Si avvicina sempre più il voto del 25 settembre e, tra i tanti argomenti della campagna elettorale, uno dei più discussi è certamente quello che riguarda le automobili. Dopo l’approvazione del “Fit for 55” avvenuta per volontà del Parlamento Europeo, Matteo Salvini ha deciso di proporre un referendum sul bando delle endotermiche deciso dall’Europa
Referendum motori termici: Salvini lo propone in un comizio
Matteo Salvini, leader della Lega, ha lanciato la proposta di un referendum sul bando delle automobili endotermiche deciso dall’Unione Europea qualche mese addietro. La proposta del leghista è partita nel corso di un comizio tenutosi a Rivoli, nell’hinterland di Torino, dove si è fatta la storia dell’industria automobilistica in Italia. Salvini ha detto: “Siano gli operai di Mirafiori e di tutta Italia a dire se è giusto licenziare in Italia per avvantaggiare la Cina”. Il politico lombardo non si scaglia per la prima volta contro la transizione elettrica, avendo già descritto lo stop alla vendita di auto diesel e benzina come “una follia assoluta, un regalo alla Cina ed un disastro per milioni di lavoratori italiani ed europei”.
Referendum motori termici: bisognerebbe cambiare la Costituzione
La proposta di referendum proveniente da Salvini rischia, però, di rimanere una delle tante promesse che vengono fatte durante la campagna elettorale. Il tutto verrebbe arginato dalla nostra Costituzione, la quale prevede che i referendum siano solo di natura abrogativa, propositiva e costituzionale. Dunque, per introdurre i referendum consultivi (come quello proposto da Salvini) sarebbe necessario apportare prima delle modiche alla Costituzione. Revisionarla comporterebbe un procedimento estremamente rigido e complesso, che coinvolgerebbe entrambi i rami del Parlamento e prevederebbe particolari deliberazioni e maggioranze qualificate.
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