Lo sapevate che Madonna, ma anche Taylor Swift quando si esibisce in Europa e il mito nostrano Vasco Rossi sono grandi affezionati utilizzatori della Mercedes Classe V? Certo, non sono loro a guidarlo, ma sono ben lieti di farsi trasportare qui e là in vista dei concerti. Si dice che Madonna, ogni volta che viene in Italia, lo richieda espressamente di colore nero. La verità sta, come sempre nel mezzo, ma con questa curiosità è cresciuta anche il nostro interesse di metterci al volante, e non solo, della Mercedes Classe V 2024, completamente aggiornata ma ancora fedelessima al Diesel. Un Diesel che meriterebbe una statua per il livello di efficienza raggiunto, anche su un veicolo che proprio leggero non è, specie nella versione più lunga delle tre in commercio.
Nello specifico, la nuova Classe V si differenzia in tre dimensioni tra la versione Compact (4,89 metri), Long (5,14 metri) ed Extralong (5,37 metri). Noi, in questo primo contatto nei dintorni di Roma, non fatevi ingannare dalle foto che provengono dalla cartella stampa internazionale, abbiamo provato il Diesel 250 d, motorizzata con il validissimo 2.0 da 197 CV. Auto ovviamente in voga tra i vip quando devono spostarsi ma anche la più richiesta da NCC con esigenze di spazio e da hotel di lusso per gli spostamenti dei loro ospiti. Con questo restyling Classe V si rifà il look, con le due versioni Exclusive e Avantgarde (le vedete in foto di copertina una a fianco all’altro) che sono le più richieste dai clienti della Stella a tre punte.
Noi Classe V l’abbiamo provato fuori Roma sia alla guida, per capire la bontà dei suoi consumi in tangenziale (raccordo anulare) e sull’autostrada A1, ovviamente a velocità da codice nei due casi differente. Poi ci siamo accomodati sulle sue poltrone in una versione dotata di questo optional: sì perchè Classe V può trasportare fino a 8 passeggeri o perdere un posto nella fila centrale o, ancora, installare 4 poltrone in modalità salotto. Grande possibilità di personalizzazione e grande comfort sia alla guida sia comodamente seduti dietro. Da ogni lato la si guardi, questa nuova Mercedes Classe V non può far altro che riaffermare la sua forza.
Il punto focale è un altro: Mercedes non sta abbandonando l’elettrico come qualcuno vuole sostenere ma continua a credere in un approccio multi-energetico. Anche nella famiglia dei van, quindi, è attesa una nuova piattaforma dedicata (VAN.EA) entro il 2026 ma si continua fortemente a credere nel Diesel, qui offerto in tre varianti di potenza.
Diesel o elettrico? Cosa cambia con i prezzi e le potenze
Partiamo dalla base, visto che qui parliamo del restyling sia di Classe V sia di EQV. In primis, l’interessante versione Diesel monta il motore OM654, un 2 litri da 163 CV (220d), 190 CV (250d) e da 237 CV (300d), quest’ultimo anche con la trazione integrale. EQV, invece, si differenzia tra la 250 e la 300: non cambia la potenza (150 kW, coppia max 365 Nm) bensì la batteria: la 250 monta il pacco da 60 kWh con autonomia nel combinato WLTP di 236 km, la 300 l’accumulatore da 90 kWh (363 km nel ciclo WLTP).
Ovviamente c’è una sostanziale differenza di prezzo tra EQV e Classe V. Quest’ultima parte da 64.790 euro (iva e MSS incluse), il van elettrico attacca a 91.635 euro. Differenza importante di prezzo, è oggettivo, ed ecco perché nascono le offerte dedicate. Interessante lo studio che ci ha mostrato Mercedes durante la conferenza stampa. Si calcola che, tolta ovviamente la differenza di prezzo che si può ridurre accendendo un noleggio diretto con Mercedes-Benz Italia, tra poco vi spiego, per circa 20.000 km annui si spendono 616 euro caricando a casa con l’ausilio di un impianto fotovoltaico, 1.640 euro con una wallbox domestica e ben 3.290 euro calcolando la media del costo dei caricatori pubblici, dove le HPC hanno già superato l’euro al kWh. Il Diesel si posiziona a metà: una V 250d costa all’acquirente 1.950 euro di carburante all’anno, una 300d 2.400 euro. L’elettrico è quindi più versatile, ma bisogna partire attrezzati. Sulle qualità del Diesel, beh, esiste per questo motivo il nostro primo contatto.
