 è il controllo elettronico di stabilizzazione ESC, dotato di una modalità sportiva e completamente disattivabile. Grazie a interventi di regolazione definiti, la modalità sportiva, insieme al torque vectoring dalla risposta diretta, consente andature più agili. Con ESC completamente disattivato rimangono attivi il torque vectoring e il bloccaggio elettronico del differenziale (EDS) per garantire una trazione ottimale e per aiutare a mantenere il pieno controllo della vettura.

Già prima di raggiungere il momento in cui subentra il sottosterzo le ruote interne alla curva vengono frenate impercettibilmente. La coppia in eccesso rispetto al limite di aderenza delle ruote viene inviata alla ruota esterna alla curva; è così possibile sterzare la vettura con la massima precisione. La tendenza al sottosterzo viene ridotta al minimo, per quanto intrinsecamente possibile, grazie a questa funzionalità dell’ESC e in combinazione con l’applicazione della frizione a lamelle tarata appositamente.

Il sistema di frenata anticollisione multipla è una sottofunzione dell’ESC: in seguito a un incidente impedisce che la vettura prosegua la marcia incontrollata e provochi ulteriori tamponamenti.

L’Audi S1 e la S1 Sportback sono dotate di dischi freno di grandi dimensioni. Quelli anteriori sono autoventilanti e hanno un diametro di 310 millimetri; a richiesta sono disponibili anche pinze freno rosse con logo S1. I dischi freno posteriori sono massicci e hanno un diametro di 272 millimetri. La pompa freno è più grande rispetto ai modelli A1 e il ripartitore di frenata è stato tarato appositamente; la corsa del pedale è molto corta e la pressione viene generata in modo rapido e immediato.

Di serie i due modelli sportivi compatti montano cerchi in alluminio 7,5×17 di nuovo design a cinque razze parallele color argento e calzano pneumatici 215/40 R17. Per ridurre il peso i cerchi vengono prodotti mediante fluotornitura. A richiesta sono disponibili cerchi in lega a cinque razze sfaccettate 7,5×18. Gli pneumatici sono in misura 225/35 R18.

Linea vistosa, ma senza esasperazioni

Già a prima vista i due nuovi modelli sportivi non nascondono la loro peculiarità. Il paraurti di forma possente trasmette la sensazione di stabilità, i contorni intorno alle prese d’aria hanno linee decise.

La griglia single-frame è in grigio platino e ha doppi listelli cromati orizzontali ed emblema S1. L’illuminazione esterna della S1 è del tutto nuova. Una caratteristica distintiva dei fari di serie xeno plus è la nuova grafica delle luci diurne. L'”effetto frozen” crea uno stilema caratteristico. Rappresenta un “1” stilizzato in orizzontale che si estende per tutta la larghezza dei fari fino ai parafanghi. Questa soluzione abbassa il baricentro estetico del frontale. Sono nuovi anche i profili degli alloggiamenti dei retrovisori esterni, in look alluminio. Sottoporta laterali dalle linee geometriche rendono le fiancate più accattivanti, mentre lo spoiler al tetto S prolunga la linea del tetto.

Nella versione a tre porte l’arco del tetto è disponibile in quattro colori di contrasto, mentre nella versione a cinque porte la sommità del tetto è disponibile in tre colori di contrasto.
I nuovi colori carrozzeria sono il blu Sepang perla, l’argento fioretto metallizzato, il nero mito metallizzato e il giallo Vegas. Completano la gamma cromatica i colori nero brillante, grigio Daytona perla, bianco ghiacciaio metallizzato, rosso Misano perla e blu scuba metallizzato.

Nella parte posteriore della Audi S1 spiccano i quattro terminali di scarico ovali con le loro estremità ellittiche, tipici delle versioni Audi S. sono incastonati nell’inserto diffusore di colore grigio scuro. La grafica tridimensionale delle luci di posizione, disposte orizzontalmente, sembra spingere la vettura sulla strada. Le linee precise e la grande profondità di dettaglio dei gruppi ottici posteriori creano il caratteristico stilema rosso scuro. Le luci di posizione, gli stop e gli indicatori di direzione comprendono complessivamente 54 LED.

A richiesta per la Audi S1 e la S1 Sportback è disponibile il pacchetto quattro per gli esterni. I listelli nei fari xeno plus, detti “wing”, sono qui in rosso; elementi in look alluminio decorano la lama del paraurti. Ulteriori elementi di stile sono lo spoiler al tetto e la scritta quattro in nero-argento sul parafanghi. L’arco o la sommità del tetto sono in nero lucido. I cerchi in lega 7,5 Jx18 lasciano intravedere le pinze freno rosse dei freni anteriori e posteriori.

La carrozzeria è composta per circa due terzi da acciai ad alta e altissima resistenza che culminano negli acciai formati a caldo. Vengono utilizzati nella cellula abitacolo, nelle parti posteriori dei longheroni, nell’arco del tetto e nei montanti anteriori e centrali. La Audi S1 e la S1 Sportback sono le sportive compatte Audi per eccellenza. La lunghezza di 3.975 millimetri, la larghezza di 1.740 e 1.746 millimetri, l’altezza di 1.417 e 1.423 millimetri e il passo corto di 2.469 millimetri garantiscono massimo dinamismo e divertimento. Ciò nonostante, il bagagliaio mantiene pur sempre la capienza di 210 litri, che diventano 860 ribaltando gli schienali posteriori. Il coefficiente di resistenza aerodinamica cx è pari a 0,34.

