Nel 2016 e 2017 sono stati presentati due pilastri per il rilancio del Marchio italiano: Alfa Romeo Giulia e Stelvio. Oggi a circa 3 anni dal lancio, la berlina e il SUV del Biscione sono oggetto di un importante rinnovamento dedicato alle versioni Model Year 2020.
Un rinnovamento che coinvolge principalmente due aspetti: la tecnologia e la guida autonoma. Scopriamo cosa cambia e quali sono le novità nel nostro test drive in anteprima di Alfa Romeo Giulia e Stelvio MY2020.
Nessuna modifica per l’aspetto estetico di Giulia e Stelvio MY2020, che mantengono quindi le stesse linee e gli stessi dettagli di sempre, con un design che fin dal lancio è stato di successo. Niente fari Full LED all’anteriore, che ci spiegano in Alfa Romeo, saranno presenti con il restyling vero e proprio, dove potranno agire su cambio strutturale del faro vero e proprio.
Arrivano, invece, nuovi colori, suddivisi in quattro categorie: Competizione, Metal, Solid e Old Timer. La gamma colori si compone, quindi, delle vernici tristrato Bianco Trofeo e Rosso Competizione, del Grigio Vesuvio, Grigio Silverstone, Grigio Vulcano, Blu Misano, Blu Montecarlo e dei nuovi Verde Visconti, Blu Anodizzato e Bianco Lunare. Si prosegue con il Bianco, il Rosso Alfa e il Nero, esclusivo per Giulia, mentre la chicca è rappresentata dai colori Old Timer, l’Ocra GT Junior (che avevamo già visto sulla serie speciale “Giulia Quadrifoglio Ocra”) e il Rosso 6C Villa d’Este.
All’interno di Giulia e Stelvio MY2020 sono stati cambiati alcuni materiali, mentre la consolle centrale è stata completamente ridisegnata per accogliere vani portaoggetti più ampi e accessibili, oltre alla inedita funzionalità wireless charger per lo smartphone. Nuovo, infatti, l’utile vano portaoggetti della Giulia, che si unisce al portabottiglie posizionato davanti al cambio.
Ora la leva di quest’ultimo propone un rivestimento in pelle e accenti luminosi, mentre alla base del selettore c’è la firma tricolore. Il volante merita un capitolo a sé: ogni allestimento presenta materiali e dettagli peculiari, attraverso pelli, anche traforate, alternate ad inserti lucidi o cromati. Inoltre, i tasti presenti sulle razze sono stati ridisegnati anche per accogliere le funzionalità inerenti ai dispositivi di guida autonoma.
A livello tecnologico, il display TFT da 7” della strumentazione è di serie su tutte le versioni e propone un nuovo layout che integra le informazioni relative ai dispositivi di assistenza alla guida. Grandi novità anche per il sistema di infotainment, che non cambia nelle dimensioni, è sempre da 8,8 pollici, ma ora è anch’esso di serie e cambia radicalmente nella sostanza.
Il display centrale, infatti, è protagonista di un’importante evoluzione. Lo schermo diventa touchscreen e propone una rinnovata veste grafica oltre a una nuova organizzazione che segue la logica dei widget, singoli blocchi gestibili attraverso il drag and drop sulla home page come se fossero delle applicazioni dello smartphone. Questi ultimi sono stati studiati per interagire con tutte le funzionalità e sono personalizzabili a seconda delle proprie esigenze.
“Scrollando” la home in orizzontale si possono visualizzare – a gruppi di tre – questi blocchi relativi all’Alfa DNA, alla radio, ai media, al telefono, al navigatore, al climatizzatore, ai servizi connessi e agli ADAS. Ovviamente, rimane viva la possibilità di scegliere se interagire con il sistema di infotainment attraverso il touch o se scegliere il nuovo rotary knob, posto sul tunnel centrale.
Nel complesso il miglioramento è notevole, sia per velocità di utilizzo, sia per visualizzazione, grazie a uno sfruttamento migliore degli spazi dello schermo, ma anche per la l’intuitività e la logica di funzionamento.
Al rinnovato infotainment di Giulia e Stelvio MY2020 aggiungono gli Alfa Connected Services, una serie di servizi online per tenere sempre sotto controllo moltissimi aspetti della vettura, dal check up, alla posizione, alla sicurezza e al comfort.
Si parte da My Assistant, che offre la chiamata SOS in caso di collisione o emergenza, attivabile attraverso il tasto sulla plafoniera al tetto o con il comando sulla radio o tramite mobile app, inviando così una richiesta di soccorso al call center con posizione e identificativo del veicolo.
My Remote, invece, comprende diversi servizi tra cui la possibilità di controllare a distanza via smartphone/smartwatch alcune funzionalità della propria vettura (apertura/chiusura porte, lampeggio luci), di comunicare con assistenti digitali vocali Alexa, Google Home, di localizzare il veicolo e di controllare altri elementi.
Poi ci sono My Car, che consente di tenere sempre sotto controllo lo stato di salute e i parametri della vettura, e My Navigation, che comprende le applicazioni per la ricerca della destinazione e dei Point of Interest (POI) a distanza e gli avvisi in tempo reale sulle condizioni traffico, meteo e autovelox.
Infine, ci sono My Wi-Fi, che permette di condividere la connessione internet tra più dispositivi a bordo, fino a un massimo di 8, My Theft Assistance, che avvisa il proprietario in caso di tentato furto, e My Fleet Manager, pensato per la gestione delle flotte. Tutti servizi utili e interessanti, alcuni già disponibili al lancio, altri arriveranno nel corso del 2020.
