Non è stata una delle vetture più chiacchierate e attese degli ultimi mesi, nascondendosi un po’ sotto i radar. Renault Austral, però, potrebbe finire per diventare uno dei SUV più apprezzati sul mercato. L’obiettivo di Renault con il suo nuovo C-SUV è quello di tornare in auge nel segmento delle vetture di medie dimensioni, l’apprezzatissimo Segmento C. Da sempre forte sui segmenti più bassi, Renault veniva dalla non indimenticabile Kadjar. Dopo averle provate entrambe in rapida successione, Renault Austral 2022 stupisce per il salto di qualità enorme fatto dalla Casa di Boulogne-Billancourt. Un salto che sa di rivoluzione, anzi, di Renaulution.
Austral riprende le linee inaugurate dall’apprezzata Megane E-Tech, per un nuovo corso della Losanga. Il nuovo SUV Renault però declina l’originalità e le linee della cugina elettrica in maniera più soft, in modo da piacere ad un pubblico ancora più ampio. E di cose da apprezzare, su Austral, ce ne sono oltre allo stile. Gli interni spaziosi, ben rifiniti e tecnologici, la meccanica raffinata tra l’apprezzato sistema E-Tech Full Hybrid, già arrivato alla sua seconda generazione, e il sistema di ruote posteriori sterzanti 4Control Advanced, nonché un sistema di infotaiment da riferimento. Abbiamo provato sulle montagne a nord di Madrid la nuova Renault Austral, in allestimento top di gamma Iconic Esprit Alpine e con il motore più interessante per il mercato italiano, la Full Hybrid E-Tech 200. Scopriamo allora com’è, come va, quanto costa e quanto consuma Renault Austral.
Intendiamoci: la vecchia Renault Kadjar non era una cattiva automobile. Razionale, concreta e robusta, ha convinto chi cercava concretezza e semplicità da un SUV di segmento C. La parentela con Nissan Qashqai di seconda serie, poi, era decisamente visibile sia fuori che, soprattutto, dentro e nella guida. Oggi, Renault Austral continua a condividere la piattaforma con la cugina giapponese, ma è tutto il resto a cambiare, a partire dall’estetica. Le dimensioni di Renault Austral 2022, in realtà, sono quasi le stesse di prima. Rispetto a Kadjar, il nuovo SUV francese cresce di un solo cm in lunghezza, ma il portamento è tutto un altro. Nello specifico, queste sono le dimensioni di Renault Austral:
A livello estetico, però, si nota tantissimo la maturità di un progetto che riveste un ruolo fondamentale. Austral è, per i vertici Renault, la prima punta della gamma, quella che riporterà la Régie ai vertici del segmento C. Lo stile si ispira alla più piccola Mégane E-Tech Electric, rispetto alla quale però declina l’originalità e il dinamismo in chiave più matura e trasversale. Convince il frontale, che sfoggia con orgoglio il nuovo logo Renault retrò-moderno in centro ad una calandra che, sulla nostra versione Iconic Esprit Alpine, è ornata da diversi dot cromati.
Piacciono anche i fari, che non rinunciano alla firma luminosa C-Shape ormai proverbiale su tutte le Renault, ma poi si differenziano per una tecnologia Led Matrix Vision adattiva che permette una visibilità ottimale anche in condizioni difficili. Fin dal frontale si fa poi notare la verniciatura Grigio Scisto satinata, esclusiva per le Techno e Iconic Esprit Alpine. Questa colorazione è ripresa proprio dalle verniciature della A110, e non è l’unico dettaglio a differenziarla dalle altre Austral. Il logo Esprit Alpine sul parafiamma è il modo più veloce, ma in coda la E che compare sulla E-Tech Hybrid al fianco del nome Austral è verniciata in blu, e non in oro come sulle altre.
