Secondo il team principal del neonato Alfa Romeo Sauber F1 Team, Frederic Vasseur, ex Renault, la scuderia svizzera non reciterà il ruolo da comprimario in questo primo anno di partnership tra Sauber e Alfa Romeo che tanto scalpore ha suscitato nell’ambiente del motorsport.
L’obiettivo dichiarato dal team manager francese a capo della compagine elvetica è dichiaratamente quello di trasformare la partnership tra Alfa Romeo e Sauber in una sorta di team factory, così da garantire alla squadra un sereno futuro dopo i tempi bui degli ultimi anni.
Rispondendo a un’intervista della testa Auto Hebdo, Vasseur si è così espresso: “I dirigenti delle due aziende coinvolte vogliono vedere una squadra Alfa Romeo al 100%. Nonostante il 2018 si prospetti come un anno di crescita con i propulsori Ferrari aggiornati, l’obiettivo non è essere la squadra b della Scuderia, ma il team A dell’Alfa Romeo. Tuttavia, non si può negare che ci sarà sempre una forte connessione tra queste due realtà per quanto riguarda l’aspetto dei piloti coinvolti e dei test”.
Una dichiarazione che entra in contrasto con quella rilasciata dal fondatore della scuderia elvetica, quel Peter Sauber che ha sempre difeso l’origine della sua creatura, quella di un team privato che porta, non a caso, il suo nome.
Vasseur fa però i conti con la realtà della F.1 del nuovo millennio: “Secondo la mia opinione è impossibile immaginare un sopravvivenza a lungo termine per una squadra privata in F.1; la Force India (4° nel campionato costruttori nel 2017, ndr) è un esempio fuorviante. Il minimo accenno di crisi causato da varie ragioni può significare la fine per un team senza il grosso appoggio di un costruttore. Grazie alla collaborazione con Alfa Romeo, ora il team Sauber, anzi il team Alfa Romeo Sauber F1 può affrontare positivamente la stagione che inizierà a Melbourne a fine marzo.”