Le auto ibride sono sempre più diffuse e, ormai, ogni casa automobilistica offre il suo sistema. E così, con l’ampliarsi del mercato, le case vanno alla ricerca di nuove soluzioni tecniche per differenziare il loro ibrido da quello dei rivali. Sono emblematiche in tal senso le scelte di Renault, che ha sviluppato l’innovativo sistema ibrido E-Tense Plug In Hybrid con batterie ricaricabili dall’esterno: è stato scelto un 1.6 aspirato, già di per sé una scelta inusuale (molte altre cose offrono propulsori con il turbo), due motori elettrici e un cambio con sole 4 marce.
Offerto da poche settimane per la crossover Captur, che ha già saputo dire la sua sul mercato, arriva ora anche per la variante wagon della Megane, la Sporter, che nell’occasione ha ricevuto un lieve aggiornamento di metà carriera (è sul mercato dal 2016).
A livello stilistico, la rinnovata Renault Megane (offerta anche nella variante berlina 5 porte) differisce in pochi dettagli da quella andata da poco in pensione: le novità sono concentrate nella parte anteriore della carrozzeria, dove cambiano la parte bassa del fascione, le prese d’aria ed i fendinebbia, ma si rinnova anche la mascherina (può avere i listelli cromati). I fari a LED sono di serie fin dalla base. La Renault Megane del 2021 si distingue inoltre per il rinnovato fascione posteriore e le modifiche all’interno dei fanali, oltre che per nuovi colori e cerchi. Nel complesso, il look rimane moderno ed equilibrato, con il cofano scolpito, le fiancate più pulite e il posteriore dominato dalle sottili luci a sviluppo orizzontale. Nel caso dell’auto in prova, nell’allestimento top di gamma R.S. Line, ci sono i fascioni dal design più dinamico ed i vetri laterali e posteriori oscurati.
La Renault Megane del 2021 è dotata per la prima volta del cruscotto digitale, che può essere di 7” o 10,2” a seconda dell’allestimento: l’esemplare in prova aveva il secondo, che si è fatto apprezzare per la grafica chiara, i tanti dati offerti (compresi i flussi di energia del sistema ibrido) e la possibilità di personalizzare le schermate, tenendo in evidenza il tachimetro e l’indicatore della potenza erogata (o recuperata) istantaneamente, oppure la mappa del navigatore satellitare. Debutta inoltre un rinnovato sistema multimediale, con schermo tattile nella consolle di 7” o 9,3” (quest’ultimo disposto verticalmente). Peccato però che il navigatore satellitare, optional, tenda a dare le indicazioni troppo tardi.
Cambiano inoltre i comandi del “clima” e alcuni materiali si fanno più curati, nell’ottica di offrire un ambiente più curato e appagante. Nel caso dell’auto in prova, l’intento è pienamente riuscito, grazie ai sedili anteriori sportivi in pelle con cuciture rosse e poggiatesta integrato. Tuttavia, i poggiatesta posteriori sono davvero alti e ciò limita la visuale nelle retro; la R.S. Line ha di serie però la telecamera di parcheggio.
L’edizione 2021 della Renault Megane è proposta con i motori di quella andata da poco in pensione, aggiornati però alle più recenti norme anti smog: sono i turbo benzina TCe e turbo diesel Blue dCi.
Questi i motori di Renault Megane 2021:
In più, la Megane Sporter è offerta anche con l’ibrido E-Tense Plug-In Hybrid da 160 CV. Successivamente arriveranno il 1.3 TCe da 100 CV e un nuovo turbo benzina 3 cilindri 1.0 da 120 CV, oltre al sistema ibrido anche per le Megane berlina. E sempre la 5 porte sarà offerta nelle pepate versioni RS e RS Trophy, con 300 CV (la precedente edizione della Megane RS aveva 20 CV in meno).
