La diffusione dell’auto elettrica è di fronte a tutti noi. La transizione verso una mobilità a zero emissioni è ormai decisa in diverse zone del mondo, con l’Europa che fa la parte del leone con le discusse proposte di bando ai motori termici nel 2035. Stiamo assistendo quindi ai primi passi di una rivoluzione che includerà non solo i produttori di automobili e noi consumatori, ma anche tutte le altre realtà che lavorano intorno al mondo dell’auto come, ad esempio, l’industria degli pneumatici. Le automobili elettriche hanno caratteristiche molto diverse dalle auto termiche. Sono più pesanti, spesso più grandi, e scaricano a terra la loro potenza in maniera completamente differente. Per questo sempre più produttori stanno lanciando pneumatici per auto elettriche, gomme speciali in grado di unire in un’unica soluzione grip, efficienza e sostenibilità.
Vi abbiamo parlato qualche tempo fa di come la questione della sostenibilità sia sempre più al centro delle attenzioni delle Case produttrici, con Michelin che ad esempio ha varato un piano, l’All Sustainable Energy, che la porterà a raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050. Se quella realtà è un assetto fondamentale per il futuro di questo settore (vi abbiamo parlato nel dettaglio della missione di Michelin tra pneumatici e sostenibilità in questo articolo dedicato), anche i prodotti si devono adeguare alle nuove richieste del mercato. Sono tanti i produttori che oggi stanno lanciando sul mercato pneumatici per auto elettriche specifici, con caratteristiche peculiari e molto interessanti. Tra tutti, Michelin ha fatto da apripista, come spesso è accaduto negli ultimi decenni, verso questa nuova frontiera del mondo degli pneumatici. Scopriamo allora perché servono pneumatici per auto elettriche, cosa sono e quanto costano rispetto alle gomme “tradizionali”.
Per capire perché per molti gli pneumatici per auto elettriche sono una soluzione imprescindibile per la diffusione di queste ultime, è bene capire cosa sono, ma soprattutto a cosa servono gli pneumatici per auto elettriche. Con la diffusione delle prime automobili a batterie, ci è voluto ben poco a scoprire come i normali pneumatici prodotti fino a quel momento non rispondessero alle esigenze richieste dalle auto elettriche. Silenziosità, potenza, peso ed erogazione vedono caratteristiche molto diverse tra auto termiche ed elettriche. Ognuna di queste macro-aree propone ai produttori di pneumatici sfide molto complesse da padroneggiare, e richiede uno studio attento e approfondito di nuove soluzioni per la creazione di pneumatici per auto elettriche perfetti. Andiamo però per gradi, e scopriamo perché servono pneumatici speciali per auto elettriche.
Iniziamo dalla più grande differenza tra un’auto termica e una elettrica: il peso. Allo stato attuale delle tecnologie, infatti, le automobili elettriche hanno un peso molto superiore ad un’auto termica equivalente. Il pacco batterie è il principale responsabile di masse “oversize”. Con l’attuale tecnologia allo stato liquido, per garantire autonomie sufficienti le batterie di un’auto elettrica possono pesare dai 450 agli 800 kg. Unite al motore elettrico, di per sé ben più leggero di un equivalente motore termico, ai cavi ad alta tensione e a sospensioni e telaio dimensionati per sopportare le sollecitazioni di masse così generose, un’auto elettrica può pesare tra i 300 e i 500 kg più di un’automobile equivalente. Questo peso maggiore viene scaricato tutto sugli unici quattro punti di contatto dell’auto con l’asfalto: gli pneumatici.
Questi devono essere quindi in grado di portare ognuno un peso maggiore, con la necessità di avere quindi spalle e carcasse più robuste. Non c’è però solo il peso a rappresentare una sfida per gli pneumatici per auto elettriche. I motori elettrici erogano potenza e coppia fin da zero giri, e l’erogazione è sempre molto vigorosa e aggressiva. Questo significa che gli pneumatici per auto elettriche devono essere capaci di sopportare sollecitazioni molto importanti, un po’ come fossero degli pneumatici sportivi. Il peso e queste prestazioni portano l’auto ad arrivare a velocità molto alte in poco tempo. Grazie inoltre al baricentro basso garantito dalle batterie poste sotto al pianale le auto elettriche hanno un ottimo handling tra le curve, con trasferimenti di carico più veloci e molto più intensi a causa del peso. Queste caratteristiche estreme finiscono per sollecitare molto lo pneumatico, che è quindi portato ad usurarsi più facilmente.
