La bozza del decreto che sarà sul tavolo del Consiglio dei ministri estenderebbe il taglio accise fino all’8 luglio invece che fino a fine giugno come inizialmente previsto.
“Non basta! Taglio insufficiente e prolungamento ridicolo!” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
“Intanto non si capisce perché il decreto sulla proroga non lo abbiano pubblicato nei giorni scorsi ma abbiano aspettato all’ultimo secondo utile, quando si sa che i benzinai di solito giocano d’anticipo e in previsione di aumenti cominciano a ritoccare all’insù i prezzi già uno o due giorni prima, in questo caso addirittura a partire a venerdì, sfruttando così il week-end di spostamenti. Ma al di là di questo, la riduzione di 25 cent non è nemmeno bastata, per il gasolio, a farlo tornare ai prezzi precedenti alle speculazioni scattate dopo lo scoppio della guerra in Ucraina. Oggi un litro costa, nonostante il taglio del Governo, quasi 4,5 cent in più rispetto all’ultima rilevazione che ha preceduto l’invasione, con un rialzo del 2,6%, pari a 2 euro e 25 cent a rifornimento” prosegue Dona.
“Ecco perché avevamo chiesto di ridurre le accise di almeno altri 10 cent, superando i vincoli europei che scatterebbero per il gasolio e di non indicare più una scadenza per la fine del provvedimento, per dare stabilità all’abbassamento. Il taglio, infatti, deve proseguire fino a quando, pur ripristinando le vecchie accise, si potrà tornare ai livelli di ottobre 2021, con il gasolio sotto 1,6 euro e la benzina sotto 1,7 euro” conclude Dona.
Bene per Assoutenti la proroga del taglio delle accise fino all’8 luglio varata oggi dal Governo, ma sul fronte dei carburanti e dei prezzi al dettaglio il Governo può e deve fare di più.
“Il taglio delle accise fino a luglio vale complessivamente, in termini di minore spesa sui rifornimenti a partire da marzo, un risparmio di oltre 2,7 miliardi di euro alle famiglie italiane – spiega il presidente Furio Truzzi – Nonostante l’intervento del Governo, tuttavia, i prezzi di benzina e gasolio alla pompa continuano a salire in modo del tutto ingiustificato, così come i listini al dettaglio di una moltitudine di prodotti”.
“Ridurre le accise senza bloccare le speculazioni che determinano i rincari non è abbastanza: per tale motivo chiediamo al Governo di intervenire sul fronte dei listini, ricorrendo a prezzi amministrati sia per i carburanti, sia per i generi alimentari e l’energia, in modo da salvaguardare famiglie e imprese e sostenere la ripresa della nostra economia” – conclude Truzzi.
Il taglio accise verrà quindi prolungato fino all’8 luglio, anche se la misura non soddisfa gli addetti ai lavori.
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