Stellantis sta continuando a ricevere ottimi riscontri dal territorio italiano. Il colosso automobilistico italo-francese ha inaugurato il nuovo polo logistico di Rivalta, quello stesso stabilimento dove anni fa sono state prodotte autovetture che hanno fatto la storia dell’automobilismo mondiale come Lancia Delta, Fiat Dino Spider, Ritmo, Uno e Tipo. Il polo rivaltese venne inaugurato per la prima volta nel lontano 1967 per poi essere chiuso esattamente 20 anni fa, nel 2002. Ora finalmente quell’imponente impianto è stato rivalorizzato in un centro logistico fondamentale per la società nata dalla fusione tra Fca e Psa.
Rivalutato ed inaugurato a Rivalta il nuovo centro logistico di Stellantis
Negli “anni ruggenti” di Fiat, quello di Rivalta era uno degli stabilimenti più importanti della multinazionale torinese, ora il sito riacquista finalmente, dopo lunghi anni di oblio, il suo prestigio, in quanto diventa uno snodo in grado di supportare oltre 5.000 destinazioni. All’interno del centro logistico ci sono 50 moli per il carico e lo scarico della merce, 130 parcheggi per i rimorchi e 425.000 “ubicazioni”.
I lavoratori ringraziano
Stellantis ha investito ben 150 milioni di euro, i quali provengono dai 5 miliardi previsti dal Piano Italia redatto da Fiat Chrysler negli scorsi anni. Il chief parts and service officer di Stellantis, Pietro Gorlier, è stato presente all’inaugurazione ed ha ricordato che l’impianto ha circa mille dipendenti, tra questi ci sono 150 nuovi assunti che hanno firmato un accordo nell’ultimo biennio, gli altri dipendenti invece provengono da altre strutture di Stellantis in Italia.
L’investimento è stato fatto con la speranza che possa manifestarsi l’aumento delle vendite dei marchi che nei prossimi anni arricchiranno di modelli le rispettive gamme. Si cullano aspettative d’incremento del lavoro per questo centro, in maniera tale da crescere ancora e mettere Stellantis nella condizione di poter assumere altro personale.
Un polo internazionale “green”
La struttura rivaltese si estende su 238.000 metri quadrati di superficie coperta e servirà tutta l’Europa. Questo nuovo hub di caratura internazionale ha anche un’impronta molto ecologica, stando alla scelta dei materiali combinata alla piantumazione di 100 nuovi alberi, il tutto arricchito dall’installazione di 3.000 pannelli solari capaci di produrre oltre 1,1 MW di energia elettrica, una quantità che corrisponde a circa il 17% del fabbisogno della fabbrica.
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