Il tempo è inesorabile e porta con se cambiamenti piacevoli e meno graditi. Abarth purtroppo non è esente da ciò e dopo 75 anni, non si direbbe ma è questa l’età del brand dello scorpione, il Marchio di Stellantis vede in gamma una versione di 500 termica al fianco di una elettrificata, ma ben presto la prima lascerà il posto ad un marchio 100% elettrico con l’arrivo della 600e.
Abbiamo detto la 500, ma sarebbe sicuramente più corretto dire 695, un numero che nel mondo del brand dello Scorpione ha un significato ben preciso: a questo codice identificativo si abbinano i modelli più performanti di Abarth, tutte le serie speciali. Pertanto prima di pensionare totalmente il motore endotermico Abarth ci regala un’edizione limitata dell’Abarth 695 con la quale vuole celebrare 75° anniversario del brand e allo stesso tempo rendere omaggio al motore T-Jet, pietra miliare del Marchio su quasi tutti i modelli della rinascita. È quindi con 1.368 esemplari, lo stesso numero della cilindrata in cm3 del 1.4 turbo, che lo Scorpione tributa l’evento, una versione rara e speciale con una livrea inedita e sicuramente vistosa.
Dopo tante versione da noi provate, è ora quindi “del canto del cigno” del modello che ha rappresentato il successo del Brand negli ultimi anni: la Abarth 695 75° anniversario. Potente, esteticamente appariscente e sempre emozionante da guidare; la più ambita. Una serie speciale fatta a regola d’arte non può privarsi di un’iconica livrea, proprio come quella di cui è dotata la 75° Anniversario, arricchita da un logo dedicato sia all’interno che all’esterno, per impreziosire ulteriormente i viaggi degli appassionati del marchio.
Scopriamo com’è, come va forte e quanto suona la Abarth 695 75° anniversario nella nostra prova su strada.
La nuova Abarth 695 75° Anniversario è vistosa, ma rappresenta alla perfezione lo stile che il brand si è creato in questi 75 anni. L’ultima nata è la prima a essere adornata con uno scorpione che ricopre l’intero tetto, risaltando sulla livrea total black grazie al suo corpo dorato, creando un contrasto che cattura inevitabilmente l’attenzione. La nuova Abarth 695 75° Anniversario è stata arricchita con vari dettagli che ne accrescono l’unicità, come i vetri privacy, i loghi Abarth dorati su entrambi i lati e le originali decalcomanie 75° Anniversario a forma di testa di pistone. Peccato abbia dei fari alogeni e non dei led o xeno, non più disponibili a listino, pertanto il color matching tra bianco della luce diurna e giallognolo dell’abbagliante non fa molto vettura moderna. Vi è da dire però che questa serie speciale è dotata di esclusivi cerchi in lega color oro da 17” e di un sistema frenante ad alte prestazioni che da soli fanno dimenticare il resto.
Salendo a bordo della nuova Abarth 695 75° Anniversario si viene accolti da un abitacolo che d’accordo è sicuramente agée, ma nel quale gli abili designer hanno creato un ambiente esclusivo e accattivante, come dimostra il cruscotto in Alcantara nera di alta qualità e i sedili in carbonio specifici di Sabelt con cuciture personalizzate e nella moderna reinterpretazione del logo 75°, ispirato alla vettura storica.
L’equipaggiamento, non più all’ultimo grido, ma comunque sempre valido, comprende una Radio DAB da 7″, un display digitale TFT da 7″ e la connettività Carplay e Android Auto, insieme al climatizzatore automatico monozona, al sistema audio Beats e di navigazione.
Insomma gli interni della Abarth 695 rimangono e rimarranno a lungo un perfetto esempio di stile, su una vettura compatta, anche sono rimasti indietro a livello tecnologico rispetto alla concorrenza. Un vero peccato, anche se vi è una minima offerta di connettività grazie alle funzionalità Mopar Connect, che includono My:Assistant, My:Remote Control, My:Car e My:Journey.
