Con un nome che richiama a una grande icona degli anni 80-90, torna la Renault 5 e lo fa richiamandone il design in maniera evidente, ma nascondendo sotto una carrozzeria retro-futuristica un powertrain totalmente elettrificato.
Se la R5 “originale” ha fatto sognare generazioni di 18enni di quegli anni, la nuova Renault 5 E-Tech Electric ha le carte per appassionare i futuri clienti della Casa della Losanga? Scopriamolo nel nostro primo contatto in anteprima, partendo dai prezzi.
Tutte le versioni della Renault 5 prevedono già una dotazione molto completa che include per tutte le versioni i cerchi da 18” (pneumatici Continental appositi o Goodyear per le 4 stagioni, quindi occhio ai prezzi per il cambio gomme), oltre al display centrale da 10”, la chiave Keyless Entry per accedere al veicolo e avviarlo, la compatibilità con smartphone wireless Android Auto ed Apple CarPlay, il freno a mano elettrico e i fari Full LED con commutazione automatica abbaglianti/anabbaglianti.
Al top della gamma c’è Iconic Cinq che propone: verniciatura bitono (non tutte le vernici), sedili e volante riscaldati (3 livelli), Easy Park Assist, sensori di ostacoli anteriori, posteriori e laterali ed una serie di caratteristiche stilistiche. Nel primo periodo di lancio in Italia, il listino prezzi della Renault 5 E-Tech Electric si compone della sola versione da 52 kWh e motore da 150 CV e dei due allestimenti più ricchi, Techno e Iconiq Cinq, ma in seguito arriveranno altre versioni, menzionate qui sotto. Il prezzo di partenza della Renault 5 da 150 CV è di 32.900 euro, con la Iconiq Cinq che si ferma appena sotto la soglia dei 35.000 euro. Ecco il recap del listino prezzi comprese le versioni da 95 e 120 CV:
Lo scoglio dei prezzi è un po’ meno importante di quanto si pensi visto l’arrivo di versioni meno potenti e dalle prestazioni inferiori (40 kWh di batteria), con motori da 95 CV (in arrivo nelle concessionarie da gennaio 2025) e 120 CV (da novembre 2024) per un listino prezzi che parte appunto dagli appena menzionati 25.000 euro.
A dispetto delle dimensioni, con una lunghezza che si ferma a 3,92 metri, con le ruote ai quattro angoli che portano sbalzi ridottissimi, la Renault 5 offre delle caratteristiche molto interessanti e la possibilità di trainare un rimorchio fino a 500 kg.
Da record, infatti, il bagagliaio, che prevede una capacità di carico a partire da 326 litri. Tutto merito della piattaforma che rende la piccola di casa Renault unica sul mercato con un pianale piatto, un passo molto lungo per le dimensioni (2,54 metri) e un peso contenuto per le auto a batteria, che ferma l’ago della bilancia a circa 1.450 kg.
Dimensioni di questo tipo che la fanno rientrare nel segmento delle B “piccole”, con 13 centimetri in meno di una Clio, e che portano a un livello di agilità molto elevato, grazie all’avantreno ottimizzato e al diametro di sterzata ridotto.
Ricapitolando le dimensioni della nuova Renault 5:
Un mix tra la R5, la Supercinque e la GT Turbo originali, la nuova 5 elettrica si pone con un forte richiamo al passato. Frontale squadrato e fari ai lati della carrozzeria, l’iconico montante posteriore molto inclinato e il posteriore, con i fari verticali uniti da una banda nera con logo Renault e il 5, numero che ritroviamo in maniera ricorrente in tutta l’auto.
Oltre al design inconfondibile, uno dei segni distintivi, infatti, è dato dal pannello posizionato nella parte alta del cofano, dove c’è un inserto con il numero 5 retroilluminato, che funge anche da indicatore della ricarica. Per il resto, dal vivo la Renault 5 conferma uno stile molto pulito, ma soprattutto originale, che unisce gli elementi retrò di cui abbiamo parlato con dettagli al passo coi tempi, come i passaruota in plastica grezza o le portiere posteriori con le maniglie incassate nel montante C.