L’abitacolo è ben fatto e sportivo

L’abitacolo a quattro posti della Audi S1 e della S1 Sportback è sportivo e arioso. La plancia slanciata, con la parte frontale che gioca a sottolineare la prospettiva della larghezza, evoca la superficie alare di un jet, le quattro bocchette di ventilazione rotonde ne ricordano le turbine. La consolle sul tunnel centrale mostra similitudini con la poppa di uno yacht, mentre la consolle centrale è leggermente rivolta verso il guidatore.

I sedili sportivi hanno fianchetti pronunciati, regolazione in altezza e supporto lombare. Di serie hanno rivestimenti in tessuto; a richiesta possono essere rivestiti in pelle Nappa fine; sugli schienali risaltano gli emblemi S1. Sedili sportivi S a richiesta A richiesta sono disponibili i sedili sportivi S con poggiatesta integrati, anch’essi con rivestimenti in pelle Nappa fine. A seconda del tipo di sedile e dei rivestimenti le cuciture di contrasto sono in argento scuro, giallo o rosso. Un’altra alternativa raffinata è l’equipaggiamento in pelle Nappa fine Audi exclusive.

Al buio il pacchetto luci interne in tecnologia LED manifesta tutto il suo fascino. Nella strumentazione del cruscotto risaltano soprattutto le lancette e le cifre bianche e le scale grigie. Il volante sportivo in pelle a tre razze ha cuciture di contrasto e inserto nero lucido, mentre un anello rosso orna il pomello della leva del cambio. All’avviamento, il monitor di bordo con alloggiamento dotato di mascherina lucida visualizza la schermata S1. Molti comandi sono in look alluminio; sobri listelli ornano gli interruttori sulla consolle centrale e le mascherine della radio e del sistema di navigazione.

Chi desidera maggiore esclusività può optare per il pacchetto quattro per gli interni. Il volante multifunzione ha la corona appiattita, le bocchette dell’aria hanno anelli rossi interni e i tappetini doppio bordino color argento, giallo o rosso. Gli inserti nelle portiere, la consolle centrale e la parte posteriore degli schienali dei sedili sportivi S sono disponibili in nero lucido, rosso o giallo. Sulle mascherine dei sedili figura il logo quattro in nero/argento.

L’infotainment e Audi connect, quasi all’avanguardia

La radio Chorus è di serie, mentre a richiesta sono disponibili la radio Concert, il pacchetto Connectivity o il pacchetto di navigazione. A partire dall’equipaggiamento radio Concert è di serie il monitor di bordo estraibile con diagonale di 6,5 pollici. Il top di gamma è costituito dal sistema di navigazione MMI plus, che comprende due lettori di schede SDHC e che permette di collegare cellulari e lettori esterni mediante interfaccia Bluetooth e “Audi Music Interface”. Il sistema è dotato di un lettore DVD e di comandi vocali, anche se la grafica non è al passo con le Audi più recenti, A3 e TT.

Anche per quanto riguarda gli impianti audio, la Audi S1 e la S1 Sportback non temono rivali. In alternativa all’Audi Sound System è disponibile il potente Bose Surround System. Un amplificatore digitale a dieci canali di 465 watt di potenza comanda 14 altoparlanti, subwoofer incluso, e può riprodurre segnali stereo con sistema 5.1 surround. LED e fibre ottiche illuminano di bianco le cornici dei midwoofer anteriori.

I passeggeri possono collegare all’hotspot WLAN integrata fino a otto dispositivi mobili e quindi navigare liberamente in Internet e accedere ai servizi di posta elettronica. Il guidatore può invece usufruire direttamente dei servizi personalizzati di Audi connect: dal servizio di viabilità Audi online alla navigazione con immagini di Google Earth e Google Street View, fino ad arrivare al servizio informazioni sui parcheggi disponibili.

L’equipaggiamento La Audi S1 e S1 Sportback esordiscono con un equipaggiamento di serie di tutto rispetto. Oltre agli elementi già citati è compreso un pacchetto di sistemi di ritenuta con due airbag frontali, airbag laterali per il torace e il bacino ed airbag per la testa. Il sistema d’informazione per il conducente comprende un programma di efficienza che aiuta il guidatore a mantenere un’andatura attenta ai consumi. Sono di serie anche il climatizzatore automatico, un sensore di luce/pioggia.

Molti optional rendono le due compatte sportive ancora più pratiche e confortevoli. Tra questi vi sono il pacchetto portaoggetti, il pacchetto vano bagagli, la sacca portasci/portasnowboard, il bracciolo centrale anteriore, il volante con corona appiattita, il dispositivo di assistenza per i fari abbaglianti, la chiave comfort, il riscaldamento dei sedili anteriori, il tetto panoramico in vetro per la versione a tre porte e i vetri posteriori oscurati che garantiscono la privacy dei passeggeri. Completano l’ampia gamma degli optional due sistemi di ausilio al parcheggio e il sistema di assistenza per le partenze in salita.

L’Audi S1 tre porte e l’S1 Sportback si inseriscono nel segmento B premium, le cui vendite nel 2013 hanno rappresentato quasi il 2% del mercato italiano. Le due vetture, per potenza e trazione Quattro, non hanno competitor diretti. La vettura che si avvicina maggiormente è la Mini John Cooper Works, che però è a trazione anteriore.

Mauro Giacometti

Classe 88. Automotive Engineering. Mi piace la musica, ma… non quella bella, principalmente quella di cattivo gusto e che va di moda per poche settimane. Amo sciare, ma non di fondo: non voglio fare fatica. La mia auto ideale? Leggera, una via di mezzo tra una Clio Rs e una Lotus Elise. Ma turbo! Darei una gamba per possedere una “vecchia gloria” Integrale.

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