È la station wagon più venduta in Europa dal 2014 ad oggi e una portabandiera del Marchio. Parliamo della Skoda Octavia Wagon, vettura nata nel 1996 che ha appena fatto il suo debutto con il restyling della sua terza generazione, un rinnovamento di sostanza con qualche nuovo dettaglio estetico, soprattutto al frontale.
Scopriamo tutte le novità nel nostro primo contatto sulle strade venete.
Le modifiche estetiche hanno aggiunto espressività al look della Skoda Octavia, che ora propone un frontale con una larga calandra del radiatore, gruppi ottici supplementari e larghe prese d’aria con struttura a nido d’ape. I gruppi ottici esterni producono le luci anabbaglianti, mentre quelli interni sono dedicati gli abbaglianti e si uniscono alla calandra del radiatore disegnando un angolo acuto. Arrivano anche i fari full LED, disponibili a partire dall’allestimento Ambition.
Se il profilo è caratterizzato da linee ancora più definite e tese, che si spingono fino alla parte posteriore, il paraurti è stato ridisegnato e presenta un profilo molto discreto, impreziosito da gruppi ottici posteriori con tecnologia LED a forma di “C”. Non manca la Scout, la versione più offroad della gamma, che propone una maggiore altezza da terra e caratteristiche estetiche che richiamano il mondo del fuoristrada.
Il restyling ha comportato solo minime variazioni delle dimensioni esterne, con la versione familiare che è cresciuta di 8 mm fino agli attuali 4.667 mm. La carreggiata posteriore è più larga di 20 o 30 mm a seconda della variante di motorizzazione e il passo è rimasto invariato a quota 2.686 mm.
Sulla base delle dimensioni da berlina e wagon di segmento C, gli ingegneri hanno ricavato spazi da record della categoria, sia per i passeggeri, sia per i bagagli. Molto buono lo spazio per le gambe, i gomiti e la testa con un bagagliaio che non viene sacrificato, godendo di 610 litri, ampliabili all’occorrenza a fino a 1.740 litri. Per la versione a metano i litri scendono a 480.
La nuova Skoda Octavia Wagon non convince solo per il tanto spazio ma anche per la qualità percepita a bordo, grazie ai buoni materiali impiegati e a nuovi dettagli, come la strumentazione rivisitata o come l’unità di comando del climatizzatore ridisegnata.
La principale novità degli interni però riguarda il sistema di infotainment. È possibile scegliere tra quattro moduli hardware: i sistemi audio Swing (di serie), Bolero e i sistemi Amundsen e Columbus. Se Amundsen colpisce con i suoi 8 pollici e le numerose funzionalità, Columbus con i suoi 9,2 pollici, la memoria Flash da 64 GB, il lettore DVD e, disponibile a richiesta, il modulo LTE per un accesso a Internet ultraveloce, garantisce una tecnologia di altissimo livello.
La nuova Octavia è “Simply Clever”, come tutte le altre Skoda, cioè pratiche soluzioni che migliorano il comfort e l’adattabilità all’uso quotidiano.
Così i tecnici cechi hanno pensato all’alloggiamento per bottiglie il cui fondo, dalla particolare conformazione, blocca la bottiglia di plastica consentendo di svitare il tappo con una sola mano, la corona del volante riscaldabile, due porte USB per i sedili sedili posteriori, tavolini ribaltabili sugli schienali dei sedili anteriori, una chiave personalizzabile e la torcia a LED estraibile dal bagagliaio, la cui batteria si ricarica automaticamente a vettura in movimento. Simply, no?
Per la Skoda Octavia Wagon in Italia sono disponibili 5 motorizzazioni: 2 motori benzina e due Diesel TDI e un propulsore CNG per l’alimentazione a gas metano.
La gamma di potenza va da 90 a 245 CV e tutte le motorizzazioni sono abbinabili a cambi manuali a cinque o sei rapporti e a DSG a 6 o 7 rapporti.
I motori TSI dispongono di sovralimentazione turbo e iniezione diretta di benzina. La motorizzazione di accesso è rappresentata dal TSI 1.0 tre cilindri da 115 CV di potenza, selezionabile anche con cambio DSG a 7 rapporti.
