Suzuki guarda sempre più alla mobilità sostenibile e lo fa introducendo una novità che farà gola sul mercato: l’introduzione del GPL sulla gamma Hybrid.
Suzuki propone già la doppia alimentazione in diverse varianti: benzina-GPL su Swift, Baleno e Ignis, ora arricchite dalla doppia alimentazione anche sulla versione Hybrid. In questo modo Suzuki si rivela pioniera nel proporre auto ibride a GPL, estremamente ecologiche e che permettono ai Clienti di sfruttare al massimo tutti i vantaggi, economici e non, offerti da entrambe le soluzioni.
GPL sulla gamma Hybrid: conviene?
Potremmo rispondere di sì, sia perché l’ibrido si sta valutando sul mercato e lo dimostrano i dati di vendita, con una quota che si attesta attorno al 4% laddove Suzuki è al secondo posto dietro un altro costruttore giapponese il cui nome è facile da indovinare. La seconda motivazione è data dal successo del GPL, la cui quota è cresciuta al 6,8% nel mese di ottobre.
Suzuki offre anche la possibilità di avere un impianto a GPL sulle versioni ibride SHVS di Baleno (cui abbiamo dedicato il nostro focus tecnico), Ignis e su nuova Swift. Il vantaggio sta negli spazi: il pacco batterie agli ioni di litio è montato sotto il sedile del guidatore e non toglie spazio ai passeggeri così come all’impianto GPL, lasciando immutato il volume di carico. Due vantaggi in uno, con i costi di gestione ridotti, così come i consumi, e tutte le agevolazioni concesse dall’alimentazione ibrida.
Suzuki riconosce inoltre, sulle vetture a GPL, la stessa garanzia prevista per gli esemplari con carburanti convenzionali, ovvero 3 anni o 100.000 km.