Fino ad ora, quindi, abbiamo scoperto come gli pneumatici per auto elettriche debbano essere in grado di sopportare un peso maggiore, prestazioni superiori a diverse auto sportive, trasferimenti di carico più intensi e sollecitazioni maggiori. Le sfide non sono finite qui. L’assenza del suono del motore termico, infatti, amplifica il rumore di rotolamento degli pneumatici a dismisura. In velocità, infatti, il suono maggiormente percepibile è proprio quello degli pneumatici sull’asfalto. Per garantire un comfort di viaggio ottimale e non vanificare l’assenza del suono del motore, quindi, gli pneumatici per auto elettriche devono essere anche molto silenziosi e discreti.
Infine, non bisogna dimenticarsi l’ultimo, fondamentale requisito degli pneumatici per auto elettriche: la resistenza al rotolamento. Essendo, come detto in precedenza, l’unico punto di contatto con l’asfalto, è fondamentale che la loro resistenza al rotolamento sia più bassa possibile. Vi abbiamo parlato nel dettaglio del coefficiente di rotolamento degli pneumatici in questo articolo. Senza scendere troppo nei dettagli, il coefficiente di rotolamento indica quanto sforzo è necessario per far compiere un giro alla ruota. Minore è questo coefficiente, minore è l’energia consumata in ogni contesto. Minore è il consumo, quindi, maggiore è l’efficienza energetica, e quindi di conseguenza l’autonomia.
Gli pneumatici per auto elettriche sono quindi nati per rispondere a questo mix di richieste molto particolare. Uno pneumatico per auto elettriche dev’essere efficiente ma con un livello di grip molto alto, silenzioso ma capace di resistere alle sollecitazioni. Fino ad oggi, infatti, gli pneumatici si dividevano in due grandi categorie. Ci sono infatti gomme ad alte prestazione, dette UHP (Ultra High Performance) e gomme a basso coefficiente di rotolamento, dette LRR (Low Rolling Resistance). Le prime hanno alti livelli di grip e un’ottima resistenza ai carichi e alla massa, ma peccano in efficienza e silenziosità. I secondi, invece, sono estremamente efficienti e silenziosi. I livelli di aderenza sono però inferiori alle gomme ad alte prestazioni, e sono tendenzialmente più “morbide” e meno resistenti alle sollecitazioni laterali e verticali. Serve quindi uno pneumatico in grado di unire queste caratteristiche così diverse tra loro.
La sfida non è di certo semplice, e richiede tempo, risorse e terreni di prova molto tosti per essere completata. Per questo, tra le Case produttrici di pneumatici, Michelin è stata una delle prime a sperimentare e a lanciare prodotti dedicati alle auto a zero emissioni. Nel 2014, Michelin è entrata a gamba tesa nel mondo dell’elettrificazione, diventando fornitrice unica del Campionato di Formula E con la inedita gomme Pilot Sport EV. Questo pneumatico aveva un’impostazione stradale, con un battistrada derivato dalle Pilot Sport tradizionali. Così, questo pneumatico ha potuto aiutare in maniera più concreta lo sviluppo di pneumatici stradali per auto elettriche. Sebbene oggi Michelin non sia più fornitrice del Campionato del Mondo Formula E, questa esperienza di 8 anni ha permesso all’azienda francese di guadagnare un know-how invidiabile sulle coperture elettriche.
