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Peugeot 508 SW 2019 | Prova su strada in anteprima

Tempo di lettura: 7 minuti

Se, non più tardi di giugno, quando provammo in anteprima la 508 Berlina (QUI la prova), aprimmo l’articolo parlando di bellezza intrinseca in quest’auto, viene facile ripartire proprio da qui, anche per la versione familiare. Se una, la berlina, fa delle sue forme da Fastback uno dei segreti per svettare nel segmento D, il “passaggio” a Shooting Brake, complice una coda più lunga ma meno spiovente, è immediato.

Questa è la mossa, ossia osare nel design, sia dentro, con l’evoluzione dell’i-Cockpit, sia fuori la vettura, per svettare nel segmento D delle Station Wagon, un mercato da 1.400.000 veicoli solo in Europa. Lotta SUV-SW, usando le sigle, con il Leone che recita la parte del nome che lo contraddistingue sia tra i primi, con 3008 e 5008, sia tra le seconde, con l’arrivo appunto della nuova 508 SW 2019, già ordinabile ma in arrivo nelle concessionarie non prima di giugno dell’anno venturo.

Design che si sposa anche alla praticità? Cerchiamo di scoprirlo nella nostra prova su strada in anteprima della vettura, motorizzata con il Diesel BlueHDi 160 con cambio automatico EAT8, quello che si prospetta essere il best seller nelle vendite specialmente in Italia.

Shooting Brake + spazio: formula vincente?

Se la berlina aveva come suo punto debole l’accesso al divanetto posteriore, reso ostico a causa della linea del tetto bassa a scendere verso il terzo volume, la nuova station wagon francese ha optato per un lato B abbastanza diverso che permette appunto un miglior accesso al vano. Quindi, si parte già bene.

Per quanto riguarda le dimensioni la 508 SW è più lunga della berlina di 3 centimetri (per un totale di 4,79 metri) ma 5 centimetri in meno della vecchia generazione, un vero e proprio transatlantico figlio dell’ormai vecchio linguaggio stilistico Peugeot. La vettura è anche più alta di 2 centimetri rispetto alla berlina (1,42 metri, da questi due centimetri dipende il miglior accesso al divanetto) mentre è uguale alla 508 osservandola frontalmente, con la linea del muso piuttosto bassa e i gruppi ottici incassati sotto il cofano. Bella la calandra con elementi cromati, è sempre molto apprezzabile “l’artiglio” rappresentato dalla luce a LED opalescente che non viene proposta di serie su tutte le versioni ma è davvero uno dei tratti caratteristici di questa vettura, in entrambe le forme.

Sempre molto caratteristica, così come sulla berlina, la luce a LED opalescente che impreziosisce il frontale

Se la linea laterale si fa più filante grazie alla coda più spaziosa, dove va inoltre premiata la ricercatezza delle porte senza cornici ai finestrini, degne di una vera Shooting Brake, è osservandola posteriormente che si nota ancora una volta la parentela con la berlina, ancor più d’impatto sulla Station. A vederla su strada, da dietro ovviamente, incute timore e in tal senso aiuta il triplice artiglio full LED a effetto 3D, di serie dall’allestimento GT Line ma davvero di grande impatto.

Fanaleria posteriore che si caratterizza anche per la fascia nera che unisce appunto i due gruppi ottici e aiuta a spezzare le linee comunque abbastanza maestose della vettura. Il suo punto forte, non ci nascondiamo, è proprio il lato B. Questa tipologia di fari è adattiva e quindi restituisce un effetto visivo molto gradevole specie di notte, dove il triplice artiglio si fa ancora più graffiante.

Chiudiamo con il bagagliaio (in optional l’apertura con il movimento del piede) che offre una capacità di 530 litri, sotto la tendina. Due pratiche maniglie permettono di abbassare i sedili in maniera quasi istantanea e, in questo caso, la capacità di carico punta veramente al vertice del segmento, con 1.780 litri e soprattutto un vano di carico praticamente piatto; siamo assolutamente a livello delle principali concorrenti di segmento.  Anche la soglia di carico è più bassa di 6 centimetri rispetto alla berlina e 2,4 centimetri più larga. Ci sta veramente di tutto e una pratica retina, in optional, aiuta a tenere fermi gli oggetti.