Lateralmente Austral dimostra dei passaruota muscolosi e massicci, una linea di cintura alta ispirata a quella altissima di Mégane e un dinamismo sconosciuto a Kadjar. In coda, invece, riprende da Mégane e da altre vetture precedenti i fari full LED (dall’originale firma luminosa in 3D) sviluppati in larghezza, che portano lo sguardo verso la Losanga posizionata al centro. Kadjar è solo un ricordo: le linee moderne, dinamiche e personali di Austral convincono già in questo primo contatto. Concludendo con le dimensioni di Renault Austral, che potete trovare in forma dettagliata nella sua scheda dedicata, il bagagliaio della versione E-Tech parte da 430 litri VDA (500 per le mild hybrid). Avanzando il divano scorrevole o abbattendo gli schienali posteriori, si arriva rispettivamente a 555 e 1.575 litri.
A stupire è però il salto di qualità fatto dagli interni di Renault Austral, che rispetto a Kadjar sembra un’auto di tutt’altra categoria. Non si può ancora sedere al tavolo delle vere Premium, in quanto qualche risparmio da generalista c’è ancora. Tra uno stile davvero riuscito, comandi molto appaganti da utilizzare e una cura nelle finiture e nei dettagli molto buona, però, Austral si posiziona davvero in alto tra i SUV compatti. A rubare la scena è, ovviamente, la struttura a L che integra i due schermi da 12″. Il quadro strumenti digitale, personale e completo nelle informazioni (anche se non sempre chiarissimo nelle logiche di funzionamento) fa il paio con l’ottimo sistema di infotainment OpenR Link.
Con questo sistema, Renault ha deciso di affidarsi ai migliori sulla piazza in quanto a sistemi multimediali: Google. L’infotainment di Austral è infatti basato su Android Automotive, e ha tante similitudini con gli smartphone Android. Troviamo, ad esempio, Google Maps, l’Assistente Google e il Play Store integrati all’interno del sistema. La fluidità, poi, lascia stupiti, rimanendo davvero molto simile allo smartphone che abbiamo in tasca. Ma non c’è solo l’infotainment: anche l’ergonomia non è stata dimenticata. Nonostante il trend di altri competitor, gli interni di Renault Austral mantengono qualche tasto fisico. Con un sistema così fluido e completo, spesso si è portati ad usare solo il touch. La regolazione del clima, alcuni comandi degli ADAS e quelli sulle razze del volante.
Proprio il volante si caratterizza per una forma molto particolare, quasi esagonale. Piacevole da impugnare, sulle razze troviamo dei comandi lucidi che però, grazie al feedback fisico, risultano più comodi degli ormai diffusi comandi touch con feedback aptico. Comodo, poi, il tasto per le quattro modalità di guida (Comfort, Eco, Sport e Perso) sotto la razza destra. Fa però specie in un abitacolo così moderno il noto satellite per comandare la radio nascosto dalle razze, un po’ antiquato. La qualità costruttiva, invece, è quasi a prova di critiche. Certo, ci sono alcune zone dell’abitacolo dove alcune rivali premium fanno meglio. Tutte le plastiche raggiungibili con il tatto e con la vista sono morbide e appaganti, e gli assemblaggi sono ben fatti.
Tanto lo spazio per gli oggetti nel tunnel, lasciato libero dalla leva del cambio spostata sul piantone dello sterzo. Qui troviamo un particolare ma pratico poggiapolsi regolabile, comodo per utilizzare senza incertezze il touch. La nostra versione Iconic Esprit Alpine sfoggia poi dettagli in Alcantara molto appaganti e sportivi, nonché cuciture Blu e tricolori, nonché una bandierina francese sui fianchetti dei sedili. Proprio i sedili sono dotati, sul poggiatesta, del logo Alpine, che ha ispirato questa versione sportiva. La posizione di guida, infine, è molto buona, alta il giusto senza far sentire troppo appollaiati. Grazie al divano scorrevole e a ben 27,4 cm di spazio massimo, l’abitabilità posteriore è ottima in quattro e buona in cinque persone.
