Prove su strada

Renault Captur dCi 115 CV | Prova su strada, interni, prezzi e come va

Tempo di lettura: 5 minuti

Renault Captur dCi 115 CV: come va il motore Diesel più prestazionale della gamma Captur 2020? Uno sguardo anche alle novità di esterni, interni e al listino prezzi.

La Renault Captur, dal 2013 l’offerta della Losanga in un sempre più competitivo segmento dei B-SUV, o crossover che dir si voglia, ha fatto sorridere più volte i vertici della Casa transalpina, consapevoli di aver indovinato un progetto “figlio” del successo, innarestabile, di Clio, la best-seller del brand.

Ecco perchè, poco dopo il debutto della quinta generazione di Renault Clio, è stata presentata la nuova Captur, nata sul pianale CMF-B dell’Alleanza Nissan-Renault (dalla quale nasce anche nuova Juke). Noi l’abbiamo provata nell’allestimento Intens e con il 1.5 turbo Diesel da 115 CV, lo step più potente dell’unità gasolio, disponibile anche da 95 CV.

Esterni e interni Renault Captur: uno step sotto l’Initiale Paris, ma che vantaggio

Con il lettering cromato così evidente, non si hanno dubbi sul nome del modello

Se l’Initiale Paris è la Captur più ricca nel listino prezzi, ma anche la più costosa (come vedrete nel paragrafo dedicato a fondo prova), la Captur in allestimento Intens, rappresenta un valido compromesso di contenuti, oltre a dotare il crossover francese di una dotazione di serie, come potrete osservare voi stessi, piuttosto rispettabile. Ad esempio, visto che si parla di esterni, sono compresi i cerchi in lega da 17″, le maniglie in tinta carrozzeria, un paraurti anteriore dal piglio sportivo, con tanto di feritoie per migliorare l’aerodinamica e, un particolare, ciò che caratterizza questa nuova generazione, seguendo il family feeling già introdotto con nuova Clio: stiamo parlando delle scenografiche luci a Full LED C-Shape, proposte già sull’allestimento d’ingresso (una rarità nel segmento).

A proposito di dimensioni di Renault Captur 2020, quest’ultima è cresciuta di qualche centimetro rispetto al passato, come accaduto per Clio (la cui piattaforma, ricordiamo, è la stessa). Si parla di una lunghezza di 4,23 metri, una larghezza di 1,8 metri e un’altezza di 1,58 metri. Laddove l’altezza è aumentata di un solo centimetro, quasi impercettibile, 11 centimetri di lunghezza in più fanno molto comodo per aumentare lo spazio a bordo (e infatti dietro si sta più comodi, oltre a poter contare su un bagagliaio, con doppio fondo, dalla capacità minima fino a 536 litri, grazie alla seconda fila scorrevole: non c’è male).

Piace, infine, al posteriore, l’effetto 3D delle luci a LED, che riflettono sul lato B la forma della fanaleria anteriore, e il lettering cromato del modello sul portellone. Dentro, invece, Captur è cambiata parecchio, nel segno della tecnologia. Se il piccolo schermo del passato poteva creare problemi, in Renault hanno pensato bene di proporre il nuovo sistema di infotainment Easy Link, ricco di novità e con connessione 4G di serie.

Un abitacolo semplice ma allo stesso tecnologico: con l’EasyLink da 9,3″, il più ampio disponibile, è tutto sotto controllo

In questo senso, sull’allestimento da noi provato troviamo già sia il quadro strumenti parzialmente virtuale (con schermo da 7″, quello totale da 10″ costa 460 euro in più) sia il vistoso schermo touchscreen centrale da 9,3″ con cornice nera lucida (+810 euro, di serie da 7″), uno dei più ampi del segmento se non il più ampio. Fortemente soggetto alle ditate (armatevi di panno da tenere sempre con voi in auto), offre una visione piuttosto buona nel complesso dell’abitacolo, dove clima automatico, due porte USB, piastra di ricarica wireless e il versatile cassetto Easy Life, tanta plastica ma anche tanti litri disponibili per riporre gli oggetti, completano gli interni di Renault Captur 2020 nel segno della concretezza.

Tante le vernici proposte su Captur 2° serie: le cosiddette Be-Style (una per Captur Life, quattro per Captur Intens) sono di serie, con tetto a contrasto abbinato, mentre la colorazione della vettura in prova è la Blue Iron con tetto, e calotte dei retrovisori, Grigio Magnete (+810 euro). Altra piccola differenza si gioca sui cerchi: quelli che vedete sono i diamantati Grey Pasadena, da 18″. Per darvi un’idea della personalizzazione disponibile, si parla di 90 combinazioni solo per gli esterni…

I cerchi in lega, da 18″ sull’esemplare in prova, sono eleganti e distinguono la linea laterale della vettura.