Il bagagliaio si conferma molto capiente: così come è raffigurato, sotto la tendina, offre una capacità di 530 litri

La gamma vernici della nuova Peugeot 508 SW 2019 comprende invece i pastello Grigio Hurricane e Bianco Banchisa (450 euro), i metallizzati (tutti 700 euro) Grigio Artense, Grigio Platinum, Grigio Amazonite, Nero Perla, Blue Celebes, Dark Blue e gli speciali (entrambi 890 euro) Rosso Ultimate e Bianco Madreperla.

Interni: i-Cockpit sempre una gradita conferma

Dentro la nuova 508 SW 2019 è la stessa, spazio a parte, rispetto alla 508 presentata al Salone di Ginevra. Come per quest’ultima è sempre gradevole sedersi e venire “avvolti” dall’i-Cockpit che si conferma ormai essere oggetto di culto per molti automobilisti, sia per la sua praticità sia per il design. Peugeot ci ha spiegato, in sede di presentazione, la quantità di studi di antropometria (studio delle misure del corpo umano) per trovare il giusto compromesso e restituire una sensazione di buon feeling a prescindere dalla vostra statura. Studi che sono serviti, non c’è dubbio.

Il volante, sempre rivestito, rimane piccolo nel diametro come ci ha abituato Peugeot con gli ultimi modelli ma è regolabile sia in altezza sia in profondità ed è davvero questione di istanti prima di trovare la giusta posizione di guida. I sedili, sulla GT Line da noi provata in anteprima, sono regolabili elettricamente e offrono davvero una buona seduta, esaltata dalla selleria in pelle (quest’ultima a richiesta). Si rimane sempre colpiti dalla cura riservata ai materiali e, appunto, a quel senso di avvolgimento che pervade il conducente. Anche lo schermo, al centro della plancia e facilmente raggiungibile, è rivolto verso chi guida mentre il tunnel centrale è piuttosto imponente e c’è spazio per lo smartphone appena al di sotto, dove si fanno trovare pronte due prese USB.

L’abitacolo offre l’i-Cockpit di serie e materiali di prestigio

Il Mirror Screen (Apple CarPlay, Android Auto e Mirror Link) è di serie fin dalla versione d’ingresso mentre piacciono i Toogle Switch, appena sotto lo schermo (da 8″ o 10 ) che permettono di richiamare le principali funzioni del menu. Hanno una forma diversa rispetto a 3008 e 5008 che si fa più elegante e molto piacevole al tatto.

Davanti a me si presenta il quadro strumenti da 12,3″ completamente digitale e personalizzabile. Per motivi di “tempo”, inteso come ore del giorno, non abbiamo potuto provare il Night Vision, già al debutto su 508 e ora portato anche su 508 SW. È un optional di pregio, riservato fino a prima a vetture come Mercedes Classe S, e permette di godere dell’azione della telecamera a infrarossi, in grado di monitorare la strada fino a 200 metri e riconoscere allo stesso tempo gli esseri viventi che vi trovate di fronte. È vero, è un optional che si paga 1.000 euro e viene proposto solo per gli allestimenti superiori (da Allure in su) ma vale il costo del biglietto.

Trovano invece spazio, a pochi centimetri dalla leva dell’ottimo EAT8, sia il pulsante d’accensione sia il comando per selezionare le quattro modalità di guida (Eco, Confort, Normal, Sport). Sono invece solidali al piantone i paddle del cambio automatico (un po’ piccoli e plasticosi) mentre la piastra di ricarica wireless non è proposta mai di serie (se non sulla First Edition, un’edizione limitata) e viene 120 euro.

Motorizzazioni al lancio

Per il mercato italiano la nuova 508 SW 2019 propone sia motorizzazioni benzina, sia Diesel, in attesa di vedere di cosa sarà capace la vettura ibrida plug-in che è stata annunciata a Parigi ma non arriverà prima della metà del prossimo anno. Tutti i motori sono già a norma Euro 6-d Temp.

Parlando di motori a gasolio si parte con i 130 CV del 1.5 BlueHDi, l’unico a proporre la scelta dell’abbinamento con il cambio manuale a sei rapporti. La stessa unità viene proposta con il cambio automatico EAT8 mentre due sono i 2.0 BlueHDi, rispettivamente da 160 e 180 CV, entrambi con l’EAT8 di serie.

La 508 SW 2019 si propone anche nelle, oseremmo dire azzardate, specie per questo segmento, motorizzazioni benzina,  entrambi 1.6 PureTech turbo con potenze rispettivamente di 180 e 225 CV, conn EAT8 di serie.

