Dopo l'unveiling internazionale sulle strade della Costa Azzurra, dove sono state scattate le foto che vedete a corredo di questo articolo, da Milano a Lodi, e ritorno, abbiamo guidato la nuova Leapmotor B10 per questo primo contatto sulle strade italiane. Un oggetto su ruote che merita un'attenzione particolare, e i motivi sono almeno due: lei è il C-SUV cinese di Stellantis, grazie alla partnership tra il colosso italo-francese e la Casa cinese, e poi il prezzo: parte da 29.900 euro, roba da far impallidire la concorrenza.
Per capire perché la B10 è importante bisogna prima guardare il contesto. Leapmotor è uno dei marchi emergenti più interessanti della nuova ondata cinese, e oggi può contare su una spinta decisiva: l’alleanza con Stellantis, che ha creato una nuova joint venture dedicata proprio a rendere queste auto competitive e presenti sui mercati globali, Europa inclusa. Significa poter contare su una rete di concessionari strutturati, sulla ricambistica, sull'assistenza, senza quel tarlo che riguarda tanti clienti che si affacciano alle auto orientali per spendere meno.
La B10 segue la C10 e la T03, l'elettrica più venduta d'Italia, e si posiziona nel segmento dei SUV medi, tra i più richiesti. Un modello pensato per entrare nelle scelte concrete delle famiglie europee, non per restare confinato nelle nicchie. Ora è elettrica, sì, ma presto arriverà anche con il range extender già utilizzato sulla più grande C10 REEV, anche se in forma diversa. Per me che l'ho provato andando da Milano al Salone di Monaco lo scorso settembre, aumenta ancora di più l'aspettativa.
Il punto è che qui non si parla di un'auto “economica” in senso riduttivo, ma di una vettura che prova a ridefinire il rapporto tra valore e prezzo. Perché sì, la B10 parte da 29.900 euro, e non si parla di incentivi visto che sono già finiti. Ed è proprio questo a fare impressione, soprattutto in un momento in cui i SUV elettrici generalisti ormai sfondano spesso e volentieri quota 40.000 euro anche nelle versioni base.
Design esterno: sobrietà moderna, senza stravaganze
Esteticamente la Leapmotor B10 sceglie un linguaggio pulito, adulto. Il frontale è caratterizzato da sottili luci diurne a LED, collegate visivamente a un cofano liscio e privo di eccessi. Le fiancate scorrono senza spigoli marcati: l’effetto è quello di un’auto dal design fluido, equilibrato e maturo. Dietro, la barra luminosa orizzontale collega i due gruppi ottici e regala un tocco contemporaneo che oggi sembra diventato un marchio di fabbrica di molti brand cinesi, ma qui funziona bene, perché non è esagerata.
Se proprio si deve trovare un dettaglio meno riuscito, forse i cerchi da 18" non riempiono visivamente i passaruota quanto ci si aspetterebbe. Ma parliamo di una valutazione estetica, non funzionale: in realtà contribuiscono al comfort e ai consumi, che sono due punti forti del modello.
Le dimensioni? 4,51 metri di lunghezza, perfettamente in mezzo tra i segmenti C e D. Tradotto: grande come Hyundai Kona Electric, Renault Scenic E-Tech o Peugeot e-3008, ma spesso più spaziosa.
Interni: tanto spazio e comfort, materiali onesti
Dentro la B10 colpisce subito lo spazio. Davanti si sta comodi, anche grazie al tetto panoramico in vetro che porta molta luce a bordo ma la cui chiusura e apertura si regola solo dallo schermo centrale. La vera sorpresa è dietro: il passo lungo permette ai passeggeri posteriori di avere spazio quasi da berlina, soprattutto per le gambe.
Il bagagliaio offre 436 litri di capacità di base, espandibili fino a 1.415 litri abbattendo i sedili, a cui si aggiungono 50 litri di frunk utile per cavi e accessori. La qualità dei materiali è coerente col prezzo: plastiche rigide diffuse, ma ben assemblate, e pelle sintetica gradevole al tatto. Il lusso non è l’obiettivo: qui domina la funzionalità.
I sedili, però, sono un colpo da maestro: regolazioni elettriche, riscaldamento e ventilazione, tutto di serie sulla versione base. A 29.900 euro, semplicemente impensabile altrove.
L’infotainment ruota attorno a un touchscreen da 14,6” con processore Snapdragon, fluido nella maggior parte delle situazioni. L’unico vero limite è l’assenza (temporanea) di Apple CarPlay e Android Auto, in arrivo via aggiornamento OTA nei prossimi mesi.
Su strada: confortevole, silenziosa e… sorprendentemente matura
La B10 monta un motore elettrico posteriore da 160 kW (218 CV) e 240 Nm, per uno 0-100 km/h coperto in 8 secondi e una velocità massima di 170 km/h. Numeri equilibrati, non da sportiva, ma perfetti per l’uso quotidiano. Erogazione molto fluida e regolabile su tre livelli, così come lo sterzo e l'intensità della frenata rigenerativa, rendono questa cinese diversa dalle altre. Ok, l'impostazione è chiaramente ripresa da Tesla ma qui funziona particolarmente bene, complice le migliorie apportate dai tecnici di Stellantis a Balocco durante la fase di omologazione. Sì perchè molte cinesi arrivano tarate e settate sui gusti non europei. Questo aiuta a contenere i costi, a spedire navi piene di macchine pronte a riempire i piazzali. Leapmotor ragiona diversamente: per vendere in Europa serve il prezzo giusto, e ci siamo, ma anche un'auto piacevole da guidare. Pensare che il debutto è avvenuto nel 2024 fa capire i margini di miglioramento di questo brand, specie ora che nei prossimi anni arriveranno diversi modelli di cui molti, e qui viene il bello, ibridi.
Tornando alla B10, la batteria LFP da 67 kWh promette fino a 434 km WLTP. Durante la prova, con consumi stabilmente intorno ai 14 kWh/100 km, una percorrenza reale di oltre 400 km è assolutamente credibile. La ricarica arriva fino a 168 kW in DC e 11 kW in AC. C'è anche la batteria da 57,2 kWh, circa 350 km con una ricarica. Fatto 30, facciamo 31: per il prezzo conviene puntare sulla batteria più grande.
Mi piace tornare sull'assetto perchè avendo provato diverse cinesi di varie marche, tutti tendenti eccessivamente al morbido e a una risposta labile dello sterzo, la B10 è composta, progressiva, prevedibile. Assorbe le asperità in modo morbido ma non ondeggia, non fa sentire eccessivi trasferimenti di carico e trasmette una rilassatezza sincera, non artificiosa. Lo sterzo, per l'appunto, è tutto fuorchè sportivo, lo definirei molto coerente con un SUV di questa tipologia (e peso). La sensazione generale è di un’auto studiata per far viaggiare bene, non per stupire al semaforo.
Prezzi Leapmotor B10 e conclusione
Leapmotor B10 Life: da 29.900 euro
Versione full optional Design: 33.400 euro
In un mercato dove spesso “elettrico” significa “costoso”, la B10 arriva come una dichiarazione di intenti: comfort, autonomia reale, dotazioni ricche, design maturo e una guida migliore della media delle elettriche cinesi della stessa fascia. La Design aggiunge portellone elettrico, sedili raffrescati e vetri posteriori oscurati. Rimangono esclusi solo i colori della carrozzeria.
Non è un’auto che vuole impressionare a forza. È un’auto che funziona. E nel 2025 questo vale molto più di mille cromature.