Non è stata certo un fulmine a ciel sereno la decisione di annullare il Salone di Ginevra 2020. La causa, come sapete, l’emergenza Coronavirus, che anche in Svizzera ha convinto le autorità a dire basta, a non rischiare, nonostante i preparativi fossero ormai in uno stadio avanzato.
In una nota diffusa dagli organizzatori si legge: “Se l’edizione 2020 avesse potuto aver luogo, avremmo raggiunto il 90° anniversario, a testimoniare la lunga vita e la tradizione di questo evento, nato nel 1905 a Ginevra ed entrato a pieno diritto nella storia dell’Automotive, tanto da essersi collocato nella classifica “ Top 5” dei Saloni più importanti al mondo. Il Geneva International Motor Show è sempre stato l’unico evento europeo del mondo dell’auto con cadenza annuale, riconosciuto da O.I.C.A. (Organisation Internationale des Constructeurs d’Automobiles). Si parla frequentemente di crisi dei Saloni dell’Auto, ma il 90° Geneva International Motor Show si sarebbe presentato con 150 espositori, 90 anteprime mondiali ed europee, una pista indoor di 456 metri – la più grande in un Salone dell’Auto – dove poter provare auto con motori alternativi, scelte tra 48 vetture di 15 marchi. Si sarebbe aggiunto il VIP Day, durante il quale si sarebbero discussi in cinque sessioni di lavoro i temi più attuali della mobilità del futuro. A completare le iniziative, il GIMS Tech, anch’esso con due piste, per far provare ai giovani i mezzi dell’ultima generazione della mobilità, quali monopattini elettrici, skateboard elettronici, scooter elettrici e altro.”
Oggi però, nella speranza che il 2021 riporterà in auge il nome, e il prestigio, del Salone di Ginevra, ovviamente nella sua forma classica, vogliamo ripercorrere la storia di una manifestazione che affonda le sue radici nella storia stessa. Il primo Salone dell’Auto di Ginevra, infatti, risale al 1905. Gli organizzatori furono Paul Buchet, rappresentante generale di Michelin per la Svizzera, l’uomo d’affari ginevrino Albert Vassali e il giovane ingegnere Jules Mégevet, proprietario di un’azienda di accessori per auto e Presidente della Camera Sindacale Svizzera dell’Auto. Il Presidente del Comitato organizzatore era Charles Louis Empeyta, che presiedeva anche l’Automobil Club Svizzera (ACS).
Già dalla prima edizione, il successo fu memorabile: il Salone e i suoi 37 stands accolsero oltre 17.000 visitatori e la Confederazione Elvetica invitò il Consigliere Federale Ludwig Forrer all’inaugurazione. La manifestazione, che raggruppava 59 espositori, ebbe grande eco in tutto il mondo. Forte di questa buona riuscita, Ginevra ripeterà l’operazione dal 28 aprile al 6 maggio 1906. L’anno seguente, era il 1907, fu scelta come sede dell’evento la città di Zurigo. Passarono, a quel punto, diversi anni e fu necessario attendere sino al 1923 per assistere al quarto Salone svizzero dell’Automobile, ospitato nel Bâtiment électoral.
Visto il successo conseguito, il 3 novembre 1923 venne costituito il Comitato Permanente del Salone Internazionale dell’auto, della moto e del ciclo. Il gran numero di iscrizioni richiese la costruzione sulla Plaine di Plainpalais di un edificio provvisorio riservato ai veicoli. I motocicli invece trovavano ancora spazio al Bâtiment électoral. Le due costruzioni erano collegate tra loro da un nastro trasportatore sopra la strada. L’incremento delle vendite, cui il Salone dell’Auto di Ginevra contribuì e non poco, fu tale che in un solo anno, i veicoli a motore passarono in Svizzera da 33.000 a 39.000.
Il numero degli Espositori si mantenne costante sui 200 fino al 1939, costringendo gli organizzatori ogni anno a installare un capannone provvisorio accanto al Palais des Expositions, diventato ormai troppo piccolo. Dal 1934, il Salone di Ginevra aveva oramai conquistato una fama mondiale che sarebbe poi esplosa nei decenni seguenti
Il Salone di Ginevra venne sospeso in corrispondenza della Seconda Guerra Mondiale e si riprese solo nel 1947, ottenendo subito una buona risposta da parte degli espositori: 305 su una superficie di 9.068 mq. Da lì in poi, diremmo fino al 2019 (nel 1981 lo spostamento nei locali del Palaexpo) il Salone di Ginevra ha continuato a svilupparsi e ad essere uno degli appuntamenti più importanti dell’anno per gli appassionati di automobili.
Il Salone Internazionale dell’Auto di Ginevra fu il primo a essere riaperto dopo la Seconda Guerra Mondiale. Le cifre evidenziate qui di seguito offrono una panoramica dell’evoluzione della manifestazione.
Anno | Superficie (mq) | Marchi | Visitatori | Curiosità |
1905 | – | 59 | 13.000 | Primo Salone |
1924 | 6.153 | 200 | 68.000 | Primo Salone Internazionale |
1947 | 9.608 | 305 | 185.000 | 1°Salone del dopoguerra |
1948 | 13.760 | 374 | 210.000 | Soglia dei 200.000 visitatori |
1960 | 32.238 | 996 | 307.000 | Soglia dei 300.000 visitatori |
1964 | 39.381 | 1.164 | 411.677 | Soglia dei 400.000 visitatori |
1967 | 29.061 | 1.159 | 502.176 | Soglia dei 500.000 visitatori |
1981 | 34.200 | 1.116 | 524.264 | Ultimo Salone in città |
1982 | 38.240 | 1.124 | 585.332 | Primo Salone al Palaexpo |
1987 | 49.200 | 1.238 | 568.850 | Apertura del Padiglione 5 |
1988 | 50.166 | 1.202 | 609.709 | Soglia dei 600.000 visitatori |
1995 | 58.262 | 1.146 | 675.761 | Apertura del Padiglione 7 |
2000 | 63.527 | 1.053 | 714.179 | Soglia dei 700.000 visitatori |
2003 | 76.650 | 1.094 | 703.900 | Apertura del Padiglione 6 |
2005 | 75.912 | 1.120 | 747.700 | Record assoluto di affluenza |
2006 | 77.000 | 900 | 674.334 | Meteo sfavorevole |
2011 | 80.774 | 700 | 735.000 | Record affluenza 2010-19 |
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