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Neopatentati: il bug dell’elettrico e il controsenso anti-sicurezza

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Le sempre care norme italiane, si sa, hanno qualche difetto e spesso vanno interpretate dopo che sono state emanate e a questa regola non scritta, ma sempre attuale, non sfugge neppure la modifica di recente introdotta con il tanto richiesto decreto infrastrutture alle disposizioni in materia di guida da parte dei neopatentati.

A mutare alle attuali regole presenti ha provveduto una circolare del ministero dell’Interno con la quale “si chiarisce che secondo la nuova formulazione della norma, nei confronti dei veicoli elettrici o plug-in si deve applicare unicamente il limite di potenza specifica riferita alla tara pari a 65 kW/t, e non anche quello generico del limite di potenza massima pari a 70 kW previsto per i veicoli della categoria M1 (ovvero quella delle auto), che trova, invece, applicazione solo per i veicoli con motore termico”.

Differenze rilevanti

Questa eliminazione del limite massimo di potenza cambia di parecchio il quadro, soprattutto per quanto riguarda le plug-in: secondo la precedente interpretazione della norma, che pare essere legittima leggendo i testo, dato che è assente di riferimenti al valore assoluto della potenza delle ibride, risultavano accessibili ai conducenti freschi di patente soltanto due modelli della Renault, la Renault Mégane e la Renault Captur nelle versioni Plug-in Hybrid E-Tech. Il vero buco però è dietro l’angolo

Con questo decreto Infrastrutture è stato possibile alzare il limite del rapporto tra la potenza specifica e la tara da 55 a 65 kW/t. Con un “dettaglio”, però: alle elettriche e alle ibride plug-in non si applica l’altro “tetto” imposto a chi guida una vettura termica, cioè la potenza massima di 70 kW. Il risultato è a dir poco paradossale, i nostri baldi diciottenni potranno, in teoria guidare mezzi da oltre 700 cavalli alla spina.

Potenza da supercar

Nel caso delle elettriche, per il calcolo del rapporto tra potenza e tara si fa infatti riferimento ai kW riportati sulla carta di circolazione delle vetture. Questi però sono numeri enormemente inferiori a quelli di picco, che invece permettono di raggiungere prestazioni paragonabili a supercar dalla propulsione termica.

Un neopatentato, quindi, non può guidare una Hyundai Kona, una Opel Corsa o una più spaziosa Volkswagen T-Roc con motorizzazioni tradizionali, ma è assolutamente adatto a sedersi al posto di guida di un’Audi RS e-tron GT quattro da 646 CV o di una Porsche Taycan da minimo 600 cavalli. Auto con prestazioni pazzesche che, se avessero propulsore termico, sarebbe impossibile vedere in mano a un giovanissimo: la Taycan Turbo S, per dire, ha una velocità massima di 260 km/h e, soprattutto, accelera da 0 a 100 in 2,8 secondi.
Vetture esclusive, dai prezzi esagerati? Vero, ma anche la Kia EV6 AWD GT, che arriva 585 cavalli risulta essere guidabile da un neofita del volante. Insomma, vi è un podi confusione. Staremo a vedere l’evolversi della situazione, sperando che nel frattempo non accadano incidenti gravi.

Pilota professionista

Alessio Richiardi

Attualmente indeciso se ha preso prima in mano un volante o una penna, probabilmente entrambe, date le due mani.
Così è nato l'amore per i motori e per il giornalismo.
Papà sempre attento a tutto ciò che riguarda i bimbi in auto ed i seggiolini, ma anche alle auto tuning utilizzabili tutti i giorni

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