È l’ammiraglia della Casa giapponese, una delle portabandiera del Marchio negli ultimi anni. La Suzuki S-Cross è un’auto che ha avuto il coraggio di cambiare, sia per portare una ventata di freschezza nel design e nei contenuti tecnologici, sia per confermare il successo ottenuto dalla precedente generazione.
Qual è il risultato? Scopriamolo nel nostro test drive.
La Suzuki S-Cross ora adotta un nuovo frontale che incrementa anche l’altezza da terra complessiva di un centimetro (da 1570 a 1580 mm) e che, assieme al nuovo design del paraurti, regala un look slanciato e sportivo.
Accanto a queste novità, spiccano elementi inediti, come il cofano a conchiglia con doppia nervatura, ma soprattutto l’ampia mascherina frontale cromata con griglia verticale e i fari a LED dal design filante e moderno.
La vista laterale della Suzuki S-Cross non cambia particolarmente, ma risulta abbastanza dinamica, merito anche dei cerchi in lega da 17” a 5 doppie razze, disponibili silver o Bicolore. Il posteriore presenta nuovi gruppi ottici a LED con un rinnovato design che rende molto piacevole alla vista il lato B completo.
Inoltre, la versione da noi provata era della splendida colorazione Blu Capri, che rende l’intero corpo vettura più elegante e, se vogliamo, anche premium, come un’ammiraglia dovrebbe essere.
Il restyling ha coinvolto anche gli interni. Ora gli assemblamenti sembrano maggiormente curati, la superfice del cruscotto è rivestita da inserti plastici morbidi al tatto e tra i vari dettagli spiccano le cornici delle bocchette del climatizzatore silver, le finiture della consolle centrale in nero lucido, i sedili riscaldabili e la retroilluminazione blu della strumentazione.
La Suzuki S-Cross è dotata anche del sistema di infotainment che comprende display con schermo touch screen da 7 pollici con funzione navigazione, retrocamera, connettività USB e smartphone (Apple CarPlay e Mirrorlink).
Per quanto riguarda lo spazio, la lunghezza di 430 cm e il passo di 260 cm consentono di godere di un’ottima abitabilità, quinto passeggero compreso. Molto buona la distanza tra lo schienale dei sedili anteriori e posteriori (ben 81,4 cm). Con i sedili in posizione standard, la S-Cross vanta una capienza del bagagliaio di 430 litri, con il vano che dispone di un fondo modulare a volume variabile, posizionabile in 2 livelli: completamente abbassato per disporre del massimo vano di carico oppure posizionato a circa 15 cm dal fondo del bagagliaio. Con i sedili abbattuti si arriva fino ad un volume di 875 litri.
Una delle motorizzazioni più interessanti è proprio questo 1.0 Boosterjet, un tre cilindri turbo benzina piuttosto frizzante, che eroga 112 CV, 170 Nm di coppia e permette alla S-Cross di raggiungere la velocità massima di 180 km/h.
1.000 centimetri cubici possono sembrare pochi, ma la tecnologia oggi è capace di rendere performante un motore così piccolo, tirando fuori una cavalleria discreta e, soprattutto, eliminando i difetti di un propulsore figlio del downsizing, come le vibrazioni, il rumore, passatemi il termine, da “frullatore” e l’affidabilità nel lungo periodo. La Suzuki S-Cross ne è un esempio evidente.
E il piacere di guida? Premettendo che chi cerca un’auto di questa tipologia non desidera le prestazioni in senso assoluto, la compatta giapponese offre il piacere di guidare in maniera efficiente, merito di uno start & stop sempre puntuale e di un propulsore turbo che consuma praticamente come un diesel, garantendo prestazioni altrettanto brillanti a parità di potenza.
Nel ciclo combinato, infatti, la Suzuki S-Cross dichiara 5,0 l/100 km, un dato molto vicino ai 5,5/6 l/100 km da noi registrato durante il test drive.