L’ibrido E-Tech Plug-In Hybrid della Renault Megane 2021 è composto da un motore elettrico con 67 CV, che si attiva all’avvio dell’auto, e dal 1.6 a benzina con 91 CV, che entra in funzione quando si seleziona la modalità ibrida, nelle accelerate più decise e alle velocità più sostenute. Questi due motori, che danno trazione alle ruote anteriori, hanno ciascuno la sua trasmissione: mono marcia per l’elettrico, a 4 marce per il 1.6. C’è poi un’altra unità a corrente, da 34 CV, che non dà trazione alle ruote ma svolge i compiti di motorino d’avviamento per il 4 cilindri e generatore di corrente. Inoltre, il motore da 34 CV sincronizza il passaggio da una trasmissione all’altra, senza che il guidatore percepisca alcunché: chi guida deve spostare il selettore sulla modalità D, quella per la marcia avanti, e l’elettronica dell’auto pensa a tutto il resto.
La Megane E-Tech Plug-In Hybrid è dotata infine di una batteria agli ioni di litio di 9,8 kWh alloggiata sotto il pavimento del baule, proprio sull’asse delle ruote posteriori: toglie un po’ di spazio al vano di carico, che infatti passa dai 521 litri delle versioni con motore termico a 389 litri, e “ruba” anche lo spazio altrimenti dedicato alla ruota di scorta (c’è il kit di gonfiaggio). Quando l’auto è in marcia, la “pila” si rigenera nei rallentamenti e durante le fasi di guida a velocità costante, tipiche situazioni che si incontrano su strade extra urbane o autostradali; collegando invece la batteria ad una presa, si ricarica soltanto dagli impianti elettrici in corrente alternata, dunque da quelli meno veloci, e con potenza di 2,3 o 3,7 kW: per fare il “pieno”, servono da 3 a 5 ore.
All’avvio, la Megane Sporter E-Tech mette in funzione il motore elettrico e così, fin dai primi metri percorsi, si apprezzano la fluidità di marcia e la spinta regolare, senza “strappi”. E’ molto valida anche la silenziosità a bordo, sebbene le ruote di 18” (un optional presente nell’auto del test) non sono ideali in tal senso; quelle standard di 17” emettono meno rumore di rotolamento. Lo sterzo ed i freni sono come ce li si aspetta da un’auto di questa categoria, dunque leggeri da azionare. La trasmissione non permette di variare l’intensità del recupero dell’energia nei rallentamenti, ma c’è la modalità B (sta per Brake): attivandola, la Megane Sporter E-Tech decelera più prontamente quando si alza il piede dall’acceleratore per qualcosa di simile all’effetto “one pedal” ma senza l’effetto che si ha su un’elettrica come la sempreverde Zoe della Casa transalpina.
Nella prima parte del nostro test drive, svoltasi nel centro di Milano, abbiamo percorso circa 25 km in modalità elettrica; l’indicatore di carica della batteria mostrava ancora una “tacca” disponibile, delle otto presenti alla partenza. E così, un questa fase, il consumo di benzina è stato pari a 0. Nella seconda parte, con circa 30 km di autostrada, si è attivata la modalità ibrida e la Megane Sporter E-Tech ha marciato spinta dal 1.6. Tenendo velocità fra 110 e 130 km/h, la wagon ha consumato mediamente 3,7 l/100 km; durante il tratto di autostrada, però, il motore elettrico da 34 CV ha rigenerato in parte la batteria e la carica residua della stessa è passata da una a due tacche. In autostrada non è venuta meno la fluidità di marcia, ma nelle riprese più decise il 1.6 fa ha fatto sentire la sua voce.
La Renault Megane Sporter è offerta in due allestimenti: il Business, con fari full LED, sensori di distanza anteriori e posteriori, ruote di 16”, regolatore di velocità, cruscotto digitale di 7″ e il sistema multimediale Easy Link, con schermo tattile di 7” e compatibilità per gli smartphone; ed R.S. Line, con ruote di 17”, telecamera di parcheggio, sedili anteriori sportivi con poggiatesta integrato e sistema multimediale con schermo di 9,3”, oltre a frenata automatica e sistema contro l’involontario cambio di corsia. Ad eccezione della Mégane 1.3 TCe da 115 CV, le altre sono offert e l’R.S. Line. I prezzi partono da 27.350 euro, per la versione con il 1.3 TCe da 140 CV, ma la E-Tech Plug In Hybrid costa 36.950 euro.
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