Storiche

Peugeot 505: l’ultima di un’epoca

Tempo di lettura: 2 minuti

Erede della famosa nonché indelebile Peugeot 504, la 505 fu davvero l’ultima di un’epoca, uno di quei modelli che segna il confine tra il prima e il dopo. Parlando da appassionati, ci stiamo riferendo alla trazione posteriore che per l’ultima volta, proprio sulla 505, comparve su una stradale del Leone, per non farci mai più ritorno, almeno fino ad oggi.

Scelte economiche, si dirà, sicuramente quando la 505 vide la luce, era il 1979, si sta uscendo dalla crisi petrolifera che ha cambiato il modo di vedere l’automobile. Sì, non bisogna rinunciare alla sportività, ma su modelli a larga scala, per di più rivolti alle famiglie, è meglio correre ai ripari.

La trazione anteriore iniziò a fare capolino nel 1965, sulla prima 204 (nonna della 208 di oggi), ci furono quindi quasi tre lustri durante i quali le due trazioni “convissero” dalle parti di Sochaux. Mantenuta dunque sulle serie 04, la trazione posteriore interessava quei modelli con cubatura sopra ai 1.360 cm3. La 505, prima che il cerchio delle 05 si chiudesse nel 1989 con la 605, fu per molti anni l’ammiraglia del Leone, tanto da diventare per tre anni l’auto di rappresentanza della casa.

Sfruttando lo stesso pianale della 504, anche la Peugeot 505 impose la scelta della trazione sulle ruote posteriori, così da non stravolgere il progetto investendoci molti più soldi del necessario. Meccanica a parte, il suo stile, come per l’auto che andò a sostituire, fu messo a punto da Pininfarina. Ci fu il tentativo di avvicinarsi, nelle linee, a quelle della 604, ma si optò per qualcosa di più sobrio, più vicino alla 305 che la precedettte sul mercato di due anni.

Con la classica carrozzeria a tre volumi, la Peugeot 505, venne subito definita un mix tra la più piccola 305, con la quale condivideva in parte la silhouette laterale, e la 405, specie per quanto riguarda i gruppi ottici anteriori. I motori adottati al debutto furono il 2.0 da 96 CV con carburatore, il 2.0i a iniezione elettronica da 110 CV e il Diesel 2.3 aspirato da 70 CV. Cambio manuale a quattro o cinque rapporti e, per tutte e tre le motorizzazioni, la scelta poteva ricadere sull’automatico a tre rapporti. Seguì anche una versione turbodiesel con la turbina che portava la potenza a 80 CV.

Fine carriera col botto

Il classico restyling di metà carriera in realtà arrivò più tardi, nel 1985, visti i buoni risultati di vendita, mentre nel 1986, con la fuoriuscita dal mercato della 604, sulla Peugeot 505 arrivò anche un potente motore V6 2.9 da 170 CV. La sua carriera finì nel 1989, senza lasciare eredi dirette.

Peugeot 505 GR Break

Va ricordato che della 505 nacquero la versione “Familiale” e “Break”, mentre rimasero allo stato prototipale la Coupé e la Cabrio.

Tommaso Corona

Share
Pubblicato di
Tommaso Corona

Recent Posts

Quella volta che Renato Pozzetto guidò una F1 a Monza

Renato Pozzetto, icona della commedia italiana, ha guidato una Minardi da Formula 1 a Monza nel…

16 minuti ago

Macan elettrica non diventerà termica: la conferma di Porsche

Porsche Macan elettrica: addio alle motorizzazioni termiche Ad aprile 2024 Porsche ha svelato la nuova Macan…

20 minuti ago

Prova Hyundai Ioniq 5 N: quanto va forte l’elettrica con le marce?

Dobbiamo dirlo? Sì, la Hyundai Ioniq 5 N è letteralmente un bombardone da 650 CV, non solo…

4 ore ago

Multa per eccesso di velocità: fake news i 4.000 euro se vai troppo forte

Spopola la presunta notizia secondo cui ora, d’improvviso, la multa per eccesso di velocità sarebbe…

18 ore ago

Guida sotto effetto di stupefacenti: rivoluzione con il nuovo Codice dela Strada

Il cuore del nuovo Codice della Strada 2024, in vigore fra qualche settimana (serve la…

18 ore ago

Monopattini elettrici: cosa cambia col nuovo Codice della Strada 2024

Rivoluzione a tappe per i monopattini elettrici. Per adesso, non c’è nessuna novità; appena la…

19 ore ago