Belli i fari anteriori e, soprattutto, posteriori, riconoscibili grazie ad una firma luminosa a LED e che richiamano nuovamente i gruppi ottici originali. I diversi disegni per i cerchi in lega da 18 pollici, presenti di serie, aggiungono un tocco in più allo stile moderno dell’auto.
Anche gli interni di Renault 5 non mancano di portare diversi richiami “vintage” con la Renault 5 dello scorso secolo. Alcuni rivestimenti nella parte centrale della plancia a cuciture verticali richiamano il denim dei jeans ed è proprio questo materiale che è stato scelto per le sue proprietà ecologiche dato che si tratta di una stoffa al 100% riciclata. Anche nel resto dell’abitacolo dominano i materiali riciclati con un pavimento che arriva ad una percentuale di riciclo pari all’80%.
Con un layout dell’abitacolo che ritroviamo in altri nuovi modelli del Gruppo (vedi Dacia Duster), tutto sembra ben curato; non mancano certo le plastiche dure, ma l’illuminazione dell’abitacolo, i diversi materiali, le forme presenti e l’ergonomia dei sedili, rendono un risultato veramente piacevole, fatto di cura per i dettagli. Anche il cielo della vettura, seppure non sia in qualche materiale pregiato particolare, propone un motivo fatto di quadri che riempie uno spazio solitamente vuoto e lasciato a sé stesso. Piace meno, come spesso oggi accade, la presenza sul volante e nella zona dell’infotainment, della plastica nera piano black, ricca di ditate e polvere già dopo pochi secondi dall’utilizzo della vettura.
La strumentazione digitale davanti al posto di guida può essere da 7″ o 10″ con 5 possibili visualizzazioni. La fascia centrale della plancia prosegue verso il touchscreen centrale da 10″ orientato verso il guidatore e piuttosto veloce e intuitivo. Bene il sistema operativo OpenR, e la navigazione, con Google Maps, dove il colosso americano gestisce anche gli altri servizi presenti, come ad esempio l’assistente vocale.
Curiosità e attenzione al dettaglio: questo schermo, in collaborazione con il quadro strumenti, accoglie i passeggeri con una sequenza di benvenuto grafica e sonora, realizzata in collaborazione con l’Ircam (Institut de Recherche et Coordination Acoustique / Musique) e con l’artista Jean-Michel Jarre, pioniere della musica elettronica, che ha anche messo a punto anche il suono esterno emesso dal veicolo elettrico quando circola a meno di 30 km/h, per avvertire i pedoni (il VSP, Vehicle Sound for Pedestrians).
Un altro aspetto che denota attenzione è che il climatizzatore si comanda comodamente con dei tasti fisici che rendono più intuitivo l’utilizzo, mentre, invece, bisogna prendere confidenza con la leva del cambio posta sul piantone dello sterzo, che inoltre non è fornita del tasto “P”, dovendosi abituare al fermare l’auto spegnendola o premendo il tato del freno di stazionamento elettrico.
Per trovare un paragone, l’abitabilità è simile a quella di Clio V, ma se davanti si sta molto bene, al posteriore se si sta in tre lo spazio è piuttosto risicato (anche se il pavimento piatto agevola il terzo occupante centrale), con un accesso alla seconda fila non esattamente agevole, ma tutto nella norma considerate le dimensioni complessive dell’auto. Se poi il guidatore e il passeggero al suo fianco non sono eccessivamente alti, lo spazio per le gambe risulta più che buono.
Sotto il cofano anteriore della Renault 5 alloggia un motore elettrico di tipo asincrono con rotore avvolto che si suddivide in tre “tagli” di potenza: 95 CV (70 kW) da 215 Nm di coppia, 120 CV (90 kW) da 225 Nm in abbinamento a una batteria da 40 kWh e 150 CV (110 kW) – 245 Nm con una batteria da 52 kWh. Noi abbiamo provato quest’ultimo powertrain, la versione oggi disponibile e prenotabile, che propone prestazioni interessanti, con uno 0-100 km/h coperto in 8 secondi e 150 km/h di velocità massima.
