Categorie: Prove su strada

Renault Espace 1.6dCi | Prova su strada

Tempo di lettura: 5 minuti

Trent’anni fa l’Espace rivoluzionava il panorama automobilistico, creando il segmento delle monovolumi moderne. Oggi, la nuova Espace, quinta serie presentata al Salone di Parigi 2014, tende più alle linee di un crossover elegante e sportiveggiante, che non alla più squadrata forma che la contraddistingueva dalla nascita. Facendo un merge di stile tra il classico del monovolume e il dinamico di un crossover, l’Espace impone la propria presenza, perdendo un po’ di spazio interno, ma guadagnando molto in stile.

Lunga 4,85 m e larga 1,87 m, è un’auto generosa, ma l’altezza contenuta di 1,68 m (63 mm in meno rispetto all’Espace IV) ed un’alta linea di cintura elevata, slanciano la forma. Il passo generoso di 2,88 m (+16 mm) contribuisce ad aumentare lo spazio interno in longitudinale, invece il padiglione rastremato inevitabilmente riduce la luce verso l’alto.
Il futuro impone la tecnologia full LED (Light Emitting Diode), così i gruppi ottici sono composti da due moduli «Pure Vision», che funzionano in automatico come anabbaglianti e abbaglianti.

Interni: futuristici e tecnologici, ma qualche “sbavatura” andava tolta

La Renault Espace ha un design interno di chiara ispirazione aeronautica: bella e innovativa la console centrale sospesa, contribuisce a creare molti vani nascosti sotto di essa. Valorizzata dalle guide luminose a led che ne sottolineano i contorni, la console presenta i comandi essenziali, a portata di mano del conducente: il selettore rotativo multifunzione Multi-Sense, il pulsante del freno di stazionamento assistito e l’interruttore del cruise control, posizionato come consuetudine Renault sul tunnel.

Lo schermo del sistema multimediale da 8,7 pollici R-Link 2 è intuitivo e contribuisce all’atmosfera high-tech, ma qualche logica di funzionamento sarebbe da ottimizzare. Piace disporre di svariati vani portaoggetti, piace meno la finitura degli stessi con plastiche poco curate e in alcuni casi taglienti. Innovativo e utile il cassetto Easy Life davanti al passeggero che trasforma il tradizionale portaoggetti in plancia in un cassettone da cucina di grande capacità (12 l). Gli assemblaggi sono il capitolo che convince meno, il nostro è un esemplare molto utilizzato, ma le plastiche son accostate senza troppo riguardo, così come le lamiere della carrozzeria, inoltre gli scricchiolii sono comuni sulle buche cittadine.

Davanti e nel divano centrale si sta comodi, lo spazio interno è abbondante, diminuito in altezza rispetto al passato, ma comunque elevato: in fondo è il padiglione ad essersi abbassato, ma ciò non influisce negativamente sullo spazio a bordo, l’Espace era e rimane una stradista. Nei due posti estremi i bambini viaggiano egregiamente e due adulti possono accomodarsi per brevi tragitti, non senza qualche contorsione per entrare ed uscire. Il sedile di guida massaggia all’occorrenza.  Per favorire l’ingresso della luce, la nuova Espace ha adottato un parabrezza panoramico “lumière” di 2,8 m2, che include un tetto fisso in vetro sopra i sedili anteriori. Belle le luci d’ambiente che sono ovunque, ma mancano nelle maniglie delle porta interne. Scenografico l’abbattimento dei sedili One-Touch: con un tasto del tablet in plancia o della pulsantiera posteriore i 5 sedili di seconda e terza fila vengono abbattuti all’istante.

Il vano ha una capacità variabile che va da 680 a 785 litri (614/719 se si sceglie la configurazione 7 posti) per via del divanetto scorrevole che permette una flessibilità elevata: si ottiene un volume del vano generoso per tutta la famiglia in partenza per le vacanze, ma se eravate possessori del vecchio Espace, il vano vi sembrerà comunque più esiguo. Purtroppo in sette a bordo si hanno a disposizione solo 247 litri, giusto per un paio di borsoni da palestra, mentre se andate in coppia all’Ikea potrete caricare oltre 2metri cubi di mobili.

Alla guida del 1.6dCi 160 EDC: prestante e dinamica, ma non troppo parca

Il 1.6dCi 160cv è il primo diesel biturbo della Losanga: si distingue per la spinta corposa e per la reattività, anche se parte del lavoro è ottenuto grazie alla trasmissione a doppia frizione EDC 6 rapporti, che non è un fulmine, ma per il tipo di auto è regolare e confortevole.