Alla guida della nuova Peugeot 508 SW 2019 BlueHDi 160 EAT8: un piacere da guidare avvolti dall’i-Cockpit

Il 2.0 BlueHDi da 160 CV offre un buon allungo ed è perfettamente accoppiato all’automatico EAT8

Come già accennato, guidare questa nuova Peugeot 508 SW 2019 si rivela un piacere ancor prima di avviare la vettura. Questo grazie all’i-Cockpit e grazie alle ottime sedute. Anche dietro, per chiudere il discorso, si sta comodi a patto di non tirare tutti i sedili indietro. C’è spazio anche per il passeggero centrale visto che il tunnel centrale non dà fastidio (l’auto non prevede la trazione integrale).

Sapendo che il Diesel, nonostante tutto, rappresenta ancora il 96% delle vendite del segmento D, abbiamo scelto di provare la motorizzazione intermedia della gamma a gasolio, rappresentata appunto da il BlueHDi da 160 CV e 400 Nm di coppia. Un motore che si posiziona esattamente a metà tra il meno potente 130 CV e il più prestazionale 180 CV, insomma la giusta via di mezzo.

Le sensazioni sulla carta sono confermate una volta avviata la vettura. La grazie appunto alla coppia sempre presente che lavora in perfetta sintonia con il cambio automatico EAT8, sempre in grado di trovare il giusto rapporto nel momento più appropriato. Cambia qualcosa, questa 508 SW, modificando le modalità di guida disponibili ma niente di eclatante. Lo 0-100 km/h è coperto in un comunque positivo 8,5 secondi e il rumore del motore penetra in abitacolo solo volendo affondare il pedale del gas. In situazioni di guida normale, che per la Peugeot 508 SW 2019 significa autostrada e chilometri da macinare, si viaggia davvero in prima classe. Ho trovato molto buono lo sterzo, morbido, ma anche qui mi tornano in mente le sensazioni provate a bordo della berlina, comunque una conferma gradita.

Per quanto riguarda i consumi, in attesa di una prova più approfondita, la Casa dichiara per questa motorizzazione, con cerchi da 18” come nel caso della vettura da noi provata, 5,5 l/100 km in urbano, 3,9 l/100 km nell’extra-urbano e 4,5 l/100 km nel misto. Alla faccia di chi dice che il Diesel è morto, Peugeot continua a crederci e promette consumi molto buoni per questa unità che sa andare forte, quando richiesto, ma anche svelare un carattere da tranquilla ammiraglia pronta a farvi affrontare i viaggi più lunghi senza problema alcuno.

Rimane una prima impressione positiva, così come positiva era stata per la berlina con la quale, a livello di guidabilità, condivide praticamente tutto. L’EMP2, non lo scopriamo oggi, è un telaio che offre già di per sé un’ottima base di partenza. Stava a Peugeot creare una Shooting Brake all’altezza e, dopo aver percorso questi primi chilometri, l’obiettivo sembra esser stato centrato. Il Leone pensa all’elettrico ma a livello di design e di tecnologia, quando si tirano in ballo i “vecchi” motori termici, si conferma sempre all’avanguardia.

Il posteriore è molto caratteristico con le luci Full LED, adattive, a effetto 3D

Da non dimenticare poi la dotazione in termini di ADAS, ormai la norma quando si parla di segmenti di questo tipo. Lo Stop&Go è di serie su tutte le motorizzazioni così come l’Active City Brake che lavora anche di notte, riconoscendo pedoni e animali, in combinazione con il già citato Night Vision, quest’ultimo ricordiamo a richiesta. A pagamento, o di serie crescendo con le versioni, ci sono poi l’Adaptive Cruise Control con funzione Stop & Go (in abbinamento al cambio EAT8) in grado di arrestare completamente l’auto e farla ripartire se la sosta dura meno o fino a tre secondi, tecnologia che può lavorare, quando presente, con il Lane Positioning Assist, ossia il mantenitore della linea di corsia. Un sistema di guida autonoma di livello 2 che aiuta, e non poco, sulle lunghe distanze.

Nessuna paura per i 4,79 metri della vettura quando è ora di parcheggiare: con il Full Park Assist, solo con cambio automatico, il sistema parcheggia l’auto in completa autonomia. E il gioco è fatto.

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Tommaso Corona

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