Da questa esperienza arriva il primo degli pneumatici per auto elettriche lanciato da Michelin, il Pilot Sport EV. Parte della famiglia di pneumatici UHP ad alte prestazioni, Pilot Sport EV punta ad unire il coefficiente di rotolamento e l’efficienza di una gomma con basso coefficiente di rotolamento della famiglia Primacy con l’aderenza di una Pilot Sport. Pilot Sport EV è una delle scelte preferite dalle Case su automobili elettriche ad alte prestazioni come Porsche Taycan o le berline di Nio. Rispetto ad un Pilot Sport, però, il livello di rumore è ridotto del 20% grazie alla innovativa tecnologia Michelin Acoustic.
La principale proposta tra gli pneumatici per auto elettriche di Michelin è la e.Primacy, pneumatico che sta incontrando un grande successo tra Case e consumatori. Nel mondo delle gomme a basso coefficiente di rotolamento, Michelin è stata una vera pioniera tanto che nel 1992 arrivò sul mercato il suo primo pneumatico LRR, Michelin Energy. Da quell’esperienza è poi nato nei primi anni ’00 un bestseller tra le auto dai consumi contenuti, MIchelin Primacy. Fin dal lancio, questo pneumatico è stato sviluppato per offrire un’aderenza da gomma tradizionale massimizzandone però al massimo l’efficienza. Rispetto al già molto efficiente Primacy 4, Michelin e.Primacy promette di essere non solo lo pneumatico più efficiente della gamma, ma dell’intera categoria degli LRR.
Michelin e.Primacy è in grado, secondo la Casa francese, di migliorare da solo l’autonomia del 7% su un’auto con autonomia di 400 km. Questo significa che, dati alla mano, uno pneumatico e.Primacy permette di guadagnare 28 km di autonomia su un’auto di medie dimensioni. Se quindi consideriamo che il tragitto medio giornaliero di un’automobilista italiano è di circa 29 km, si può ottenere un giorno di autonomia “gratis” solo grazie all’efficienza di questi pneumatici. Le frecce nell’arco dei Michelin e.Primacy sono una resistenza al rotolamento più bassa del 27% rispetto ai principali concorrenti, e ad una mescola chiamata Energy Passive Compound, che riduce la dissipazione di energia. La cintura sottile, poi, utilizza meno materie prime, risultando più sostenibile al momento della produzione. Nonostante ciò, comunque, questa doluzione garantisce una rigidità laterale adatta a sopportare anche le elettriche più vivaci.
Sebbene infatti per le auto elettriche più veloci lo pneumatico più adatto rimanga il Pilot Sport EV, anche Michelin e.Primacy sa difendersi bene. Secondo i dati omologativi, infatti, Michelin e.Primacy rientra all’interno del miglior 30% degli pneumatici estivi offerti in tutta Europa per aderenza e stabilità. In Michelin hanno puntato anche sulle capacità su asfalto bagnato. Spesso, infatti, gli pneumatici LRR peccano nella capacità di scaricare l’acqua, ma non e.Primacy. Grazie a canali a forma di U, infatti, è in grado di mantenere un livello elevato di espulsione d’acqua anche da usurato. Un’altra grande caratteristica di e.Primacy è infatti la durata nel tempo. Grazie ad un disegno pensato per offrire aderenza e sicurezza anche dopo qualche anno di utilizzo, e.Primacy è in grado di superare i test di frenata sul bagnato anche dopo 30.000 km.
Infine, nonostante siano stati sviluppati come pneumatici per auto elettriche, Michelin e.Primacy è adatto anche a veicoli ibridi o termici. Grazie alle sue ottime credenziali, infatti, questo pneumatico è in grado di contenere i consumi e le emissioni anche con alimentazioni termiche o ibride. Un esempio di questo sono i risultati che abbiamo ottenuto con una Renault Austral E-Tech che abbiamo provato e della quale leggerete le nostre impressioni nelle prossime settimane. Dotata di un treno di Michelin e.Primacy, grazie all’efficiente sistema E-Tech è riuscita ad ottenere percorrenze superiori ai 20 km/l anche in contesti autostradali. Grazie agli sviluppi fatti sugli pneumatici per auto elettriche, quindi, anche le vetture termiche possono ricevere grandi vantaggi dal punto di vista di guidabilità, consumo e durata nel tempo.
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