Guidare una Porsche è sempre un’esperienza unica. Dalla Macan alla Boxster, il DNA delle vetture provenienti da Stoccarda rimane sempre lo stesso. Quando si parla di 911 però, si affronta un mondo a parte, quello della prima supercar sfruttabile quotidianamente. Ecco, la Porsche 911 Carrera GTS rappresenta una delle massime espressioni di questa filosofia, portata all’estremo.
Sulle strade della Mille Miglia abbiamo potuto verificare che questo leitmotiv detta legge ancora oggi ed è probabilmente ancora più concreto dall’avvento del turbo su tutta la gamma delle nuove 991. La protagonista del nostro ultimo test drive in anteprima è la 911 Carrera GTS 2017, che è stata rinnovata principalmente grazie alla sovralimentazione della doppia turbina.
GTS, 3 lettere che nel 1963, con la 904, videro per la prima volta la luce su uno dei modelli teutonici e che da allora coniugano performance da gara alla consueta versatilità nell’utilizzo quotidiano. Dagli anni sessanta ad oggi ne sono state scritte di pagine di storia del Marchio e dal 2011 abbiamo visto la prima applicazione della sigla GTS su una 911.
Disponibile in versione coupé, cabrio o Targa, la Porsche 911 Carrera GTS, garantisce un look più aggressivo, più “sfrontato”. Il muso propone il classico aspetto potente alla vettura, oltre a fornire una maggiore aerodinamica, grazie al nuovo “labbro” anteriore. Nella parte laterale, le prese d’aria migliorano l’afflusso d’aria, caratterizzando i modelli GTS, mentre i cerchi richiamano fortemente il mondo delle corse, attraverso i cerchi da 20” della 911 Turbo S verniciati in colore nero (satinato-lucido) con serraggio centrale.
Scorrendo verso il posteriore si nota una maggiore larghezza del lato B rispetto alla Carrera S – precisamente di 4,4 cm – a tutto vantaggio della dinamica di guida, alla quale contribuisce anche lo spoiler elettrico dotato di un movimento più pronunciato, e dal quale ne deriva una migliore deportanza.
I gruppi ottici meritano una menzione particolare, grazie al design ben riuscito dei fari Bi-Xenon (optional i full LED), dotati delle luci diurne a 4 LED e, soprattutto, la fascia di raccordo luminosa, sempre a LED, riservata ai modelli con trazione integrale.
Assodato che il comfort nella guida cittadina rimane uno dei punti cardine di quasi tutte le 911, la sportività esclusiva di questa versione vede diversi dettagli dedicati e una serie di materiali che confermano l’attenzione particolare che c’è dietro al mondo GTS.
Si parte dalla scritta del modello in colore nero sul listello sottoporta e si prosegue con l’ampio utilizzo di Alcantara, ad esempio per il cielo dell’abitacolo. A sottolineare l’impronta più sportiva di questa 911, c’è la possibilità di rimuovere i sedili posteriori.
Per questo modello è anche disponibile il pacchetto GTS per gli interni, che aumenta la presenza dell’Alcantara, come su volante e cambio, aggiunge elementi in colore a contrasto rosso carminio o argento rodio e propone le scritte GTS sui poggiatesta, ricamate in colore a contrasto, come le cinture di sicurezza e il quadrante del contagiri. La fibra di carbonio contribuisce ad avvicinare la GTS al mondo delle corse ed è disponibile per le modanature del cruscotto, sulle porte e sul tunnel centrale.
Oltre ai diversi miglioramenti in termini di design ed equipaggiamento, la principale novità riguarda il cuore pulsante di questa 911 GTS. Si tratta, infatti, del turbo che debutta anche su questa gamma, dopo essere stato rivisto nelle turbine e nella pressione.
Il risultato è stato un incremento di potenza di 30 cavalli e 50 Nm rispetto alla Carrera S, per una potenza massima di 450 CV e 550 Nm di coppia, disponibili già dai 2.150 giri/min e con il limitatore posto oltre i 7.000 giri.