A bordo infine si sta seduti in alto, ma ben contenuti grazie ai noti e ottimi sedili Sabelt, che però come sempre, non si possono regolare a portiera chiusa per mancanza di spazio e che stancano nei lunghi viaggi, e sono adatti a “sparate” o pistate, più che a lunghi trasferimenti. Dietro lo spazio è adatto a due bambini o fugaci passaggi ad amici e parenti. Il bagagliaio di Abarth 695, infine, rimane molto compatto con 185 litri di capacità minima, adatto solo per un weekend in due persone, ma piuttosto sfruttabile grazie ad una forma squadrata. Alla fine non è un auto che si compra per caricare oggetti o per la famiglia…
Il noto 1.4 T-Jet sovralimentato dal turbocompressore Garrett GT 1446 eroga una potenza di 180 CV e una coppia di 250 Nm a 3.000 giri/min. Le prestazioni sono allineate alle 695 e quindi ottime per la mole ridotta della vettura: si raggiunge una velocità massima di 225 km/h e si accelera da 0 a 100 km/h in soli 6,7 secondi. Rispetto alle meno potenti 160 CV, con turbina IHI, la grossa turbina Garrett GT1446 porta si un incremento del “fiato” e quindi più potenza e più allungo, ma di contro risulta meno pronta ai bassi regimi, per poi scatenarsi con maggior cattiveria a 3.000 rpm: i nostalgici dei turbo anni ‘90 apprezzeranno. Nonostante le sole cinque marce, però, grazie ad un peso ridottissimo di 1.140 kg in ordine di marcia e alla potenza del suo motore, l’Abarth 695 è un’automobile decisamente veloce e sprintosa.
Il propulsore Abarth 595 Competizione è abbinato al solito cambio meccanico a 5 marce, posizionato in alto, come sulle versioni tradizionali e questo agevola la guida più cittadina, ma si presta alla perfezione anche durante la guida sportiva, facendosi trovare sempre a portata di mano, un po’ in stile rally. Si conferma anche sulla Competizione l’ex tasto Sport, che ora si chiama modalità Scorpione, in grado di modificare oltre al sound anche l’erogazione della coppia (overboost del turbo), la taratura del servosterzo, la risposta dell’acceleratore e l’intervento dell’ESP. Quest’ultimo diventa meno invasivo, ma, come tradizione, non è mai totalmente disinseribile.
Accortezze tecniche di tutto rilievo miste a un motore che ha fatto la storia del Marchio e che, per l’occasione, potrebbe davvero rappresentarne il canto del cigno. Lo sterzo, seppur il volante sia troppo poco verticale nei confronti del pavimento, è mediamente preciso e diretto e, soprattutto, comunica bene quello che sta succedendo alle ruote anteriori, anche se non potete aspettarvi uno sterzo davvero sportivo, principalmente a causa di una eccessiva demoltiplicazione, oltre alla mancanza della regolazione in profondità. In modalità Scorpione il carico è “maschio” come nella guida di un tempo e a cui non siamo più abituati sulle sportive moderne.
Non male l’azione del TTC elettronico (Torque Transfer Control), presente fin dalle prime Abarth 500. Il risultato è un “contro sottosterzo” in uscita di curva che porta il muso dell’auto a stringere la traiettoria per tenervi in strada e a volte lo fa anche troppo. Due mani sempre sul volante è, quindi, più di una raccomandazione, anche – o forse meglio dire soprattutto – in fase di accelerazione. Sempre in tema di assetto, la Abarth 695 essesse, come le altre versioni più performanti è stata dotata degli ammortizzatori posteriori Koni FSD a frequenza selettiva, che si irrigidiscono in curva (basse frequenze di cassa) e si ammorbidiscono nelle buche (alte frequenze di pompaggio). Il risultato è un assetto con rollio e beccheggio molto ridotti, però la rigidità in città si sente e vi consigliamo caldamente di fare attenzione agli avvallamenti.
Abbiamo già tessuto le lodi degli impianti di scarico firmati Abarth e continuiamo orgogliosamente a farlo. Il Record Monza nello specifico è uno dei nostri terminali preferiti. Qui si aggiunge la valvola attiva, che suona bene ad ogni “wild throttle” o apertura di gas. Dopo le evoluzioni arrivate nel tempo (oggi si è arrivati al doppio scarico sovrapposto), la 695 continua a destarsi e farsi riconoscere a occhi chiusi con un bel brontolio, un sound pieno ai bassi e uno strillo molto piacevole agli altri, con scoppi e scoppietti in rilascio e in cambiata. Un grande piacere per le nostre orecchie, anche grazie al modo in cui il suono pervade l’abitacolo, solo in seconda marcia il sound è più deludente del previsto, probabilmente per rispettare la severa normativa di inquinamento acustico.
