Il ritiro di Valentino Rossi dal motomondiale era cosa fatta, bastava, o mancava, solo l’annuncio dal diretto interessato. Ora che il Dottore appenderà il casco da motociclista in testa, sarà veramente pronto a godersi ancora qualche anno a bordo di una quattro ruote?
Rally di Monza a parte, dove Rossi ha dominato la scena per anni, il pilota di Tavullia è più volte sceso in pista al volante di vetture GT, come ad esempio la 488 GT3 con la quale ha corso diverse gare di endurance, non ultima la 12 Ore del Golfo sul circuito di Abu Dhabi. Come dimenticare poi i suoi test al volante della rossa, l’ultimo nel 2008 a Barcellona, così come il più recente scambio con Lewis Hamilton, l’inglese sulla Yamaha, l’italiano sulla Mercedes W08 campione del mondo 2017, in un test a Valencia.
F1 a parte, obiettivo ormai irrealizzabile non fosse altro per l’età, rimane un sogno nel cassetto del 9 volte campione del mondo che dal 1996 ha corso per 25 anni nel motomondiale, diventandone pilota simbolo. Il sogno si chiama 24 Ore di Le Mans e il ritorno ufficiale della Ferrari nella classe regina, con il nuovo regolamento LMH, non c’entra.
Vale vuole correrla, fosse anche su una “normalissima” 488 GT3, quella che ha già dato modo di saper portare al limite in una gara di durata nelle occasioni di cui sopra. Sogno Le Mans, quindi, per il campionissimo? Contando i necessari test e allenamenti, Valentino Rossi ci arriverebbe con migliaia di chilometri sulle spalle ma anche con 43 anni sul groppone, non certo troppo vecchio per una gara di quel tipo.
Ecco perchè dietro questa possibilità si nasconderebbe proprio la scuderia elvetica Kessel Racing, da decenni legata storicamente al cavallino, che metterebbe a sua disposizione tutta la competenza tecnica e soprattutto la licenza per debuttare nel WEC già a partire dal 2022, Le Mans compresa.
Insomma, si prospetta l’inizio di una seconda carriera per Valentino, per lui che ha iniziato su un go-kart grazie a papà Graziano. Poi sappiamo com’è andata…
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