Ricapitolando i prezzi della Mercedes Classe V 2024 (prezzo d’attacco, IVA e MSS incluse):
- Mercedes Classe V 250d: da 64.790 euro
- Mercedes EQV 250: da 91.635 euro
Non finisce qui: l’offerta commerciale prevede questo schema che vi riassumiamo in tabella per una maggiore chiarezza. Parliamo del noleggio full service
Classe V 220d Avantgarde Compact | EQV 300 Long |
Rata: 799 euro + IVA | Rata: 890 euro + IVA |
Anticipo: 9.500 euro + IVA | Anticipo: 11.000 euro + IVA |
Durata/chilometraggio: 48 mesi/80.000 km | Durata/chilometraggio: 48 mesi/80.000 km |
Quanta comodità dentro, ma occhio alle versioni. La mascherina cruciale per “riconoscerlo”
Sì, ma come cambia dentro e fuori la nuova Mercedes Classe V? Beh fuori si riconoscono importanti differenti soprattutto a livello della calandra: la Exclusive ha innanzitutto la stella a tre punte sul cofano e rinuncia al logo al centro del muso, la Avantgarde ha al contrario il logo al centro e la mascherina con i pin cromati che conferiscono più eleganza e premiumness, sensazione di van di lusso per tradurla in italiano. Al contrario, la EQV ha la calandra completamente chiusa, come potete osservare anche voi.
Lo vedete anche voi dalla foto dell’abitacolo, la parte che cambia di più sempre mettendo in primo piano lo spazio e il comfort. La plancia, infatti, ospita il sistema MBUX aggiornato (due schermi affiancati da 12″), nuovo volante e nuova disposizione di bocchette e comandi fisici: tutto a portata di mano. Molto ricercati i materiali. Da record la capacità del bagagliaio: pensate che in versione extralong rimuovendo la seconda e la terza fila si ottengono 5.010 litri di spazio utile, e mantenendo le tre file si ottengono comunque 610 litri.
La versione da noi provata montava le due poltrone separate sulla seconda fila: detto che viaggiare con il sedile reclinato e un valido appoggio per le gambe è una sensazione che non avevo mai vissuto prima, sono ampie le regolazioni e ho trovato validissima la presenza di un pozzetto per i piedi, almeno per me che supero di poco il metro e ottanta. Un tasto, infine, permette di tornare in posizione standard in pochi secondi. Se volete schiacciare un sonnellino su un MPV, ovviamente da passeggeri, non penso ci sia miglior modo al mondo che su queste vere e proprie poltrone.
Alla guida della Mercedes Classe V 2024 Diesel: con il 2.0 da 190 CV consumi ridicoli nel suo habitat naturale
Non a caso ho scelto per questo primo contatto a bordo della Mercedes Classe V 2024 il Diesel di mezzo, il 190 CV adatto a tutti gli usi. Viene privilegiato il comfort, questo è il suo scopo, ma è incredibile che un 2 litri possa muovere così bene un veicolo comunque importante di dimensioni e possa farlo consumando così poco. Pensando al suo utilizzo standard, che può essere il VIP da trasportare dall’aeroporto all’albergo o un shuttle service che più o meno compie sempre gli stessi tragitti, uscendo da Roma il consumo istantaneo a 100 km/h segnava un promettente 4,5 l/100 km, equivalenti a 25 km/l! Poco più di 6 l/100 km a 130 km/h, dove i fruscii inesistenti e la fluidità di marcia, oltre alla necessaria coppia per compiere un sorpasso, completano il quadro. Diciamo che in tangenziale, dove la velocità è per legge limitata a 110 km/h, guidare un MPV potendo coprire 20 km con un litro di gasolio è quasi sorprendente.
Non posso esprimermi su EQV, non disponibile per questa prova. Classe V non ama strafare, in quel caso il Diesel penetra fin troppo in un abitacolo già ottimizzato in termini di insonorizzazione. Un difetto? Non potevo non trovarlo e si tratta del freno, un po’ spugnoso. Per attivare l’autohold, inoltre, va premuto a fondo. Infine, la trazione è posteriore ma la stabilità non è mai in discussione: pur essendo costruiti sulla stessa piattaforma, il motore elettrico della EQV è montato davanti.