L’estetica è quindi una componente fondamentale di Renault Austral, con uno stile interno ed esterno personale e moderno. Come ben sappiamo, però, un’automobile non deve solo essere bella fuori e dentro, ma anche sotto il vestito. E a livello di meccanica Renault Austral segna un altro passo avanti enorme rispetto alla precedente Kadjar. La piattaforma rimane, infatti, condivisa con la cugina Nissan Qashqai, dalla quale eredità l’ottimo pianale modulare CMF-CD dell’Alleanza. A livello di motorizzazioni, taratura e tecnologie utilizzate, però, Renault Austral introduce non poche novità. Per cominciare, Renault Austral è disponibile di serie con un sistema di sospensioni posteriori Multilink a ruote indipendenti, una soluzione ormai sempre meno adottata dai competitor. Questa scelta permette ad Austral di sfoggiare un ottimo comportamento dinamico, come vi racconterò tra poco.
Tornando sulla meccanica, dal 2022 Renault Austral sarà commercializzata in Italia con tre motorizzazioni, per una gamma totalmente elettrificata. Il motore d’accesso della gamma motori di Renault Austral 2022 è il 1.2 TCe Mild Hybrid Advanced con tecnologia 48V. Si tratta di un nuovo tre cilindri turbo che troviamo anche sulla full hybrid E-Tech, che “da solo” eroga 130 CV e 205 Nm. Accoppiato al cambio manuale a 6 marce, introduce anche nel Gruppo Renault il sistema Mild Hybrid da 48 V. Il secondo motore è, invece, il 1.3 TCe quattro cilindri turbo con un sistema Mild Hybrid a 12 V, più convenzionale. Dotato di 160 CV e 270 Nm di coppia, il 1.3 già visto su Arkana e Captur saluta, però, il cambio automatico doppia frizione EDC. Al suo posto arriva un cambio automatico CVT a variazione continua, come su Nissan Qashqai.
La star della gamma motori 2022 di Renault Austral è però la versione E-Tech Hybrid 200. Per il suo SUV di Segmento C, infatti, Renault ha deciso di lanciare la seconda generazione del suo sistema ibrido E-Tech, che su Clio, Captur, Megane e Arkana ha convinto parecchio per efficienza e piacevolezza. Austral, però, saluta il 1.6 aspirato da 91 CV per accogliere proprio il 1.2 TCe tre cilindri turbo da 130 CV e 205 Nm. Al suo fianco troviamo poi due motori elettrici. II più grande, da 68 CV e 205 Nm di coppia, è quello che muove la vettura insieme al motore termico. Quello più piccolo, da circa 50 CV, è invece di tipo HSG (High-Voltage Starter Generator): garantisce l’avviamento del motore termico, aiuta con le cambiate e con la ricarica della batteria.
Il cambio, infatti, resta l’ormai classico Multimode di Renault, una trasmissione automatica senza frizioni e sincronizzatori, con innesti a denti. Rispetto alla versione vista sulla precedente generazione di E-Tech, dotata di 4 marce per il motore termico e 2 per quello elettrico, ora il Multimode guadagna un rapporto per il 1.2 TCe, che ora può usare 5 marce. Sebbene poi i rapporti siano, sulla carta, 7, le marce di motore elettrico e termico offrono ben 15 combinazioni di utilizzo. Come in precedenza, infatti, anche Austral E-Tech si avvia esclusivamente a zero emissioni, e può percorrere fino all’80% del percorso in città a zero emissioni. Le prestazioni, poi, sono decisamente vivaci: lo 0-100 km/h è coperto in 8,4 secondi, la velocità massima è di 180 km/h e il passaggio da 80 a 120 km/h avviene in soli 5,6 secondi.
Non è possibile cambiare manualmente le marce, e compare una più moderna leva del cambio al volante, che lascia molto spazio nel tunnel centrale. Ora poi troviamo dei paddle al volante che permettono di gestire la rigenerazione su quattro posizioni, dalla meno aggressiva a quella che permette una guida a un solo pedale, tipica delle elettriche. La batteria, infine, è da 2 kWh, e ha un’autonomia maggiorata che consente di viaggiare per molti km senza arrivare a scaricarla completamente. Una delle più grandi novità di Renault Austral è però il nuovo sistema di ruote posteriori sterzanti 4Control Advanced. Mai proposto su Kadjar ma visto su Mégane e su altri modelli della gamma, il sistema 4Control è presente da oltre 15 anni sulle vetture della Losanga, ma oggi arriva alla sua terza generazione.