Gli ingegneri di Renault hanno perfezionato l’aerodinamica, alleggerendo il veicolo di circa 250 kg (1.810kg rilevati in marcia), questo unito alla trasmissione EDC, dà un senso al pesante downsizing (ricordiamo che il precedente poteva montare fino ad un 3.0 turbodiesel), mentre qui i 380 Nm di coppia a 1.750 g/min del “piccolo” millesei bastano e avanzano. Le prestazioni son ragguardevoli con una punta di 202km/h e uno 0-100 di 9.9secondi.

I consumi non son proprio contenuti: con medie intorno a 11-12km/l non si può gridare al miracolo, dove “patisce” di più è in città, mentre in extraurbano e in autostrada siamo leggermente più parchi, ma la mole e la superficie frontale non premiano.

Renault Multi-Sense, 4Control: l’Espace…come tu mi vuoi

Insomma l’Espace non è un veicolo orientato alla sportività pura, ma il piacere di guida e le sensazioni al volante sono migliorate sensibilmente rispetto al passato. Lo sterzo è comunque comunicativo e leggero, il rollio limitato ma presente: insomma dà confidenza subito e rende il limite facilmente percepibile, con un’elettronica che frena gli eccessiL’Espace oggetto della nostra prova è dotato modalità di guida Multisense, di ammortizzatori attivi e sterzo “integrale” 4Control che rende l’auto dinamica o confortevole. Il sistema Multi-Sense influisce a sua volta sulla logica delle trasmissioni EDC, in funzione della modalità di guida selezionata. Grazie al display centrale si agisce sul 4Control, sul controllo delle sospensioni, sullo sterzo, con il motore e la trasmissione EDC, la strumentazione di bordo, la sonorità del propulsore e l’atmosfera luminosa. Cinque diversi settaggi in base alle proprie esigenze: “Eco”, “Comfort”, “Neutro”, “Sport” e una modalità personalizzata “Perso”, liberamente programmabile.

Il sistema 4Control, quattro ruote sterzanti, è stata introdotta da Renault per la prima volta su Laguna III. Con tale innovazione, presentata sul mercato nel 2007, Renault dimostra che il piacere di guida non è riservato solo ai modelli sportivi e che la maneggevolezza non è solo un pregio delle city-car. Infatti l’Espace fuori dai centri urbani ha una dinamica sportiveggiante: la tenuta di strada viene rafforzata, aumentando l’aderenza della vettura. In città invece le ruote sterzanti posteriori garantiscono, ruotando in senso opposto alle anteriori, un incremento dell’agilità, per le manovre più difficili. Equipaggiata con il 4Control, l’Espace compie l’inversione in 11,1 m, valori paragonabili a quelli di un’utilitaria. Nelle rotonde più strette percorse a velocità sostenuta si ha la sensazione che l’auto scivoli “di traverso” con il posteriore per via del 4Control.

Il capitolo sicurezza è da sempre curato in casa Renault: sono 5 le stelle EuroNcap per l’Espace, che afferma la propria eccellenza nell’area della sicurezza dei bambini dove raggiunge un lusinghiero 89%, risultando la più sicura tra le auto sottoposte a test in questa sessione. Poi ovviamente la sicurezza attiva è all’ultimo grido: avviso distanza di sicurezza, fari automatici, retrocamera e sensori, riconoscimento segnaletica stradale, sensore angolo morto, frenata di emergenza, line assist sono di serie. A cui si può aggiungere il cruise control adattivo e l’head up display in pacchetto.

Prezzo e concorrenti
La gamma si presenta strutturata su tre livelli di allestimento: Zen, Intens e Initiale Paris e tre motori.
I prezzi della Zen partono da 33.300 € (Zen 1.6 dCi 130 cv). Per la nostra Initiale Energy dCi 160 cv EDC, con pack Multisense 4 control, pack cruising (head up display, cruise control adattivo), pack city (parcheggio automatico e portellone elettrico), 7 posti (+900€), Bose sound system, climatizzatore addizionale posteriore, sedili riscaldabili, tendine parasole, siamo quasi a quota 48.000€, non certo pochi, ma la dotazione è completa, da berlina di rango.

Le concorrenti più quotate? Una volta si chiamavano Citroen C4 Gran Picasso, Ford S-Max, Opel Zafira, Seat Alhambra, Volkswagen Sharan, oggi l’animo più maturo dell’Espace, strizza l’occhio verso i maxi-crossover Nissan X-Trail e compagnia…

Mauro Giacometti

Classe 88. Automotive Engineering. Mi piace la musica, ma… non quella bella, principalmente quella di cattivo gusto e che va di moda per poche settimane. Amo sciare, ma non di fondo: non voglio fare fatica. La mia auto ideale? Leggera, una via di mezzo tra una Clio Rs e una Lotus Elise. Ma turbo! Darei una gamba per possedere una “vecchia gloria” Integrale.

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Mauro Giacometti

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