Oltre alla RS, che propone 245 CV del 2.0 turbo benzina, è presente anche il TSI 1.4 G-TEC, ad alimentazione bivalente, gas metano o benzina, per complessivi 110 CV di potenza.
Sovralimentazione turbo e iniezione diretta ad alta pressione anche per i TDI, tutti 4 cilindri con cilindrata 1,6 e 2,0 litri. Sono entrambi disponibili in due diverse potenze, con il 1.6 TDI 90 CV, abbinato al cambio manuale a 5 rapporti. La seconda versione del motore Diesel 1.6 eroga una potenza cresciuta oggi fino a 115 CV, mentre le due versioni 2.0 TDI sviluppano rispettivamente 150 e 184 CV (RS diesel) di potenza.
La trazione integrale 4×4, disponibile per la Scout e per altre motorizzazioni, sfrutta una frizione a lamelle idraulica a regolazione elettronica, posta a monte dell’asse posteriore e la centralina del sistema calcola costantemente la coppia di trazione ideale per l’asse posteriore.
Questa Wagon a metano procede brillantemente con un filo di gas, grazie ad una spinta sempre abbastanza presente. L’allungo, come prevedibile, non è dei migliori, ma per le velocità autostradali basta e avanza. In città il comportamento della vettura è dei migliori, merito di consumi bassi e un’ottima agilità, nonostante le dimensioni. Inoltre, anche sulle strade più dissestate, l’assorbimento delle sospensioni, MacPherson con bracci trasversali triangolari inferiori e multilink a quattro bracci, è ottimo. L’interasse allargato di 2 e 3 cm, invece, aumenta la stabilità in curva e permette alla Skoda Octavia Wagon G-TEC anche un’andatura a tratti più allegra.
Piuttosto preciso e comunicativo anche lo sterzo con servoassistenza elettronica, che opera anche in sinergia con numerosi sistemi di assistenza. Fenomenale, neanche a dirlo, il DSG a 7 rapporti: sempre puntuale e intuitivo, in questa versione manca soltanto dei paddle al volante, che però sono un plus poco utile su un’auto con questa vocazione.
Per quanto riguarda le novità della Octavia, per la prima volta è disponibile la regolazione adattiva dell’assetto DCC (Dynamic Chassis Control), il sistema che regola il funzionamento degli ammortizzatori tramite valvole ad azionamento elettrico. La messa a punto viene selezionata dal conducente, che può scegliere tra le tre modalità Comfort, Normal e Sport, insieme alla selezione della modalità di guida, che permette di influire su comportamento dello sterzo, caratteristica degli innesti operati dal cambio DSG e settaggio di ulteriori funzioni. È possibile scegliere tra le impostazioni Normal, Eco, Sport e Individual e Comfort.
Il consumo medio è pari a 5,7 metri cubi di gas metano per 100 km (5,5 con cambio DSG). Con l’aiuto di un propulsore efficiente come il 1.4 TSI da 110 CV i consumi sono veramente notevoli e il risparmio c’è, a patto che si trovino i distributori. Questa, però, è un’altra storia.
La nuova Octavia ha creato una mini gamma all’interno della gamma Skoda, grazie alla versione “normale”, alla Scout e alla RS. Inoltre, la Wagon ceca è disponibile in cinque versioni: Active, Ambition, Design Edition, Executive e Style.
La nuova versione Executive è pensata per l’utenza Business ed è dotata di serie del navigatore satellitare Amundsen, mentre la nuova versione Style si presenta ora praticamente full-optional, includendo nel prezzo anche i gruppi ottici anteriori full LED e i sensori di parcheggio ant./post.
Per la Skoda Octavia Wagon prezzi a partire da 21.150 euro per la 1.0 benzina da 115 CV in allestimento Active, 24.390 euro per la versione metano da 110 CV. Il diesel parte da 22.520 euro con la 1.6 TDI da 90 CV, che diventano 24.810 euro per la versione da 115 CV e infine 26.620 euro per la 150 CV con il 2.0 TDI. Per Scout e RS i prezzi salgono ulteriormente: si parte da 30.900 euro per la Scout 2.0 TDI 150 CV e si arriva a 36.000 per la RS benzina da 245 CV, passando per la RS diesel da 184 CV a 31.450 euro.
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