Molto bene la frenata dell’impianto firmato Brembo, con pinze fisse monoblocco a 4 pistoncini, con dischi ventilati e forati da 305×28 mm. Attenzione, però, che la potenza è tanta e quando si “inchioda”, il posteriore tende ad alleggerirsi e ad allargare, agevolando sì, l’ingresso in curva, ma occhio a non esagerare, perché il passo corso la rende molto reattiva a questo tipo di sollecitazioni.
Infine, una piccola menzione riguardo i consumi: la Abarth 595 Competizione in realtà non è un’auto troppo assetata. Ad andature normali si riesce a tenere il computer di bordo sui 10-12 km/litro, ma se si guida in maniera più allegra la media si attesta sui 7 km/l. In ogni caso, il piccolo serbatoio da 35 litri è in grado di rincuorarvi ogni volta che andrete a fare benzina.
Infine, nella guida di tutti i giorni, il turbo lag (il ritardo di risposta del turbo) molto pronunciato, unito alle sole cinque marce portano ad una guida un po’ nervosa, soprattutto in città. Ci si trova così costretti a tirare un po’ più le marce, e ad adottare uno stile di guida piuttosto irruento. Peccato solo per la frizione, poco modulabile e dalla corsa che costringe a qualche giorno di adattamento.
Scarso invece il raggio di sterzata, che soffre dei grossi pneumatici da 205 mm su cerchi da 17”. Le manovre, nonostante le dimensioni ridotte, sono sempre piuttosto complicate. Dove l’Abarth 695 75° Anniversario risulta meno confortevole è in autostrada: qui la rumorosità è accentuata e il rumore di rotolamento e fruscii ben avvertibile. Unito a dei sedili non troppo morbidi, i trasferimenti più lunghi possono esser dei patimenti, se non siete veri appassionati. Inoltre gli ADAS sono inesistenti, con la mancanza di retrocamera, Cruise Control, anche passivo, e mantenimento di corsia; si ringrazia il costruttore per la presenza dei sensori di parcheggio posteriori che aiutano non poco nella manovre.
La gamma Abarth parte da un prezzo di 26.800 euro per la 595 Performance da 165 CV ai 30.100 euro per la 695 180 CV, Aggiungendo altri 2.000 euro si ha la versione Cabrio.
Indine si arriva al top di gamma, con le 695 75° Anniversario, oggetto del nostro test, al prezzo di 37.900 euro. Non certo pochi per la piccola scorpioncina, ma molte delle dotazioni sono di serie come i cerchi in lega da 17″ Oro e Sabelt neri con guscio in carbonio, oltre allo Scarico Record Monza Sovrapposto con valvola attiva e al Kit estetico 75th Anniversario.
A questo punto allora la domanda sorge spontanea? Perché spendere tutti questi soldi per una 695 con livrea Anniversario? Beh sicuramente il Cinquino è da sempre un’auto che fa divertire come nessun’altra. Che rende qualsiasi tragitto non un mero spostamento da punto A a punto B, ma un divertimento. E poco importa che ormai abbia 15 anni alle spalle, rimane sempre un bel “ferro” quando si tratta di divertirsi. Vale l’acquisto? Sicuramente il futuro di Abarth sta entrando in acque non certo calme, volendo puntare tutto e per tutto sull’elettrico. Ecco perchè vetture così diventano interessanti oggetti per i collezionisti e il mondo dell’usato.
Concorrenti della Abarth 595 Competizione? Semplicemente non ci sono auto così compatte e con così tanti cavalli. L’unica competitors rimasta era la Suzuki Swift Sport, che si sta recentemente rinnovando e non risulta più a listino. Certo a questo prezzo la Mini Cooper S potrebbe essere un alternativa da considerare, visto che quasi incredibilmente per 204 CV si paga un prezzo base di 31.900 euro.
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