Ora, le ruote posteriori arrivano ad un raggio di sterzata di 5° (contro il 3,5° del passato), e girano in controfase alle basse velocità, e in fase con una sterzata di un grado alle alte velocità per migliorare la stabilità. La grande novità, poi, è la possibilità di regolare l’intervento delle ruote posteriori sterzanti su 13 livelli. Con un livello 1, Austral si comporterà come una vettura priva del sistema 4Control. Con il livello 13 inserito, la vettura aumenta parecchio l’agilità tra le curve, e il diametro di sterzata è di soli 10,1 metri, inferiore a quello della piccola Clio.
Abbiamo capito com’è fuori, com’è dentro e com’è sotto la nuova Austral. Ma, alla fine, come si guida Renault Austral E-Tech 200? Per scoprirlo siamo volati a Madrid per metterla alla prova sui monti della Sierra del Guadarrama, e complice un tempo non proprio clemente Austral ha impressionato. Il salto di qualità rispetto alla precedente Kadjar è emblematico quando si parla di vita a bordo. L’infotainment di qualità, l’abitacolo curato e ben fatto, il tetto panoramico che fa entrare tanta luce nell’abitacolo e la quantità di spazio rende l’interno di Austral un bel posto dove passare del tempo. Tutti i comandi hanno un feeling di grande qualità, che sulla versione Iconic Esprit Alpine diventa quasi lussuosa. Le finiture in pelle e Alcantara rendono volante, sedili e plancia ancora più rifinite, e le attenzioni per i passeggeri sono davvero notevoli.
La posizione di guida è buona, l’abitacolo è ben insonorizzato e le telecamere a 360°, sebbene non siano le più definite in circolazione, funzionano bene. Nei tratti cittadini, abbiamo potuto provare i punti di forza di Austral: l’asse posteriore sterzante e il sistema E-Tech. Alle andature cittadine è possibile viaggiare a zero emissioni per quasi tutto il tragitto, lasciando al motore elettrico il compito di ricaricare la batteria e dare uno sprint più vigoroso nei tratti in salita. Grazie ai suoi 205 Nm, il motore elettrico nonostante i neanche 70 CV muove bene la vettura.
Il merito è anche di un peso relativamente contenuto a 1.517 kg a vuoto, compreso il sistema 4Control Advanced. In città, le ruote posteriori sterzanti rendono un SUV da oltre 4 metri e 50 agile come un’utilitaria. Grazie ad uno sterzo poco demoltiplicato e ad una ottima modularità di freno e acceleratore, poi, Austral si rivela un’ottima auto da usare in città.La rigenerazione mi ha poi stupito: che se impostata sulla posizione più aggressiva arriva a rallentare tantissimo la vettura fino a 0 km/h. La guida tipo e-pedal che propone Austral aiuta a massimizzare la percorrenza a zero emissioni ricaricando la batteria. Questo sistema poi permette, una volta padroneggiata, una marcia fluida e senza strattoni.
Non convincono, però, le palette. Funzionano bene e sono appaganti, ma almeno sul mio esemplare bisogna schiacciare la paletta con segno – per aumentare la rigenerazione. Poco intuitivo. Appena si esce dalla giungla urbana, Austral dimostra altre doti. Il telaio CMF-CD si comporta molto bene tra le curve, rendendo questo SUV davvero piacevole tra le curve. Il sistema E-Tech si comporta benissimo quando si guida in souplesse, regalando una coppia massima combinata di 410 Nm e una guida spigliata. Le sospensioni, poi, che assorbono bene le asperità, non sono cedevoli, e nonostante non ci siano sospensioni attive convincono per la capacità di offrire comfort e guidabilità.