Per quanto riguarda i motori, Alfa Romeo Giulia 2020 propone due propulsori d’ingresso: il 2.0 benzina da 200 CV e il 2.2 Diesel da 136 CV, con trazione posteriore e cambio automatico a 8 marce.
La gamma prosegue con i già conosciuti 2.2 Diesel da 160, 190 o 210 CV e con il benzina da 2.0 da 280 CV. Queste ultime due motorizzazioni citate appartengono alla gamma Veloce e sono abbinate alla trazione integrale Q4.
Stesse cilindrate e potenze per Stelvio 2020, tranne che per il 136 CV, non prevista per il SUV italiano. Le versioni da 160 CV sono disponibili con la sola trazione posteriore, la 190 CV con entrambe le soluzioni, mentre le altre hanno tutte di serie l’integrale Q4.
Durante il nostro test drive in anteprima abbiamo avuto modo di provare entrambe le versioni Veloce, sia la Diesel da 210 CV abbinata a Stelvio, sia la 280 CV abbinata a Giulia. Entrambe sono accompagnate dal cambio a 8 rapporti con paddle al volante in alluminio. Con il 210 CV, Stelvio passa da 0 a 100 km/h in 6,6 secondi, mentre Giulia con il 280 CV lo 0-100 km/h lo copre in 5,2 secondi.
Sulle prestazioni e sul piacere di guida le versioni di Giulia e Stelvio MY2020 non aggiungono (a parte un leggero miglioramento nell’insonorizzazione) e, soprattutto, non tolgono nulla rispetto al passato (nel dettaglio le nostre prove). Con uno sterzo che rappresenta un punto di riferimento per la categoria, il SUV e la berlina del Biscione trasmettono subito il feeling perfetto per divertirsi, complice anche un assetto e un telaio che sono stati configurati principalmente per assecondare le volontà del guidatore.
Quello che sempre stupisce, ogni volta che si sale a bordo di una di queste due vetture, è la prontezza di inserimento in curva, con il muso che risponde in maniera immediata agli input dati. La piattaforma “Giorgio” continua a regalare soddisfazioni e, paradossalmente, è Stelvio a stupire di più, grazie a un comportamento che si avvicina molto a quello di Giulia. Il merito di un asse anteriore così reattivo è anche delle sospensioni a quadrilatero alto con asse di sterzo semi-virtuale, oltre che dell’asse posteriore, dove si trova il sistema di sospensioni Multi-Link (Alfa Link). In uscita di curva, invece, ci pensa l’Alfa Active Torque Vectoring, che si occupa di controllare separatamente la coppia per ciascuna ruota. La berlina è leggermente più affilata, ma anche più rigida, mentre, Stelvio riesce ad assorbire meglio buche e avvallamenti del terreno.
Confermate su Giulia e Stelvio MY2020 le modalità di guida del selettore DNA (Dynamic, Normal e Advanced Efficiency), come anche l’impossibilità di disattivare il controllo di trazione, o altre preferenze, come l’apertura degli scarichi. Infatti, se dobbiamo trovare una pecca in fatto di sportività, le versioni Veloce benzina hanno sonorità troppo delicate.
La vera novità che modifica l’esperienza dietro al volante, però, è il nuovo pacchetto di ADAS, sistemi di assistenza per una guida autonoma di secondo livello. Si parte dal Lane Keeping Assist, che mantiene attivamente il veicolo all’interno della corsia e si prosegue con l’Active Blind Spot Assist, che monitora gli angoli ciechi posteriori ed è in grado di applicare una correzione sullo sterzo per evitare la collisione.
Confermato l’Active Cruise Control, che su Giulia e Stelvio MY2020 coopera con il nuovo sistema di riconoscimento dei segnali stradali (Traffic Sign Recognition e Intelligent Speed Control), mentre sono totalmente inediti il Traffic Jam Assist e l’Highway Assist. Questi due elementi supervisionano anche la guida laterale, mantenendo la vettura al centro della corsia in condizioni di traffico intenso (Traffic Jam Assistant da 0 a 60 km/h) o in autostrada (Highway Assist da 0 a 145 km/h). Il sistema si attiva con il Cruise Control e il tasto con il simbolo del volante sulla razza sinistra di quest’ultimo, che è, inoltre, dotato del sensore di prossimità. Un sistema avanzato (targato Bosch, come le altre tecnologie di sicurezza) rispetto ad alcune competitor, poiché è molto più preciso e sensibile rispetto al dover dare coppia al volante e quindi, non appena lo si lascia, passano solo 8 secondi perché vi avvisi di riprendere il controllo.
Infine, c’è il Driver Attention Assist, che monitora la sonnolenza del conducente e lo avvisa in caso di necessità.
Con un arrivo previsto nelle concessionarie Alfa Romeo per l’inizio del 2020, la nuova gamma di Giulia e Stelvio parte dagli allestimenti “Entry Level”, sopra il quale c’è il Super, prosegue con il Business, il Ti (Turismo internazionale) e con le versioni Sprint e Veloce. Le Alfa Romeo Quadrifoglio non sono presenti al lancio, ma arriveranno nel corso dell’anno prossimo.
Il prezzo di Alfa Romeo Giulia e Stelvio 2020 verrà svelato verso il mese di dicembre.
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