Alla guida della Renault Captur dCi 115: assetto docile, da città, buoni i consumi

Ci aspettavamo consumi parsimoniosi e un assetto, tipicamente francese, morbido e in grado di assecondare buche, dossi e asfalto irregolare. Non siamo rimasti delusi. Renault Captur, potendo contare su una piattaforma nuova, è migliorata rispetto al passato, mantenendo i suoi punti di forza, ossia un assetto docile, perfetto per la città (specie per lo sterzo che si rivela morbido e piuttosto demoltiplicato) e la seduta alta che piace tanto a chi cerca questo tipo di carrozzeria.

Su Captur 2020 c’è tutto ciò, avvalorato da una dotazione di serie che ci ha colpito e da un cambio manuale (disponile anche il doppia frizione EDC per 1.800 euro in più) che si rivela sempre pronto e ben rapportato. Guardando alle prestazioni pure, inoltre, si osserva una coppia, da 260 Nm, un po’ uno standard con questo tipo di motorizzazioni, ma assolutamente sufficiente ad assecondare il classico sorpasso o la gita fuoriporta su strade in salita. Non deve spaventare, invece, lo 0-100 km/h coperto in 11,9 secondi.

Non tiratele il collo: Renault Captur preferisce un’andatura tranquilla

Guardando ai consumi, si dichiara un combinato di 3,8 l/100 km che si scontra, però, con un più realistico 5,0-5,5 l/100 km, comunque buono (con un pieno di gasolio si percorrono all’incirca 750 chilometri). Insomma, Captur offre dalla sua il valido dCi che rappresenta l’offerta Diesel delle motorizzazioni Renault ma, per chi volesse optare al risparmio, anche l’altrettanto valido TCe 100 GPL, da noi provato di recente su Dacia Duster, la sorella diversa, e più economica, di Captur.

Le tre modalità di guida, se non la Eco, non modificano più di tanto le prestazioni. Non fatevi ingannare, dunque, dalla modalità Sport.

Difetti? Non si può non notare un’insonorizzazione non perfetta così come un fruscio dell’aria piuttosto evidente ad andatura allegra, diciamo poco sopra, o comunque non distante, il limite autostradale. In questa fascia di prezzo, riguardo questi due particolari, c’è chi fa meglio. Non mi è piaciuto, però, il satellite del comando radio che Renault si ostina a voler mantenere. Rimane poco visibile, è vero, ma stona con tutto il resto dell’abitacolo. Migliorabili, se vogliamo fare i pignoli, anche i comandi vocali.

Buona anche la sicurezza per gli occupanti: sempre di serie troviamo Lane Assist, frenata d’emergenza e Distance Warning, mentre sull’allestimento Intens da noi provato si aggiunge il Cruise Control, non adattivo. Sull’esemplare in prova era poi presente il Blind Spot Warning, avviso angolo cieco, l’Easy Park Assist e la Camera 360°, compresi, con il Multi-Sense per regolare le tre modalità di guida, nel Pack Techno (1.410 euro).

Prezzo Renault Captur dCi 115

Prezzi da 17.950 euro per nuova Renault Captur 2020

Tra i cinque alestimenti a disposizione per nuova Renault Captur 2020 (Life, Zen, Intens, Initiale Paris e Business), con prezzi a partire da 17.950 euro, la Renault Captur, nel comunque ricco allestimento Intens, parte da 22.050 euro (25.150 per la motorizzazione da noi provata) ma, con gli optional di cui è dotata la vettura in prova, supera, anche se di poco, i 29.000 euro.

Dopo aver visto il listino prezzi di Renault Captur 2020, sappiate che di serie su questo allestimento si trovano il Driver Display 7″, cassetto Easy Life, dettaglio plancia in alluminio spazzolato, clima automatico, frenata d’emergenza con riconoscimento pedoni e ciclisti, Lane Keep Assist, Easy Access System II, retrovisore interno fotocromatico, 2 usb posteriori, fari posteriori full LED 3D e terminale di scarico cromato.

Con un prezzo comunque al di sotto dei 30.000 euro, ma occhio alla fascinosa Initiale Paris (che parte da 29.450 euro), la Renault Captur rappresenta una scelta altamente concorrenziale in un segmento assai ricco (di sfidanti). Con questa motorizzazione, parca nei consumi, la sfida è aperta ad altri modelli, alcuni dei quali a loro volta recentemente rimpiazzati dalle rispettive nuove generazioni; la sua rivale n.1, anche lei DNA francese, è la Peugeot 2008, nella variante Diesel da 100 o 130 CV (prezzi da 23.100 euro), mentre sulla lista figurano anche l'”altra” francesina crossover, la Citroen C3 Aircross, Opel Crossland X, oltre a Fiat 500X, Hyundai Kona, Skoda Kamiq, Volkswagen T-Roc, Seat Arona, Ssangyong Tivoli, Mazda CX-3, Ford Puma, Nissan Juke.

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Tommaso Corona

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Tommaso Corona

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