Se il propulsore ha saputo soddisfare tutte le nostre esigenze e il cambio a 5 rapporti ha saputo sempre mantenere il passo, la frizione, invece, in alcuni frangenti si è rivelata troppo morbida, un aspetto al quale bisogna senza dubbio abituarsi. Ben regolato lo sterzo, che si è confermato più che preciso per la categoria.
L’aspetto da SUV spesso è stato associato a morbidezza di assetto e rollio, ma non negli ultimi tempi, da quando questa tipologia di auto, nonostante le dimensioni generose e una seduta rialzata e rassicurante, è stata pensata per affrontare al meglio la giungla urbana. La taratura dei tecnici giapponesi, infatti, è stata studiata in modo che si ottenga un mix tra sportività e comfort, la prima per eliminare quel senso di “mal di mare” che regnava sovrano nei passeggeri, la seconda per garantire una qualità di guida fondamentale per imporsi sul mercato.
Allora questa S-Cross può essere una prima auto utilizzabile a 360°? La mia risposta è sì, perché più che mai oggi si pone l’attenzione sulla versatilità e sull’efficienza e non c’è modo migliore di superare brillantemente queste prove lavorando sulla leggerezza (sono circa 1.165 i kg di peso) e sulla semplicità.
Quando il crossover incontra il SUV, spesso possono nascere delle incomprensioni. La sottile linea di confine che divide le due categorie ormai sta svanendo, soprattutto da quando sono considerati SUV anche le vetture disponibili a 2 ruote motrici e da quando gli Sport Utility Vehicle non sono più demonizzati, grazie anche al dominio sul mercato casalingo e non solo.
La S-Cross si posa leggiadra proprio su questo filo di separazione, essendo capace di soddisfare entrambe le richieste, con il 4×4 Allgrip, con un aspetto massiccio e muscoloso, ma anche con la trazione solamente anteriore e con motore efficienti e un’agilità che non ti aspetti.
SUV o Crossover, a voi la scelta, ma la S-Cross, come un’abile trasformista, è capace di cambiare abito in base alle preferenze del cliente.
I prezzi della Suzuki S-Cross partono da 18.990 euro (fino a fine marzo è protagonista il prezzo promozionale di 15.690 euro) per la versione equipaggiata con il motore 1.0 Boosterjet 2WD in allestimento Easy per arrivare ai 28.090 euro della top di gamma 1.6 DDiS 6 DCT 4WD in allestimento Cool.
La “entry level” Easy sfoggia una dotazione completa, con 7 airbag, climatizzatore, dispositivo di assistenza alle partenze in salita Hill Hold Control, cruise control e sistema multimediale con radio, lettore CD e MP3 e presa USB e Bluetooth.
La Suzuki S-Cross da noi provata, nell’allestimento Cool, parte da 21.490 euro e offre una dotazione pressoché completa. Tra i vari accessori sono presenti i cerchi in lega da 17” a 5 doppie razze Silver, fari anteriori a LED (con sensore crepuscolare), luci diurne a LED, fendinebbia, sistema multimediale con display touch screen da 7” e prese USB/AUX, connettività smartphone, mancorrenti al tetto Silver, retrocamera posteriore con indicatore di distanza, bracciolo anteriore, volante in pelle regolabile in altezza e profondità, climatizzatore automatico bizona, sedili riscaldabili, privacy glass, sistemi Keyless Push Start e Keyless Entry, sensori pioggia, specchio retrovisore giorno/notte automatico, specchietti retrovisori riscaldati, regolabili elettricamente con indicatori di direzione integrati e Off-Road Style Kit.
La nuova S-Cross scende in campo per darsi battaglia in uno dei segmenti più difficili e combattuti di tutto il mercato. Tra le tante concorrenti troviamo la Fiat 500X, la Kia Niro, la Mazda Cx-3, la Opel Mokka X, Nissan Qashqai e Seat Ateca.
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