Dalla sorella maggiore Megane Electric e da altri modelli di segmento superiore la Renault 5 prende alcuni elementi, come le sospensioni multi-link al posteriore (all’anteriore McPherson) o il rapporto di sterzo di 13.7:1, che prende spunto da quello della Renault Megane elettrica o come anche la base, la piattaforma CMF-EV, derivata direttamente dalle CMF, termiche e non come Clio, Austral, Megane e Scenic.
Dopo pochi chilometri ci si rende subito conto della bontà del progetto. La Renault 5 si guida bene, non c’è che dire. La spinta del motore è sempre presente, anche in allungo fino almeno ai 130 km/h, anzi. Spesso e volentieri ci si trova con una notevole coppia da scaricare, tagliata in maniera puntuale dal controllo di trazione (non si puó disattivare), ma con quel filo di slittamento della ruota che dona un po’ di sportività.
Le modalità di guida che fanno la differenza sono Eco e Sport, con la Comfort che si pone tra le due, insieme alla consueta “Perso”. Nella prima il pedale dell’acceleratore diventa “pesante” e poco reattivo, quasi a invogliarti a non premerlo troppo, mentre nella drive mode più frizzante, l’auto sa essere anche abbastanza affilata, accompagnata da uno sterzo abbastanza preciso e leggero, in un buon mix per la guida di tutti i giorni e qualche curva ben affrontata.
L’assetto regala quel rollio che comunica cosa accade alle ruote – soprattutto anteriori – permettendo anche alla R5 elettrica di non essere esageratamente rigida tra le buche cittadine e gli avvallamenti dell’asfalto. Le gomme apposite 195/55 R18 (occhio che sono prodotte appositamente da due case, Continental per le estive e Goodyear per quattro stagioni), aiutano la buona tenuta in curva, donando alla vettura in fin dei conti un buona indole in base alla situazione in cui ci si trova.
Il sottosterzo, quindi, praticamente non si avverte, mentre un leggero allargamento del posteriore in frenata aiuta un ingresso più efficace e un’uscita fluida, coadiuvata dai sistemi di assistenza in maniera precisa. Manca, invece, una vera e propria frenata rigenerativa che porta alla guida one-pedal; è, infatti, presente solamente la classica “B” che aumenta la potenza del freno elettrico, ma senza mai fermare completamente la vettura. Un peccato, ma al quale in Renault assicurano porranno rimedio.
A proposito di carica, è presente di serie su tutte le versioni un caricabatterie da 11 kW e con questa potenza, la batteria da 52 kWh si ricarica dal 15 all’80% in 3 ore e 13 minuti. La potenza massima arriva a 100 kWh e in questo caso la “5” impiega 30 minuti per passare dal 15% all’80%.
La nuova R5 elettrica si rivela concreta anche dal punto di autonomia e consumi, dove l’autonomia dichiarata nel ciclo WLTP fino a 410 km sembra piuttosto realistica, con un consumo nel nostro test drive di circa 200 km pari a 13 kWh per 100 km. Ci riserviamo di verificare al meglio la sua efficienza in un long test della vettura, ma le premesse per ora sono buone.
Insomma, la Renault 5 elettrica piace e convince praticamente sotto tutti gli aspetti, ma rimangono due incognite: il prezzo alto è uno scoglio non da poco, che solo in parte le versioni meno performanti potranno colmare. Il secondo ragionamento segue, invece, quello della razionalità: la R5 elettrica è ben studiata e ben progettata, prodotta in Francia e già con tanti fan in tutta Europa. Tutto questo basterà? Soprattutto, quanto sarebbe stato ampio il successo di un modello così ben riuscito se fosse stato equipaggiato con un motore termico?
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