Il 3.0 a 6 cilindri biturbo permette alla 911 Carrera 4 GTS da noi provata, con trazione integrale, cambio a doppia frizione Porsche Doppelkupplung (PDK) opzionale e il Launch Control attivato, di passare da 0 a 100 km/h in 3,6 secondi e raggiungere la velocità massima di circa 310 km/h.
Il motore boxer, che ha ricevuto una scarica di potenza derivata dalla sovralimentazione, è veramente instancabile. La spinta è sempre vigorosa, senza “vuoti” e capace di coinvolgere maggiormente rispetto al passato, anche se probabilmente ha reso più semplice portare la vettura verso i propri limiti.
Questi ultimi, però, sono posti veramente in alto e per raggiungerli bisogna necessariamente agire sulla rotella che gestisce i quattro profili di guida. Si parte da Normal, si sale a Sport e si arriva a Sport Plus, passando per la configurazione Individual. Da provare il tasto al centro di questo manettino, denominato Sport Response, che garantisce una sorta di overboost e il massimo delle performance della 911 per circa 20 secondi.
Il PDK rappresenta sempre una garanzia quando ci si siede dietro al volante di una Porsche, grazie ad una precisione ed un’efficacia con pochi eguali nel mondo automotive. Bisogna, però, ammettere che il manuale a 7 rapporti, che propone in alternativa la GTS, rappresenta un’offerta più che interessante, capace di portare il coinvolgimento di guida in una sorta di viaggio del tempo, mantenendo sempre una precisione e una velocità negli innesti degne di nota.
Da sempre le 911 dotate della trazione integrale sono le vetture più equilibrate e precise, merito del Porsche Traction Management (PTM) che fornisce la distribuzione della forza motrice adattandola alle diverse condizioni atmosferiche e del fondo stradale, utilizzando una frizione a lamelle con comando variabile e controllo elettronico, che ripartisce istantaneamente la forza motrice fra l’asse posteriore, sempre in trazione, e l’asse anteriore.
Ad una trazione sempre ottimale, la 911 Carrera 4 GTS unisce il PASM, un sistema di regolazione elettronica degli ammortizzatori che regola costantemente la forza di smorzamento per ogni singola ruota in base alle condizioni della carreggiata e allo stile di guida. Inoltre, questo telaio sportivo abbassa la carrozzeria di 10 mm, che uniti agli altri 10 mm di ribasso previsti per questa versione, porta in totale un’altezza da terra ridotta di ben 2 cm.
Per rendere ancora più efficace la 911 GTS è disponibile anche l’asse posteriore sterzante, che a basse velocità dirige le ruote posteriori in direzione contraria a quella delle ruote anteriori, per una maggiore agilità, mentre, a velocità più elevate, dirige le ruote posteriori nella stessa direzione delle ruote anteriori per una stabilità di marcia ottimale.
Insieme all’asse posteriore sterzante, come optional si può avere anche il PDCC, sistema per la stabilizzazione attiva del rollio, che riduce le inclinazioni laterali della vettura in curva e limita le oscillazioni laterali sui terreni irregolari.
La Porsche 911 Carrera GTS è già in commercio dal mese di marzo e parte dal prezzo di listino di 130.252 euro per la coupé con cambio manuale e a sola trazione posteriore. Per il PDK si sale a 134.497 euro, mentre par la Carrera 4 GTS si parte da 137.816 euro e si arriva ai 142.061 euro della versione con il doppia frizione.
Oltre alla ricca dotazione di serie, Porsche offre un’ampia, quasi infinita, possibilità di personalizzazioni, estetiche e tecniche, per gli esterni e gli interni. Dalle modifiche impercettibili fino agli interventi più radicali. Bisogna solo lasciarsi ispirare (www.porsche.com/exclusive).
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