Nel 2016 cadeva il centenario per la prestigiosa vittoria della 500 Miglia di Indianapolis da parte della Peugeot L45 (1914) guidata da Dario Resta a una media di 135 km/h, un dato che oggi ci fa sorridere ma strepitoso considerando la tecnologia dell’epoca. Peugeot con la sua L500 R Hybrid rende quindi omaggio a quella storica impresa così come alle due vittorie degli anni seguenti, reinterpretando i canoni del passato in una visione decisamente futura.
Si tratta di una vettura alta appena un metro da terra e caratterizzata da forme futuristiche oltre a vantare un peso di una sola tonnellata, peso che coadiuvato da un motore ibrido da 500 cv che le permette di scattare da 0 a 100 km/h in soli 2,5 secondi.
Il motore è stato curato dai tecnici di Peugeot Sport, gli stessi che tre anni prima avevano messo in piedi il progetto 208 T16 Pikes Peak, quando Loeb nel 2013 battè tutti gli avversari sulla famosa gara di salita americana, così come molti anni prima fece lo stesso un certo Ari Vatanen (1988) sulla 405 T16. Successi sportivi che sono continuati nei rally e alla Dakar, fino all’ultima affermazione di Carlos Sainz alla veneranda età di 55 anni sulla 3008 DKR Maxi lo scorso gennaio.
Adeguandosi ai tempi e quindi alle motorizzazioni ibride già presenti nella gamma Peugeot i tecnici hanno quindi unito la potenza di un motore termico da 270 cv con 2 motori elettrici sia all’anteriore sia al posteriore, per una coppia di tutto rispetto, ovvero 730 Nm.
L’aerodinamica si è invece direttamente ispirata alla vettura vincitrice ad Indianapolis nel 1916: le linee partono dall’immancabile leone simbolo della casa francese per fondersi in un posteriore molto affusolato dall’innegabile eleganza contraddistinto dal marchio di fabbrica delle Peugeot di ultima generazione, ovvero le tre luci a led dei fanali posteriori.
Caratteristico l’abitacolo, con il pilota posizionato centralmente e con l’i-Cockpit in versione ultrasportiva che proietta tutte le informazioni utili tramite degli ologrammi i quali permettono il completo controllo della situazione da parte del pilota senza dover interagire fisicamente con i comandi.
L’antenata L45 alla quale questa vettura si è ispirata è stata la capostipite di un periodo felice per la casa francese in termini di risultati sportivi, infatti da essa derivò poi la L76 che fu la prima automobile al mondo ad associare un motore 4 cilindri con 4 valvole per cilindro e con doppio albero a camme in testa, soluzione che permise alla L76 di raggiungere i 190 km/h di velocità massima, mica male per una vettura del 1912!
Nelle parole di Matthias Hossann, responsabile Concept car e progetti avanzati Peugeot, si riassume il significato della concept car della quale vi abbiamo parlato : “Con Peugeot L500 R Hybrid, abbiamo voluto rendere omaggio a questa bella avventura Peugeot di inizio secolo. Mossi da uno spirito di prestazione e di innovazione, abbiamo voluto proporre una visione scultorea, elegante e tecnologica del futuro delle corse automobilistiche secondo Peugeot”.
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