Nella sicurezza automobilistica, i sistema di ritenuta o seggiolini auto sono un dispositivo nato per evitare o ridurre le collisioni ed urti dei bambini contro le parti del veicolo o contro gli altri occupanti in caso di incidente stradale. In Italia, il loro utilizzo è reso obbligatorio per chi trasporta ragazzi di peso inferiore a 36 kg e statura inferiore al metro e mezzo dall’articolo 172 del Codice della strada. Troppo spesso è un componente che viene trascurato, specie in alcune regioni o per brevi tragitti. Ma è proprio in città che avvengono gli urti peggiori ai danni dei più piccoli.
I seggiolini auto anche negli anni non sono una novità. Se i primi, quelli anni ’50, avevano soltanto lo scopo di sollevare il bambino e permettergli di vedere bene fuori dal finestrino, quelli di oggi sono progettati e testati per garantire al 100% la sicurezza. In fondo anche le auto sono cambiate e, probabilmente, anche il nostro modo di guidare.
Obbligatori fino al raggiungimento dei 36 chili di peso, con l’opzione al superamento dei 18 kg (125cm) di poter utilizzare anche gli adattatori, ovvero piccoli sedili a rialzo, che permettono di usare le cinture di sicurezza, passate sotto le alette poste ai lati. Con la recente evoluzione della normativa in Italia, a inizio 2017, i bambini di statura inferiore a 1,50 m devono essere assicurati al sedile con un sistema di ritenuta per bambini, adeguato al loro peso, di tipo omologato.
Di norma, il sistema di ritenuta è costituito da elementi morbidi (culla, cuscino o guanciale, seggiolino) dotati di dispositivi di regolazione e di fissaggio al veicolo con lo scopo di limitare lo spostamento del corpo (e quindi di ridurre il rischio di lesioni) in casa di brusca decelerazione o di collisione.
Esistono due tipi di ritenuta nei seggiolini auto: quello che prevede un ancoraggio con le normali cinture di sicurezza e quello Isofix.
Sono attualmente omologati in Italia quattro gruppi di ritenuta regolamentati dalla normativa ECE r44/04:
Fino ai 9 chili di peso del bambino, il seggiolino deve essere installato obbligatoriamente in senso contrario a quello di marcia. I seggiolini possono essere posizionati sia sul sedile anteriore che su quello posteriore, nel rispetto di alcuni accorgimenti obbligatori:
La presenza di airbag frontali può costituire un serio pericolo per il bambino. Per questo, il seggiolino non va mai installato sul sedile anteriore di una macchina dotata di airbag sul lato passeggero, salvo precedente disattivazione (tramite chiave o tramite menù apposito e led di conferma nel cruscotto). In caso di attivazione dell’airbag questo può lanciare il seggiolino verso lo schienale del sedile con seri danni al piccolo.
Il posto più sicuro per il bambino è in ogni caso il sedile centrale posteriore poiché è il posto più protetto in caso di urto sia frontale che laterale.
I dati che fotografano l’utilizzo dei seggiolini sulle strade italiane non è per nulla confortante. In media solo 4 genitori su 10 usano abitualmente i sistemi di ritenuta obbligatori per legge. Se al Nord questa percentuale sale al 59,1 per cento, al Sud e nelle isole precipita al 16,7 mentre al centro si attesta al 40,2 per cento.
Il 33 per cento degli adulti non si premura di fissare correttamente i bambini sui seggiolini se i tragitti sono brevi e le zone poco trafficate. Niente di più sbagliato: la maggior parte degli incidenti avviene, infatti, proprio su strade urbane (74,7 per cento), dove la velocità è più contenuta. Basti sapere che in un impatto a 56 chilometri all’ora, un bambino di 15 chili produce una forza d’urto pari a 225 chili che rende impossibile trattenerlo con le sole braccia.
Il sistema di ritenuta deve essere omologato e dotato di contrassegno secondo le normative stabilite dal Ministero dei Trasporti: in caso contrario il conducente subisce una sanzione da 80 a 323€ e il decurtamento di cinque punti dalla patente di guida. In caso di reciva nell’arco di un bienno è prevista anche la sospensione della patente. Il seggiolino regolare, ovvero conforme alla normativa europea, deve riportare un’etichetta con gli estremi dell’omologazione. I dispositivi più recenti sono contrassegnati dalla sigla ECE R44-04 – ECE 129.
Per chi viaggia all’estero con i bambini è bene conoscere i parametri di riferimento locali sui passeggini auto.
Limitate a casi particolari le eccezioni all’obbligo di uso dei seggiolini auto per bambini. Uno è quello di servizio pubblico trasporto con conducente, dove i bambini di statura inferiore a 1.50 metri possono circolare solo sul sedile posteriore accompagnati da un passeggero di almeno sedici anni. Un altro caso è per veicoli che non hanno cinture di sicurezza, ma cui è comunque consentita la circolazione, come alcune auto d’epoca.
Isofix è un’alternativa migliore al fissaggio dei seggiolini con le cinture di sicurezza in quanto assicura che il fissaggio del seggiolino avvenga correttamente tramite apposite segnalazioni visive. Statisticamente è stato osservato che il fissaggio del seggiolino tramite cinture di sicurezza avviene in modo scorretto nell’80% dei casi. L’Isofix, uno standard di sicurezza concepito per agganciare il seggiolino per bambini al sedile dell’auto in modo diretto ed universale, evita questo problema. I seggiolini sono fissati nella parte alta (un aggancio) ed in basso (due).
Dal 2014 questo standard è obbligatorio per tutti i nuovi veicoli con 4 o più posti. Uno dei suoi principali vantaggi è la semplicità del sistema di fissaggio e la sicurezza offerta. Si ottengono seggiolini sicuri e omologati quindi, che possono essere posizionati secondo le vetture nel posto accanto al conducente, o in quelli delle file posteriori predisposti, queste ultime genericamente reputate più sicure.
Vediamo insieme alcuni consigli pratici da tener conto prima dell’acquisto. Ecco cosa analizzare:
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