Quando le si tira il collo, però, lo sterzo che non ha grandi doti di comunicatività e una macchinosità del cambio Multimode quando gli si chiede tutto, soprattutto in modalità Eco, non la rendono, ovviamente, un’auto sportiva. Anche in autostrada questa macchinosità si fa vedere, con alcuni vuoti di spinta in occasione delle cambiate. Questa è però una caratteristica peculiare del sistema E-Tech e del suo cambio Multimode, che si palesa solo quando si chiede tutto alla vettura. Una situazione che, per un sistema studiato per la massima efficienza, non è mai stata nelle idee dei progettisti. Austral, infatti, con comandi molto morbidi non chiama una guida col coltello tra i denti.
Quando si viaggia tranquilli, infatti, sfruttando l’ottimo sistema Harman-Kardon da 12 altoparlanti e 485 W e il sistema di infotainment basato su Android, Austral è molto appagante da guidare. Il SUV francese è comodo, silenzioso e molto efficiente, capace di ottimi consumi. Alla guida di Austral, infatti, non è difficile ottenere percorrenze da Diesel. Nel viaggio di ritorno dalla Sierra de Guadarrama a Madrid, però, con un po’ di attenzione ho superato i 20 km/l di media su 150 km di percorso.
Grazie a ben 73 km percorsi a zero emissioni, spalmati su tutti i contesti di utilizzo, nonostante il trasferimento autostradale e gli importanti dislivelli incontrati, Austral ha ottimi consumi. Sull’Autopista iberica, poi, Austral mi ha colpito per stabilità nei curvoni più stretti, silenziosità e per la capacità di viaggiare in modalità EV anche a 120/130 km/h senza problemi.
L’importanza di Austral per Renault è nota a tutti, soprattutto alla stessa Régie. Per Renault, Austral è la vettura che inizia la Nouvelle Vague, la rivoluzione che porterà la Losanga, secondo i suoi piani, di nuovo ai vertici del segmento C, primo obiettivo della Renaulution. Dopo il lancio della Mégane E-Tech Electric, è proprio la Austral il modello che dovrà fare i maggiori numeri. E le premesse ci sono tutte.
Austral punta su un‘estetica riuscita, un’abitacolo che per qualità costruttiva, tecnologia e look non ha paura neanche delle rivali premium e una gamma motori moderna ed elettrificata. Le due stelle, però, sono il sistema 4Control Advanced e la motorizzazione E-Tech. Con queste due soluzioni a bordo, Austral passa dall’essere un ottimo C-SUV ad essere una delle più piacevoli sorprese del mercato. Dopo una Kadjar mai troppo amata, oggi Austral può diventare uno dei C-SUV più apprezzati nel panorama europeo. Le concorrenti di Renault Austral non sono poche e sono tutte agguerritissime, a partire dalla cugina Nissan Qashqai.
Ma quanto costa Renault Austral? Il prezzo d’attacco è di 32.000 euro per la 1.2 TCe Mild Hybrid Advanced in allestimento Equilibre, dotato di una buona dotazione di serie. La nostra versione E-Tech 200 Esprit Alpine, invece, ha un prezzo di 44.000 euro, che diventano 45.500 con il sistema 4Control Advanced, offerto a 1.500 euro su tutta la gamma. Si tratta di prezzi in linea con le migliori concorrenti, non più economico come per Kadjar. Per Renault, Austral non ha più bisogno di un listino concorrenziale per competere.
Il C-SUV della Losanga è infatti uno dei più piacevoli e moderni sul mercato, e lancia la sfida a tutte le rivali. Concludiamo, infatti, con le dirette concorrenti di Renault Austral, tra cui troviamo oltre alla già citata Qashqai anche le connazionali Peugeot 3008, Citroen C5 Aircross e DS 7, le orientali Mazda CX-5, Toyota RAV-4, Hyundai Tucson e KIA Sportage, ma anche Ford Kuga, Volkswagen Tiguan, Skoda Karoq, CUPRA Formentor e Opel Grandland. Grazie alla qualità costruttiva e alla tecnologia, però, Austral lancia la sfida anche alle C-SUV premium. BMW X1, Audi Q3, Mercedes GLA e Volvo XC40 sono avvisate.
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